𝙲𝚊𝚖𝚎𝚕𝚒𝚊 {𝟛/𝟝}

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«Okay Natalie, la gamba sta guarendo bene! Abbiamo tolto il gesso con qualche giorno di anticipo, ma-»

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«Okay Natalie, la gamba sta guarendo bene! Abbiamo tolto il gesso con qualche giorno di anticipo, ma-»

Ella osservava la donna, dalla chiara carnagione e folta chioma cotonata. Era di bello aspetto, nonostante ella fosse leggermente avanti con l'età.

«Se vedi il piede leggermente gonfio, non preoccuparti! Con i giusti esercizi, massaggi, procedure - in giro di pochi giorni, passa! Ma se il gonfiore dovesse continuare, non esitare ad avvertirmi..» ed ella gesticolava, mentre osservava la fanciulla sfiorarsi la pelle del piede con le dita, a distanza di moltissimi giorni. Era così sollevata che tutto mano a mano stesse tornando a posto; le mancava ballare, essere se stessa, la sua arte, il suo lavoro.

«Stai peró attenta a non sovraccaricare la gamba ed il piede - fai tutto gradualmente, aiutandoti ancora con le stampelle ed il tutore. Tutto chiaro?» e le mostrò un sorriso confortante, schioccando la lingua al palato.

«Chiarissimo dottoressa!»

«E se provasse dolore?» intervenne Michael, con fare professionale. Dopotutto era rimasto fermo sull'uscio della porta, con la spalla destra, appoggiata su di essa e le mani incrociate dietro la schiena.
«Beh- deve fare degli esercizi graduali, roteando piano la caviglia ed il piede, in questo modo» e mostrava il da farsi, con acuta maestria. «Ma se il dolore dovesse essere molto, ricorreremo ad un cura farmacologica, ovviamente! Ma speriamo che-»

«Che non ci sia bisogno e che riprenderò mano a mano, l'uso completo della gamba in maniera autonoma!» intervenne l'altra, scostando alcune ciocche di capelli,  dietro l'orecchio.

[...]

Neverland Ranch, California
- 4 Dicembre 1999

«È bello vederti così, Nat-» le disse la bruna, sorridendo. Dopotutto era passato poco più di un mese da quel fatidico incidente e mai aveva abbandonato la bionda a se stessa, alla sua solitudine. «Ora ti servirà una brava fisioterapista e chi meglio, della sottoscritta?»

Natalie rise, portando le mani al ventre. «Sei un'ottima massaggiatrice Bon, ma riguardo-»
«Nat- sono giunta al termine del mio corso di laurea triennale in fisioterapia, ben due anni fà! Mi sto formando per bene a riguardo in quanto voglio un quadro più completo nell'ambito sanitario, tramite corsi di specializzazione continui - quindi puoi fidarti di me!» e si strinse nelle spalle, con fare orgoglioso.

«Mia piccola e dolce Bon-» e le prese una mano, tra le sue. «Non vorrei risultare impicciona, ma...allora, te e Frank?» e si sedette su uno degli sgabelli, intorno la grande isola marmorea, della cucina.
La bruna scosse il capo, alzando gli occhi al cielo.
«Oooh- avanti, raccontami!»

«Beh- l'abbiamo fatto, ieri sera. Emh-» era completamente rossa in viso, mentre mangiucchiava le sue piccole pelli, intorno le dita. «È stato be-bellissimo..» inspirò imbarazzata, prendendo posto vicino l'altra che nel frattempo, sorseggiava del latte fresco, con gusto.

𝐓𝐡𝐞 𝐁𝐫𝐞𝐚𝐭𝐡 | 𝐌𝐉Where stories live. Discover now