Chapter 13

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Capitolo 13.

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Il week-end è passato, e l'ho trascorso tutto con Michael per recuperare tutto il tempo nel quale l'ho ignorato.

Mi stava mostrando tutte le cose che aveva ricevuto per il suo compleanno dai suoi parenti. Alcuni gli avevano comprato dei vestiti, non che lui ne fosse molto felice. Ma altri gli avevano comprato dei giocattoli.

Inoltre aveva anche ricevuto dei nuovi vestiti per travestirsi, e così fortunatamente quando mi aveva invitato al tuo tè-party la domenica, non mi è toccato indossare il tutù da principessa con la coroncina.

Michael aveva anche invitato Calum al suo tè-party, dunque mentre io ero vestito da cowboy, a Calum toccò il vestito da principessa.

“Penso che Calum sia una principessa migliore di me.” Canzonai.

“E te stai molto meglio vestito da cowboy Lukey!” Si complimentò Michael, ed io non potei fare a meno di arrossire.

Calum non mi aveva più parlato, ma ciò solamente perchè evitavo che potesse succedere.

Sapevo che Calum voleva riparare l'errore che aveva fatto a lasciare Michael, ma non era nella posizione di comportarsi come se all'improvviso avesse questo potere su Michael.

“Mia zia ha comprato dei nuovi vestiti per Daniel!” Michael si diresse verso il suo armadio, dove teneva una scatola di scarpe riempita dai vestiti di Daniel. Poi tornò a sedersi e vestì il peluche. “Guardate, è un austronauta adesso!”

“Perchè Daniel ha avuto qualcosa di più figo di me?” Si lamentò Calum.

“Perchè Daniel è più figo di te.” Mostrai un sorrisetto e Calum roteò gli occhi.

“Chi vuole gli Oreo?” Chiese Michael, mostrano il pacchetto blu. Ne diede tre ciascuno, Daniel compreso.

“Dunque ho sentito di questo nuovo ragazzo che si è trasferito qui e adesso viene nella nostra scuola. Ha detto che viene dall'Australia.” Ci disse Calum mentre sgranocchiava il suo biscotto.

“Ooh, viene dall'Australia! Pensi di conoscerlo Lukey?” Mi domandò Michael, ed io feci del mio meglio per non roteare gli occhi.

“Michael, questo è come chiedere a qualcuno della California se conoscono il nuovo ragazzo di New York.” Gli dissi, e lui annuì lentamente.

“Ooooh, questo ha senso.” Scrollò le spalle e diede un morso al suo Oreo.

“Mi pare abbia perso un anno o due, perchè è più grande di noi. Non mi sento in vena di conoscere qualche stupido ragazzo che non riesce ad organizzarsi con nulla e rovinare tutto.” Calum scosse la testa. “Spero solo che non sia nelle mie stesse classi.” 

“Sono sicuro che sia simpatico.” Lo difese Michael con un broncio adorabile.

Aww, il mio piccolo Mikey Mouse difende qualcuno che nemmeno conosce. Che tenero.

Aspetta, cosa? Okay, questo suona troppo da ragazzina. 

“Si, si. Adesso bevete tutti il vostro tè.” Sollevai la mia tazzina da tè e trassi un sorso di tè freddo.

Il mio labbro era ancora gonfio dal pugno, quindi ho chiesto una cannuccia per bere il tè. 

“Mignoli insù!” Ricordò Michael con una risatina.

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Il lunedì arrivò più presto di quanto pensassi. Michael mi disse che sua mamma aveva parlato con le madri di Kyle, Matt e Chris. Sapevo che quel giorno a scuola non sarebbe stato affatto divertente.

“Buona giornata, tesoro. Oggi lavorerò fino a tardi, quindi puoi ordinare una pizza per cena.” Mi diede un bacio sulla guancia ed io uscii di casa.

Solitamente Matt mi sarebbe venuto a prendere assieme a Chris e Kyle, ma adesso mi toccava prendere l'autobus.

