tutta la notte

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Ennesima crisi Akaful, come la chiamavano sui social.
Il bello? Pochi minuti prima della penultima puntata del pomeridiano.
Luce e Sangio dopo il bacio non si erano allontanati. Continuavano a baciarsi, a volersi, ma non dissero niente a nessuno.
La prima persona a cui Luce l'avrebbe detto sarebbe stata Luca, ma per come stava, era meglio stare zitti.
Sangio invece l'avrebbe detto a Deddy, anche lui impicciato con Rosa in quel momento.
Nessuno lo sapeva. Tranne che Maria ovviamente.
La donna, proprio in quel momento, stava guardando Luce con una faccia da 'ora ti faccio fare una figura di merda'.

"Luce tocca a te!" Disse.
La bionda scese le scale solo dopo aver guardato il riccio per rassicurazione.

"Devi dirmi qualcosa, Lu?" Chiese Maria ridendo.

"No." Rispose seria Luce.

"Sicura?" Chiese di nuovo.

"Si. No. Si. Marì tu mi confondi però." Disse Luce portando lo sguardo su Sangio, Deddy e Luca che ridevano come pazzi.

"Vabè, io devo farti vedere una cosa." Disse la donna.
Luce corrucciò le sopracciglia, poi spostò lo sguardo sul ragazzo che sbiancò.
Maria scosse la testa per dirle che non era lui il motivo e la ragazza si tranquillizzò.

"Allora. Guarda lo schermo!" Disse.
Dopo pochi secondi apparve il nome del suo inedito, 'mille guerre', e la scritta sopra disco d'oro.
Un suo inedito era disco d'oro.
Grazie a Sangio che le aveva fatto capire cose a cui mai aveva pensato.
Questa cosa le faceva paura? La terrorizzava.
Si sarebbe allontanata da lui? Forse.
Avrebbe voluto farlo? No, per niente.
Era incoerente? Si, da morire.
Quando si accorse di essere stata zitta cominciò a ridere notando tutti i suoi compagni in piedi.

"Wow! Assurdo. Ringrazio tutti, non so che dì Marì!" Disse ridendo.

"Quanti anni hai Lu?" Chiese Maria.

"17." Rispose e il pubblico esplose.
Quando tornò a posto trovò lo sguardo di Sangio fisso su di lei.
Mimò un 'sei speciale', visto ovviamente da Maria, che subito dopo lo chiamò.

"Allora Rudy, cosa ci canta Sangio?" Chiese la conduttrice.

"Ci canta il suo nuovo inedito, 'tutta la notte'!" Disse l'uomo.
Inedito?
La bionda si girò prima verso Esa, che sorrise, poi verso Aka e Deddy che fecero la stessa cosa.
Nel frattempo la canzone iniziò.
Luce poteva ripercorrere i discorsi delle loro ultime settimane chiaramente in quelle righe.
Le aveva scritto una canzone.
Un'altra.
Quando pronunciò il 'tutta la notte con te' si girò verso di lei e la indicò.
Era così...bello, quello che provava in quei momenti.

~

"Ti è piaciuto 'tutta la notte'?"
Erano tornati da poco a casa, Sangio aveva preso la maglietta del serale.
Ora, però, era sui divanetti del giardinetto b, come lo chiamavano loro.

"Da morire. Sono tanto fiera di te." Rispose Luce sorridendo.

"È per te!" Disse lui ridendo.

"Io con te non ci parlo più!" Disse lei.

"Come! Perché?"

"Ogni volta che dico qualcosa poi me la ritrovo con te che la canti su canale 5!" Disse ridendo.

"Ma perché sei la mia musa ispiratrice!" Sussurrò lui per poi baciarla.
Proprio in quel momento Deddy, Aka e Rosa aprirono la porta.

"Ah! Ce l'hanno fatta!" Urlò Deddy facendo scoppiare tutti in un applauso.
Luce nascose la testa nell'incavo del collo del ragazzo, che rideva.

~

Un altro sabato.
Un'altra puntata.
Altra ansia.
Era l'ultima puntata per accedere al serale e nonostante le continue rassicurazioni di Sangio, Luce stava per morire.
Proprio in quel momento, Maria la fece scendere.

"Ansia?" Chiese.

"Me sto a cagà sotto." Rispose sussurrando facendo scoppiare il pubblico in una risata.

