𝙸𝚛𝚛𝚊𝚣𝚒𝚘𝚗𝚊𝚕𝚒𝚝𝚊' {𝟙/𝟝}

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Nel mattino seguente, il cielo era leggermente ombrato e torvo - a causa delle tante nuvole che languide e imponenti, giocavano a nascondersi tra di loro - rubando decisamente la scena al sole

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Nel mattino seguente, il cielo era leggermente ombrato e torvo - a causa delle tante nuvole che languide e imponenti, giocavano a nascondersi tra di loro - rubando decisamente la scena al sole.
I due ancora riposavano sereni ed il cantante - che solitamente non dormiva sonni tranquilli ed estremamente lunghi, quella notte era stata totalmente diversa.
Ella si stropicciò gli occhi con entrambe le mani, percependo un peso sul suo ventre piatto e virando lo sguardo su di esso, vide il braccio del moro - che ancora la teneva stretta, mentre il viso era nascosto ed immerso tra i cuscini.
Decise di non disturbarlo e di lasciarlo riposare ancora un po' in quanto era la mattina del suo compleanno e così - si tirò a malapena su con il busto, iniziando a farneticare e viaggiare con la mente tra i suoi pensieri più persistenti.

Tuttavia era felice di essere lí - di aver preso questa scelta e quindi, di aver dato finalmente ascolto al suo cuore. Si guardò intorno - realizzando che quella camera, finalizzata solamente per ospitare gli ospiti - era davvero spaziosa e ben definita e così si domandava come sarebbe stata quella del cantante.
Sicuramente Neverland era ancora più superlativa e meravigliosa di come se le era immaginata e che solo toccando con mano - aveva modo di realizzare la perfezione di quel posto, curato nei minimi dettagli.

Michael si mosse un poco, schiudendo leggermente le labbra - e Natalie sorrise quando da esse, fuoriuscí dei dolci respiri lascivi - nel mentre lui teneva ancora il braccio destro, saldo alla vita della ragazza - mentre il viso era uscito alla luce del sole - con tutta la chioma corvina sparsa ed arruffata su di esso.
Solitamente Jackson non era mai stato un uomo amante di farsi trovare in quello stato di fronte una donna, ma con la giovane era diverso - si sentiva totalmente se stesso, nonostante fosse un completo disastro di tanto in tanto nell'approccio.

Lei gli accarezzò una guancia con le dita magre ed affusolate, scostando qualche ciuffo ribelle dalla sua fronte e dal suo naso - provocandogli un leggero solletico su di esso e così, lentamente aprí l'occhio destro seguito dall'altro.
«Natalie» le disse, con voce roca - portandosi una mano sulle labbra.
«Perchè ti copri? Sei adorabile mentre dormi a bocca aperta» lo prese in giro, continuando a giocherellare con qualche ciuffo bruno e corvino.
«Davvero mi hai visto in questo stato?» le chiese, tirandosi su con il busto, mentre ancora si stropicciava gli occhi con il dorso della mano.

«Ah-Ah»
«Oh» mugolò lui, arrossendo un poco sulle gote per via del forte imbarazzo, mostrando poi un sorriso rassicurante. «Non penso di essere stato uno spettacolo piacevole..» le confidò, abbassando lo sguardo.
Lei rise, prendendo il suo mento tra le dita ed avvicinandosi al suo viso. «Eri adorabile, invece. Completamente sereno e felice ed è bello vedere un uomo in quel modo» sussurrò, per poi stampargli un casto e sonoro bacio sulla guancia.

I due rimasero accoccolati per altri svariati minuti, entrambi rilassati e sereni - e la ragazza, una volta in piedi, si mise a disfare la valigia in quella che era diventata la sua stanza finché avrebbe soggiornato in quella casa.
Michael invece la congedò con un dolce cenno di capo e carezza sulla guancia, ammiccandole un occhiolino beffardo ed avvisandola che si sarebbero visti di sotto - a colazione.
Poi sgattaiolò fuori dalla sua stanza, per raggiungere a passo svelto la sua - con la speranza di non essere visto dai tanti occhi curiosi di quella casa.

𝐓𝐡𝐞 𝐁𝐫𝐞𝐚𝐭𝐡 | 𝐌𝐉Where stories live. Discover now