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Hoseok aveva pensato a tutto.

Sapeva che il suo ex Yoongi fosse incredibilmente strano, anche pericoloso, sebbene non sapesse di tutti gli omicidi che aveva commesso,aveva ben capito che fosse un maniaco del controllo, iracondo e violento.

Fu così che approfittò del corpo di Jungkook e poi se ne sbarazzò, ma lo costrinse a scrivere quel messaggio per far credere a Yoongi che si fosse suicidato.

Hoseok aveva messo gli occhi su Jungkook da quella volta che lo vide a casa sua e ne era rimasto molto seccato quando fu rifiutato. Non succedeva mai e il suo ego era troppo grande per essere umiliato così.

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Yoongi, invece, era disperato. Il suo Kookie si era tolto la vita. Era tutta colpa sua, se non l'avesse costretto a guardare quell'omicidio, non sarebbe morto. Sarebbe ancora con lui, ad abbracciarlo, baciarlo, coccolarlo ridendoci assieme.

Suga urlava dal dolore: aveva perso una  persona che amava con tutto sé stesso, che gli aveva fatto scoprire davvero cosa fosse l'amore. L'amore puro, vero, onesto.

Spaccava ogni cosa che gli si trovava davanti, piangeva e singhiozzava a squarciagola, quando uno strano suono catturò la sua attenzione: era il suo computer.

Corse a controllare e si ricordò immediatamente di una cosa: il gps nel cellulare di Jungkook.

Lo controllava così prima di incontrarlo, lo seguiva basandosi sugli spostamenti del ragazzo controllando il gps del cellulare.

La luce era rossa, si muoveva lentamente. Significava che qualcuno aveva il suo telefono o che addirittura lui non fosse morto  e lo tenesse con sé ancora.

Yoongi sorrise.
Poteva rintracciarlo, forse c'era qualche speranza.

Luogo: stazione di polizia.

HACKER [Yoonkook\Sugakookie] ITAWhere stories live. Discover now