𝙰𝚝𝚝𝚒𝚖𝚒 {𝟜/𝟝}

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Per una scelta personale, ho deciso di sostituire il nome Diana Gote - con Bonnie Gote.

L'uomo le prese le mani, stringendola al suo corpo - estremamente grato che la fanciulla avesse accettato il suo dolce invito al parco divertimenti il giorno seguente

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L'uomo le prese le mani, stringendola al suo corpo - estremamente grato che la fanciulla avesse accettato il suo dolce invito al parco divertimenti il giorno seguente.
Entrambi rimasero nella sua suite - abbracciati e stesi sul morbido materasso, a parlare del più e del meno - dimenticando nuovamente, l'ambiente angusto circostante.
Natalie chiuse gli occhi, cullata dal dolce battito del cantante - che picchiettava con le dita, lungo tutta la sua schiena.
«Nat - mi sento benedetto in questo momento, sai?» le disse poi, in procinto di coricarsi ancora una volta, con la ragazza al suo fianco.

«Lo so, anch'io.» gli rispose, con voce calda e sensuale, prima di nascondere il viso nell'incavo del suo collo - con i capelli corvini farle solletico.
Posó il palmo sul suo addome - intravedendo lui, fare una piccola smorfia di dolore.
«Provi ancora molto dolore?»

«In certe occasioni si - la botta è stata molto forte e la mia schiena ne ha risentito parecchio.» le confidò, sospirando appena.
Natalie non voleva che quell'uomo stesse male, meritava tutto - tranne che provare ulteriore dolore, così con le dita - gli accarezzava il petto e si strinse ancora di più al suo corpo, sfiorando con la punta del suo naso - la pelle calda del collo della celebrità.
Lui invece, si voltò un poco e le bació la fronte con un leggero schiocco. «Grazie di essere rimasta.» disse infine, con un leggero sorriso di piena gratitudine.

Disneyland Paris - 30 Giugno 1999

Il giorno seguente il sole era già alto nel cielo ed i suoi raggi, picchiettavano leggermente sul viso della ragazza - che con fare assonato, stropicciò i suoi occhi grandi con le nocche.
«Buongiorno fanciulla» le disse il moro, seduto di fianco a lei, con un dolce sorriso sul volto.

«Popstar» gli rispose, con voce impastata dal sonno - mentre con cura, si alzò col busto.
«Avanti, fà colazione che tra poco bisogna partire» la canzonò, ridendo sommessamente.

«Mh-mmh» mugolò la ragazza, ammirando il grande vassoio colmo di leccornie dinnanzi a lei. «Dispotico e romantico il signor Jackson.» lo prese in giro, addentando un cornetto nell'istante dopo. «Potrei abituarmi a tutto questo lusso un giorno.» aggiunse.

«Perché non dovresti?» le domandò, porgendole il succo d'arancia.

Natalie non rispose, era intenta a gustarsi quel dolce alla crema, mentre viró il suo sguardo altrove a quella domanda così genuina e sincera da parte dell'uomo.
«Nat, davvero - perché non dovresti?» insistette l'altro, con voce seria.
«Non sono così Mike - non sono abituata a tutto questo ed è un mondo completamente diverso dal mio..» prese parola, sorseggiando quella dolce bevanda. «Sono così confusa, credimi - cerca di capirmi, per favore.»

«D'accordo.» rispose freddo, all'improvviso completamente distante mentalmente da quella ragazza. «Finisci di mangiare, che dobbiamo andare.» aggiunse, alzandosi in piedi.

𝐓𝐡𝐞 𝐁𝐫𝐞𝐚𝐭𝐡 | 𝐌𝐉Where stories live. Discover now