Act XVIII

187 17 17
                                    

Incontri ravvicinati e «ci stai provando con me?»

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Incontri ravvicinati e «ci stai provando con me?»

Non credo di farcela. Cosa mi è passato per la testa quando ho detto che avrei fatto tutto da solo? Non so neanche da dove iniziare! Ma non voglio dirlo agli altri, sarebbe troppo umiliante. Cercherò su internet qualcosa: deve pur esserci qualche rimedio al doc no? C'è sempre tutto lì sopra.

I tic però sembrano essere aumentati a dismisura e so per certo che è causato dal nervoso per i risultati dei test per entrare alle università. Sono un fascio di nervi e spero solo che i risultati si sappiano il prima possibile. L'attesa mi ucciderà ne sono sicuro.

Mi rendo conto anche di essere fin troppo distratto ultimamente proprio perché il mio chiodo fisso sono questi maledetti risultati. Ho dimenticato più volte di mettere da mangiare ad Hulk ̶ cosa che non era mai successa prima ̶ , ho quasi sbagliato autobus per tornare a casa da scuola qualche giorno fa, a lezione sono con la testa fra le nuvole e, ciliegina sulla torta, una volta sono quasi caduto addosso a Park Jimin. Stendiamo un velo pietoso su quest'accaduto e vi prego di non chiedermi di raccontarlo perché non lo farò.

«Kim» sobbalzo portando lo sguardo davanti a me, ritrovandomi il viso del professor Clifford davanti. L'avevo detto io che a lezione la mia mente sta tra le nuvole.

«Sì, mi scusi prof ero distratto» mormoro chinando la testa in segno di pentimento e rispetto.

«Ho notato, la lezione è già finita e tu sei ancora qui a fissare il pavimento» il professore di inglese mi sorride divertito. Spalanco gli occhi e, guardandomi attorno, constato con orrore che l'aula è completamente vuota se non fosse per Yoongi accanto a me che mi fissa con un ghigno divertito sulle labbra. Probabilmente aveva provato anche lui a riportarmi nella realtà senza successo.

«Oh...» riesco a dire semplicemente dandomi mentalmente una miriade di ceffoni.

L'insegnante mi sorride gentilmente lanciando uno sguardo anche a Yoongi prima di tornare da me. «Ti dispiacerebbe scambiare due parole? Non ti ruberò molto tempo, poi potrai andare a pranzare in tranquillità promesso», oh no lo sapevo. Adesso mi beccherò un richiamo. Sta andando tutto male, lo sapevo che il primo giorno di scuola doveva andare bene per forza e invece è andato male ed ecco cosa ha portato!

«Ti aspetto fuori?» domanda Yoongi a bassa voce alzandosi dalla sedia. Scuoto la testa mordendomi le labbra.

«Vai pure in mensa, ti raggiungo appena finisco» sussurro. Lui annuisce e saluta il professor Clifford con un inchino prima di andare a prendere Jungkook.

«Allora Taehyung, cosa sta succedendo? Sei molto distratto ultimamente e l'hanno notato molti docenti» sospira sedendosi al posto del mio compagno di banco.

Ha il colletto della camicia messo male. No. No, Taehyung trattieniti, devi controllare questa cosa. Stringo i pugni sulle cosce prendendo respiri profondi focalizzando la mia attenzione sugli occhi chiari del professor Clifford.

Come Romeo e Giulietta. O Quasi ¦ VminWhere stories live. Discover now