Tormentata per anni

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Il mio nome è Allison, ma tutti mi chiamano Ally; quando avevo sedici anni vivevo in un paesino vicino a Londra con mio fratello James. James all'epoca aveva quasi diciannove anni ed era un ragazzo bellissimo: molto alto, un fisico da fare invidia, capelli ricci e occhi verde smeraldo.

I nostri genitori morirono in un incidente d'auto il giorno del mio sesto compleanno. Da quel maledetto giorno decisi di non festeggiare più il mio compleanno. Da quel 24 Febbraio, una zia si occupò di me e James. Quando James raggiunse l'età giusta mi portò a vivere con lui grazie agli aiuti della zia. Sarebbe naturale pensare che io e lui fossimo legatissimi e che tra di noi ci fosse un rapporto bellissimo e speciale ma in realtà il nostro rapporto non comprendeva nulla di tutto ciò. Due estranei, ecco cosa eravamo. Ho sempre pensato che io per lui fossi solo un peso che era obbligato a portarsi dietro e lui me ne ha sempre dato la conferma. Per nostra fortuna, le volte in cui eravamo in casa da soli insieme erano molto rare ma quando succedeva era peggio della prima e della seconda guerra mondiale messe insieme e se quello che c'era tra di noi non era odio, era qualcosa di molto simile! Nonostante avessimo tre anni di differenza andavamo ancora nella stessa scuola. Così, tutte le mattine, la nostra cucina si riempiva di rumorosi ragazzi tra i diciannove e i vent'anni con gli ormoni a mille! Oltre a mio fratello, c'erano sempre i suoi migliori amici: Jacob, il più grande, l'eterno Peter pan, con capelli corti e marroni e occhi color ghiaccio; Simon, il più simpatico probabilmente, con capelli biondi e occhi color oceano; Liam, considerato il "più responsabile", con capelli cortissimi e occhi nocciola e in fine c'era lui: Ethan, "l'ottava meraviglia del mondo" secondo le ragazzine. Capelli scuri con un ciuffo altissimo, la pelle ambrata, sorriso perfetto, occhi color caramello, fumatore, presuntuoso, odioso. Alle superiori mio fratello e i suoi amici erano i classici ragazzi da "ti faccio innamorare e poi mi dileguo". Al solo pensiero mi viene il nervoso ancora adesso. Rimanere nella stessa stanza con quei ragazzi per più di un'ora era impossibile per me. Tutto iniziò quando facevo la seconda elementare e loro la quinta. Eravamo tutti in cortile, era l'ultimo giorno di scuola, tutti si stavano divertendo, mi stavo divertendo anch'io fino a che quei cinque non mi bagnarono con delle bottiglie d'acque urlando:"Ehi guardate, la sorella di James si è fatta la pipì addosso!" Da quel momento diventai il loro bersaglio preferito. Iniziai ad odiarli sempre di più quando in seconda media mi fecero cadere tutto il vassoio della mensa per terra e poi, ancora, in terza media mi fecero cadere dalle scale facendomi rompere un polso. In prima superiore vennero a scoprire, il nome del ragazzo che mi piaceva, attaccarono un biglietto sul mio armadietto con su scritto:"Aspettami all'uscita, oggi ti porto a casa io.." Ovviamente non era vero e all'uscita lo vidi baciarsi con un'altra ragazza.

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