Una volta salito sopra quest'ultimo, non c'erano posti a sedere e ovviamente l'autista non aveva idea di come guidare correttamente quindi ho rischiato di cadere praticamente cento volte.

Fortunatamente arrivai alla fermata della scuola, dunque scesi e seguii gli altri ragazzi che si stavano dirigendo nell'edificio.

Mancavano ancora dieci minuti al suono della campanella della prima ora, per questo la maggior parte delle persone erano in giro per i corridoi assieme ai propri amici.

Notai Calum al suo armadietto intento a metter via delle cose, e visto che era l'unica persona che conoscevo lì, pensai di andarci a parlare.

Cominciai a dirigermi verso il suo armadietto, ma poi venni spinto contro altri armadietti e sussultai non appena avvertii i pomelli (n\a: nemmeno l'autrice sa' effettivamente il nome. comunque mi pare si riferisse ai lucchetti a combinazione degli armadietti) degli armadietti scavarmi nella schiena.

“Tu, fottutissimo verme.” Udii Kyle sogghignare. Vidi due Matt e Chris molto incazzati dietro di lui. “Hai detto tutto alla madre del ritardato e lei ha chiamato la scuola! Ci hanno buttato fuori dal team di football ed è tutta colpa tua!”

La madre di Michael deve aver chiamato anche la scuola. Dannazione, questo mi peggiora solo le cose. Ma di certo non potevo dirgli che era stato Michael a raccontare tutto a sua madre, per questo stetti con la bocca chiusa.

“V-ve lo siete meritato.” Riuscii a dire. Avevo troppa paura di mantenere una conversazione con loro ed urlargli contro.

La campanella della prima ora suonò, grazie a dio.

“Sei morto, Hemmings. Devi solo aspettare.” Kyle fece un sorrisetto. Mentre mi passarono accanto mi vennero addosso di proposito, facendo sì che la mia schiena fosse completamente martoriata dagli armadietti.

“Stai bene?” Domandò Calum non appena andarono via. “Non voglio mettermi in mezzo perchè ho paura che le cose possano peggiorare.” 

Sospirai. “Sto bene. Ho solo bisogno di andare in classe.” E poi mi allontai da lui per andare in classe.

Il giorno è andato da schifo. Kyle ha pensato che potesse essere divertente di farmi lo sgambetto mentre entravo in classe, così son caduto sulla cattedra della professoressa, facendole cadere tutte le sue cose.

Mi hanno dato la punizione per Venerdì.

Poi a pranzo, Matt mi è "accidentalmente" venuto addosso e tutto il suo pranzo mi si è rovesciato addosso sporcandomi tutti i vestiti, e dunque mi è toccato indossare l'orrenda  divisa della scuola tutto il giorno. 

E se questo non è abbastanza, mi hanno anche fatto perdere l'autobus perchè mi avevano rinchiuso nel ripostiglio fino a quando tutti gli autobus non erano ripartiti.

E dunque ero lì, a camminare verso casa nel mezzo del freddo con i pantaloncini della tuta addosso. Sapevo che si sarebbero arrabbiati, ma non fino a questo punto.

Apparentemente l'intero team di football ce l'aveva con me, visto che i loro giocatori migliori erano stati cacciati fuori dal team.

Tutto ciò che volevo in quel momento era indossare dei vestiti caldi, una cioccolata calda, e le coccole del mio Mikey Mouse.

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-Translator corner.

Hellow there,
Sì, io così passo i miei sabato pomeriggio. A scrivere\tradurre. Perchè sono una anti-social cronica, aiuto. Dovrei passarlo a studiare ma shhh, non diciamo nulla!

Se siete arrabbiati con quei tre potete sempre andare a rileggere il capitolo 10 1\2 eheh.

Btw, andatevi a leggere le storie di @fabfivesavce perchè sì, sono belle e dovete capito???

Magari passate anche dalla mia Cashton, gnweh.

Domanda del capitolo:

Band \ Cantanti preferiti? 

Un bascio, a presto! x

Daniel → Muke (Italian translation)Where stories live. Discover now