Il Casanova

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Appena arrivarono le pizze ci sedemmo tutti in salotto a mangiare. Accanto a me era seduto James, il quale coglieva ogni occasione per rubarmi un pezzo di pizza come faceva sempre da piccolo e quella scena mi fece sorridere. Dopo avergli schiaffeggiato una mano spostai l'attenzione su Nina che guardava Jacob con aria sognante, mi sarebbe piaciuto se fosse scattato qualcosa tra i due: Jacob non era male in fin dei conti e Nina era davvero una ragazza d'oro.

"Pensi che prima o poi si sveglieranno quei due?" Mi sussurrò James risvegliandomi dai miei pensieri.

"Lo spero, e se non lo fanno loro lo farò io!" Gli confidai sottovoce. Riportai il mio sguardo su loro due, erano davvero così carini e sperai davvero che Jacob prima o poi le chiedesse di uscire.

"Mh e invece tu e Jones?" Continuò James con sguardo furbo. Per poco non mi andrò di traverso la pizza, ma era impazzito?!?

"Ma sei matto? Non si deve nemmeno avvicinare a me!" Esclamai con troppa vivacità.

"Questo lo so bene, e sarà meglio per lui che non lo faccia." Rispose guardando di traverso verso l'amico. James non era mai stato troppo geloso nei miei confronti, e quell'atteggiamento improvviso mi lasciò stupita. Sapeva benissimo quanto io non sopportassi quel ragazzo quindi che motivo aveva di reagire così? 

Finito di mangiare mi alzai e portai in cucina i cartoni delle pizze con l'aiuto di Jacob.

"Nina è molto simpatica." Esordì lui con un mezzo sorriso.

"Concordo, ed è anche molto coraggiosa se ha accettato di passare la serata con tutti voi!" Scherzai io mettendo le posate nel cassetto. 

"Dai lo sai che in fondo siamo anche simpatici, ci conosci." 

"Ed è proprio questo che mi spaventa, Jacob. Vi conosco e vorrei evitare di avere un'altra amica con il cuore infranto." Mi dispiaceva pensare certe cose di Jacob, ma d'altronde la reputazione di quei ragazzi arrivava ben prima di tutte le altre qualità.

"Lo so, non siamo esattamente i ragazzi che presenteresti ai genitori ma non siamo nemmeno dei fuorilegge dai!" Rispose lui tra il divertito e l'offeso, lo guardai e non riuscii a trattenere la risata.

"Sai bene cosa intendo, mi raccomando." Gli dissi poi tornando seria. Volevo bene a Nina e non avrei voluto vederla star male per un ragazzo. Lui annuì serio, sapevo che in fondo poteva anche essere un bravo ragazzo.

"Ragazzi volete una mano?" Ci interruppe proprio Nina entrando in cucina.

"Oh no grazie, abbiamo finito, io vado a fumare una sigaretta." Strizzai un occhio a Jacob e mi diressi in salotto per andare sul terrazzo, lasciandoli soli.

Mi posizionai su una sdraio accedendomi la sigaretta e mi misi a guardare il cielo.

"Le tue tattiche amorose fanno davvero pena lo sai?" La voce di Jones interruppe i miei pensieri.

"Detto da te è davvero un complimento, visto che non ti impegni nemmeno nel fingere interesse per qualcuno." Sbuffai io tornando a guardare il cielo.

"Ah sì? Non sapevo ti tenessi informata sulle mie conquiste- rispose lui guardandomi sornione- comunque ti posso assicurare che le mie tattiche funzionano sempre alla grande! Dovrebbero chiamarmi Casanova." Il tono con cui lo disse mi fece venire un senso di nausea. Sapevamo tutti che non doveva impegnarsi molto per far cadere una ragazza ai suoi piedi, ma il suo vantarsi era davvero disgustoso.

"Che schifo, non voglio sapere nient'altro." Mormorai disgustata al solo pensiero. Detto ciò spensi la sigaretta e chiusi gli occhi sperando che Jones mi lasciasse in pace. Quando sperai che se ne fosse andato riaprì gli occhi, ma quello che mi ritrovai davanti mi lasciò spiazzata. Jones era in piedi, davanti al mio sdraio e mi guardava. Per un momento mi persi nel guardarlo, la sua figura alta e slanciata, le gambe fasciate da un paio di jeans scuri e una maglietta grigia tesa sulle spalle larghe. Quando vidi il suo sorriso spavaldo farsi largo mi ridestai cercando di ricompormi.

"Ecco vedi? Non ci vuole molto a incantare una ragazza no?" Sogghignò lui.

"Ti piacerebbe Jones." Risposi piccata. Era obiettivamente un bellissimo ragazzo, ma la meraviglia finiva nel momento in cui apriva bocca. Seccata mi alzai e feci per tornare dentro, quando sentii la sua voce mormorare un "Non sai quanto", feci una smorfia e mi chiusi la porta alle spalle lasciandolo da solo. 

Quando rientrai in soggiorno sentii tutti gli occhi puntati addosso, ignorandoli andai a sedermi sul divano accanto a Nina che si girò a sorridermi. Per smorzare la situazione proposi di guardare un film.

"Ethan Jones ti sta fissando." Mi mormorò Nina ad un certo punto. Presa alla sprovvista spostai istintivamente lo sguardo sul diretto interessato e... effettivamente i suoi occhi erano puntati su di me. Quando Simon si alzò per accendere le luci, Jones spostò immediatamente lo sguardo.

"Mh bene, direi che si è fatto tardi, Nina ti accompagniamo io e James a casa va bene?" Chiesi mentre stiracchiavo le gambe.

"Potreste fermarvi a dormire qua, Ally tu conosci già la casa, se ci stringiamo ci stiamo tutti." Propose Liam.

"Non credo sia il caso, voi dovete essere presi a piccole dosi e Nina per stasera vi ha sopportato abbastanza!" Scherzai io alzandomi.

"Peccato, l'ultima volta ti è piaciuto dormire qui, anzi nel mio letto." Ci voltammo tutti di scatto verso Jones che mi guardava con un sorriso malizioso. Ma era forse impazzito? Nessuno sapeva che avevamo dormito insieme. Dirlo così, davanti a tutti e soprattutto davanti a mio fratello! Ero ufficialmente morta.

"Voi cosa?" Urlò mio fratello spostando lo sguardo da me a Jones. 

" Non ascoltarlo James, Ally ha dormito sulla poltrona." Lanciai uno sguardo riconoscente a Jacob. 

"E' davvero il momento di andare a casa" Intervenne Nina per toglierci dall'imbarazzo. Salutammo i ragazzi e ci avviammo alla macchina di James. Sapevo che una volta arrivati a casa avrebbe ripreso il discorso. 

Quello di Jones era stato veramente un colpo basso e me l'avrebbe pagata, eccome. 

Non mi fai pauraWhere stories live. Discover now