19

171 9 0
                                    

19

Era passata più da una settimana da quell'episodio. Jungkook era inizialmente sconvolto ma, come sempre, si era lasciato abbindolare da Suga, si era fatto manipolare.
Il pensiero di stare lontano dal suo Yoongi era così terribile che la voglia di stare con lui sorpassava il crimine agghiacciante che aveva commesso il corvino.

Tuttavia, da quella sera dell'omicidio, Yoongi passava ore ed ore in quella stanza segreta e blindata. Jungkook fremeva dalla curiosità, voleva entrare a tutti i costi nel suo mondo, voleva esserne parte, sapere tutti i suoi segreti.

--

"Kookie, esco, ho delle cose da fare, torno stasera"
Yoongi era appena uscito e Jungkook era sul letto, triste, dopo una litigata con la sua famiglia.

Nonostante ormai si fosse trasferito altrove, continuavano a schernirlo, soprattutto sui social.

Il castano si alzò e si accorse di essere solo a casa, così decise di entrare in quella fatidica stanza. Poteva approfittarne solo ora, dare una piccola occhiata. Si sentiva adrenalinico, spaventato: Yoongi era un ragazzo così misterioso, pericoloso, non sapeva cosa aspettarsi.

Riuscì ad aprire la porta e, quando vi ci entrò, ne rimase completamente esterrefatto: di fronte a lui si presentava una stanza enorme, piena di computer e centinaia di elementi tecnologici ed elettronici. Jungkook guardava il tutto a bocca aperta, notando subito su uno dei grandi schermi, delle foto di ragazzi a lui sconosciuti. Vi si avvicinò, ce n'erano solo pochi che conosceva: Jackson, Charlie, Hoseok. Avevano tutti una X sul viso, Hoseok e Charlie, invece, avevano un cerchio. Successivamente notò un altro volto familiare, forse anche troppo: era il viso di suo fratello. Si accigliò e vi si avvicinò, non ci volle molto per capire che tutti i ragazzi segnati con la X erano stati eliminati. 

Abbassò lo sguardo, era confuso e avrebbe voluto delle spiegazioni, ma pochi secondi dopo il suo cuore perse un battito:

"Che ci fai qui?"

La voce fredda e spaventosa di Yoongi fece gelare il sangue di Jungkook che si girò lentamente.

Il castano era intimidito, non riusciva a parlare. Sapeva di aver fatto una cosa che non doveva, che aveva fatto infuriare Suga.

Il corvino chiuse la porta dietro di se a chiave, poi si avvicinò a Jungkook.

"Cosa ti avevo detto? perchè sei entrato?"sbraitò

"Scusami..io...volevo solo... volevo solo vedere..."

"Mi dispiace quello che starai per vedere, allora. Visto che hai fatto il  cattivo, dovrai essere punito"

Jungkook si sentì mancare, si sentiva in pericolo.

"Ora vedrai cosa farò a questo coglione, caro Kookie"

Suga indicò il corpo di un ragazzo che aveva perso i sensi, che stava sul pavimento freddo con una ferita alla testa.

"M-ma...è...è mio fratello" 
Balbettò Jungkook e Suga ridacchiò.



HACKER [Yoonkook\Sugakookie] ITADär berättelser lever. Upptäck nu