Douche

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1.

Una voce flautata fece capolino dalla sua schiena.

"Posso usare la tua doccia?"

Adrien strabuzzò gli occhi. Cosa gli aveva appena chiesto, Marinette?

"Adrien?"

Lui alzò lo sguardo su di lei. "Mmh?", chiese, come spaesato. Fece per sedersi meglio sul divano, aggrappandosi con la mano sul bracciolo in pelle bianca, come se fosse improvvisamente colto da una vertigine e avesse paura di cadere.

"Ho chiesto se posso usare la tua doccia, ma se non vuoi non f..."

"Certo che voglio!" esclamò infervorato. "Voglio dire" si corresse "certo che puoi usare la mia doccia. Fai come se fossi a casa tua, te lo dico sempre."

Marinette gli rivolse un sorriso raggiante, che sciolse il cuore di Adrien. Fece il giro del divano saltellando, dirigendosi proprio verso di lui. Gli si sedette sulle gambe, prendendogli le guance tra le mani calde e attirandolo al suo petto morbido, come a stringerlo in un abbraccio. Il viso di Adrien divenne paonazzo. Sentiva qualcosa di soffice premere contro la sua guancia, e rimase così, senza sapere dove poggiare le sue mani o se lei desiderasse che lui facesse qualcosa.

Ma, prima che potesse fermarsi a pensarci un attimo su, la sentì prenderlo per le spalle, e poi labbra dolci schioccargli un bacio sulla guancia, e un altro ancora sulle labbra. "Grazie, Chaton."

Il suo era solo un leggero sussurro, che contribuì a far andare Adrien ancora più in tilt.

"Mmh" aggiunse Marinette, una volta essersi alzata "poi mi asciughi anche i capelli? Sarebbe molto romantico, non trovi?"

Adrien sbatté le ciglia dorate. "C-certo, Milady" balbettò, non completamente conscio di ciò che le stava rispondendo - ancora troppo impegnato ad elaborare la sua richiesta.

Marinette batté entusiasta le mani. "Perfetto!" esclamò, e si diresse trotterellando verso la porta del bagno.

Adrien prese a fare profondi respiri per tentare di calmarsi, quando fu interrotto dalla voce di lei che lo chiamava dal bagno. "Adrien? Non trovo gli asciugamani, posso usare il tuo accappatoio?"

Il ragazzo rimase pietrificato sul divano, senza sapere cosa significasse una richiesta del genere. Marinette che usava il suo accappatoio? Il suo accappatoio che veniva utilizzato per asciugare il corpo di Marinette?

Deglutì a fatica, ormai il cuore a mille e il respiro corto e pesante.

"Adrien? Mi senti?", lo richiamò al mondo reale la voce ovattata di Marinette.

"Sì!" rispose allora, la parola più rauca di quanto avesse previsto.

Marinette si affacciò alla porta del bagno, poggiando una mano sulla maniglia. "Sì che mi senti o sì che posso utilizzare il tuo accappatoio?"

Adrien si voltò a guardarla, lentamente, tenendosi pronto a distogliere immediatamente lo sguardo nel caso in cui lei si fosse già spogliata.

Invece era ancora perfettamente vestita e asciutta. Umettò le labbra completamente secche e prese un bel respiro. "Ehm... tutte e due le cose."

Lei sorrise, raggiante. "Perfetto, grazie." Fece per chiudere la porta del bagno dietro di sé, quando ci ripensò e aggiunse: "Ti chiamo quando ho finito o vengo io da te?"

Adrien sembrò non capire. Sbatté nuovamente le ciglia. "Mh?"

Marinette si portò una mano alla fronte. "Per asciugarmi i capelli, schiocchino. Ma che ti prende oggi, per caso il gatto ti ha mangiato la lingua?"

Ces deux sont faits l'un pour l'autreWhere stories live. Discover now