"Prima di cantare dobbiamo leggere la lettera!"
In settimana avevano chiesto a tutti i ragazzi di scrivere una lettera ad una persona importante sul perché dovrebbero entrare al serale.
Luce l'aveva scritta a lui.
Maria iniziò a leggere.
"Ehi tu!
Sai, sono stata costretta a scrivere un lettera sui motivi per cui dovrei andare al serale. e no, non alzare le sopracciglia per spronarmi perche sai che parlare di me mi fa schifo, quindi parlerò di te.
Ricordi? era un mercoledì, no, forse giovedì, in estate i giorni sono tutti uguali.
Eravamo sul solito terrazzo, ubriachi come sempre. Uscimmo e ci schiantammo contro quella macchina. Tu non avresti voluto bere e anche questa volta, la colpa è stata mia. Quel giorno eri parecchio triste. Con la consapevolezza di oggi, non avrei mai voluto sapere quello che ti stava succedendo.
Due giorni dopo mi arrivò una mail "sei una candidata al banco di Amici", ma io non avevo fatto nessun casting, non mi ero inscritta da nessuna parte. ti chiamai subito per cercare di capire con te chi era il coglione che mi aveva inscritto, e quel coglione eri tu.
Non parlammo per cinque settimane, le peggiori della mia vita. io però continuai con i casting, e andavo sempre più avanti.
Ultimo casting, il momento in cui sapere se su quel banco c'era scritto il mio nome. Maria mi chiese se ero con qualcuno, visto il mio non aver raggiunto ancora la maggior età. E non ti nego che in quel momento avrei tremendamente voluto fare il tuo nome, ma non successe, ero qui con Rorins.
Il banco era mio. La prima persona da cui andai fu tua madre, in realtà volevo vedere anche te, ma tu questo non lo saprai mai.
Quando mi aprì la porta capì che c'era qualcosa che non andava. poi mi disse quella frase, quella frase terribile.  "Tesoro, lui è in ospedale. Non ti ha detto nulla?" E tu no, non mi avevi detto nulla.
Corsi come non mai in vita mia, maledetta patente che non avevo.
Quante cose che non sai, la segretaria mi cacciò una ventina di volte perché urlavo, ma come sai, non me ne frega niente. Trovai un ragazzo che mi fece entrare da te. Lì, steso in un lettino, con i tuoi meravigliosi occhi blu spenti e tristi. Mi sentivo una merda. Perché non mi ero accorta di nulla? Perche ancora una volta avevo pensato solo a me? Mi veniva da piangere, ma non successe.
Sai, la frase che mi dicesti è tatuata sul mio corpo.
"Grazie di esser stata la persona che ha letto dentro di me nonostante fossi fatto di scarabocchi, e mo me paro Moccia co le frasette del cazzo sue."
Non ho mai creduto a queste tue parole, come potevo averti fatto del bene? Sei stato tu ad aiutarmi, la mia ventata di aria fresca.
Te lo ricordi quando ci siamo conosciuti? Eravamo all'asilo e avevo appena dato un pugno al mio compagno di banco, quando la maestra ci chiese chi era stato tu alzasti la mano, per me.
È stato sempre così, io che faccio danni e tu che mi pari il culo.
Ora mi tocca dirti una cosa, una cosa che tu non sai: volevo mollare. avevo deciso di abbandonare tutto, perché insomma come potevo farcela senza di te? Poi pensai, a tua madre, che mi è sempre stata accanto, a quella merda di mio padre, che non ne ha mai voluto sapere di me, a Rorins, che si è fatta in 4 per me, pensai anche a te, a quello che avevi fatto, mandare un provino senza chiedermi nulla. Assurdo. Ma tu l'hai fatto.
E ora, che mi chiedono i motivi per cui secondo me dovrei entrare al serale, a me vieni in mente solo tu.
Devo farlo per te, lo devo a te.
Lo devo per tutto quello che hai fatto per me.
Lo devo a quella stupida malattia che quel giorno ti ha portato via da me.
Lo devo al tuo sorriso quando mi senti cantare.
Lo devo ai miei fratelli, che hanno lottato per rendermi la vita più felice.
Lo devo a Rorins, per non avermi mai abbandonato nonostante il mio carattere di merda.
Lo devo a chi mi diceva che tanto avrei fatto per sempre la cameriera in qualche locale.
Lo devo a chi non ha creduto in me.
E forse, pensandoci, lo devo anche un po' a me.
Ricorda "se voli tu, volo anch'io. se lotti tu, lotto anch'io."
Ti vorrò per sempre bene, anche se non puoi più darmi quei baci sulla fronte che tanto mi piacevano.
tua, Luz."
Lesse lentamente. Luce era seduta sui gradini tra Enula e Sangio che tratteneva le lacrime.

"Ti manca?" Chiese la donna una volta finito. Luce annuì.

Cantò 'pillole', la canzone con cui entrò nella scuola e non poteva essere più felice, perché quella canzone dal significato profondo la fece accedere anche al serale.

"Luce sei al serale!" Disse Maria consegnandole la felpa.
La ragazza urlò e corse a prenderla.

"Sangio scendi un attimo. Allora, ricordi che sabato scorso abbiamo consegnato il disco d'oro a Luce?" Il riccio annuì e sullo schermo comparve 'lady'.
I ragazzi si alzarono in piedi e il pubblico esplose.
Luce era felice. Sapere che la lady di cui si parla nella canzone sia lei la faceva sentire speciale.
La cantò e indicò la ragazza facendole un cuore all'inizio.

<3

L A D YOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz