01. maleducato

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che maleducato!

io? io sarei maleducato!? mi stai
prendendo per il culo spero.

no? perché dovrei farlo?

io ti ho scritto "ehy" e tu mi hai
risposto con un super maleducato
"e tu chi cazzo sei!?"

quindi qui il maleducato sei tu,
non io

ah, perché sono io che vado a
scrivere a uno sconosciuto e mi
aspetto pure che sia gentile.

be', però sei tu il coglione che si
mette a scrivere nella porta del
bagno di un ristorante non solo
una frase, ma anche il nickname
del suo profilo fake

volevi che qualcuno lo leggesse e
magari ti capisse, non è così?
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«Ma guarda un po' questo» borbottò Minho roteando gli occhi. Appoggiò il cellulare accanto a sé e si sdraiò, aspettando una risposta che però non sembrava arrivare.

Rimase a fissare il soffitto per quelle che gli sembrarono ore, poi si spazientì e riprese il telefono tra le mani, aprendo la chat con colui che aveva appena ribattezzato "ragazzo-scoiattolo". Quando capì che non aveva intenzione di rispondergli, sbuffò e iniziò a digitare l'ennesimo messaggio. Non credere di liberarti così facilmente di me!, pensava.

Non sapeva nemmeno lui perché ci tenesse così tanto a parlare con quel ragazzo. Forse aveva bisogno di assicurarsi di non essere l'unico a sentirsi sbagliato e perso, bloccato in un momento del suo passato che non riusciva a lasciare dove avrebbe dovuto stare – alle sue spalle. La passione per la danza si stava allontanando sempre di più e questo lo faceva soffrire, gli dilaniava il petto. La musica era il suo ossigeno, l'unico luogo sicuro in cui poteva essere se stesso, ma la stava perdendo. Si sentiva così vuoto e forse stava sperando di riuscire a trovare delle risposte in un ragazzo che, semplicemente scrivendo una parte dei suoi pensieri, l'aveva capito meglio di chiunque altro.

– 2:10 –
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attivo 8 minuti fa

che c'è, ho indovinato e adesso
hai intenzione di ignorarmi?

guarda che non sono uno che si
arrende facilmente!

oh. mio. dio. mi spieghi perché
mi stai stressando? smettila,
non ho intenzione di parlare con
te. potresti essere uno stupratore
o che ne so.

sì, uno stupratore che ti scrive
non sapendo niente di te, se non
che hai scritto delle parole bellissime
nella porta di uno dei cessi che stavo
pulendo. ti giuro che ha molto senso

...avresti potuto seguirmi, cosa ne
posso sapere io?

oh mio dio lo dico io stavolta

sarei io quello stressante? sei
tu quello che si sta facendo mille
paranoie su una cosa così semplice!

come avrei fatto a seguirti se stavo
lavorando!? ci sta che magari ti ho
pure servito e nemmeno lo sappiamo!
e poi hai per caso visto un cameriere
venire in bagno con te? non credo
proprio

okay, POTRESTI avere ragione.

no, non è che POTREI averla. ho
ragione e basta :)

ikigai ; minsungWhere stories live. Discover now