Reazioni

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L’uomo si afflosciò su Cassio, inondandolo di sangue. L’immortale gli diede una spinta facendolo rotolare su un fianco, e corse prima alla porta a dare tutte le mandate.

Davide era sotto shock, mollò la pistola e la lasciò cadere a terra, osservando l’uomo dalla testa aperta che stava riverso in una pozza di sangue sul pavimento. 

Uno dei pazienti gemette nel sonno, un altro sbatteva le palpebre frenetico, svegliato dal suono dello sparo, cercava di capire cosa avesse intorno.

“Aiuto…” sussurrò la donna che gli aveva parlato pochi minuti prima, gli occhi bianchi di candeggina. “Ti prego, aiuto…”

In un attimo Cassio fu accanto a lui. “Si può sapere cosa ti è saltato in mente?”

“Stava per ucciderti.”

“Ti cancellaranno la memoria! Ti faranno marcire in carcere!”

“Stava per ucciderti,” ripeté Davide, in un sussurro. 

“Sono già morto in passato.”

“Non con me. E non succederà più, non sinché ci sarò io.”

“Ora non ci sarai più. Non ci vedremo più, capisci? Ti arresteranno, verrai estromesso dal programma!”

Davide aprì la bocca per ribattere, ma si accorse di sentire qualcosa di strano. Ci mise un attimo a capire di che si trattasse. “Sto già svanendo,” mormorò, incredulo. “Sto svanendo.”

Si buttò in ginocchio e voltò il cadavere in posizione supina. Gli abbassò la mascherina sul mento e lo vide. 

Aron Schultz, il suo obiettivo. 

“È lui,” sibilò, guardando Cassio a occhi sgranati. “È lui, dovevo ucciderlo.”

Tornò coi piedi per terra e realizzò dove si trovava. Si tolse il bracciale e lo posò accanto a lui, sul pavimento.

“Grazie al cielo…” sospirò Cassio, chiudendo gli occhi e lasciandosi prendere dal sollievo. Quando li riaprì e lo guardò, aggrottò la fronte confuso. “Perché… perché ti sei tolto il bracciale?”

“Sto svanendo. Non ti lascio indietro, devo portarti fuori da qui.”

Cassio si buttò a terra a sua volta, macchiando le ginocchia di sangue, e afferrò il bracciale cercando di rimetterglielo al polso. Davide si dimenò, ma lui fece resistenza.

“Non dire stronzate! Così tornerà il bracciale senza di te! Dovranno mandare qualcuno a prenderti!”

“È quello il piano.”

La maniglia della stanza si abbassò, qualcuno trovò la porta chiusa, si sentì vociare venire dal corridoio.

“Ho la pistola. Uscirò di qui. Me la caverò.”

“Non ti lascio indietro. Manderanno qualcuno a prendermi, dirò di aver perso il bracciale e tanti saluti.”

“Hai ucciso il tuo obiettivo prima del tempo, questo varrà già un richiamo. Se dovranno venire a prenderti…”

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