Capitolo 63

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Michele appena ci vide ballare non riuscì a resistere e venne verso di noi e senza dire nulla ci abbracciò entrambi. Ci strinse contemporaneamente, fu bello, vedevo negl'occhi di John la pura felicità. Anche Chiara partecipò a quel momento “Ragazzi sono veramente felice per voi! Dovrò cibarmi mia sorella Lucia per un po' perché a guardarla non credo l’abbia presa bene, però sono veramente felice per voi!”
Finito di ballare mi presentò di nuovo a suo fratello Raoul, in altri vesti, non quelle di dipendente, ribadì di nuovo che ero la sua ragazza. Non sembrava molto sorpreso, disse che negl’ultimi tempi aveva notato un grande affiatamento e aveva cominciato a dubitarne da subito. Sottolineò che aveva trovato strano come John si preoccupava di coinvolgermi in tutti i suoi impegni, di come mi girava sempre intorno in ufficio e di quanto spesso mi nominasse senza un reale motivo, per di più, in discorsi non inerenti al lavoro. Rimasi molto sorpresa di come lui si approcciò con me, aveva tolto quell’aurea di serio imprenditore e si era mostrato semplicemente come un fratello affettuoso e disponibile.
Rimaneva solo suo padre e la cosa mi metteva in grande soggezione, lui lo aveva percepito e prima di presentarmi mi strinse ancora di più la mano. Lo raggiungemmo fuori nel giardino dove era intento a fumare un sigaro con altri uomini. John lo chiamò in disparte e lui ci raggiunse. Mi sentivo lo stomaco sottosopra non sapevo cosa aspettarmi.
“Papà lei è la mia Isabella!”
Rimase un secondo ad osservarmi poi sfoderò un sincero sorriso e mi allungò una mano per presentarsi.
“È un piacere conoscerla sig. Masi!”
“Chiamami Ettore per favore” Disse gentile.
“E così è svelato il mistero, ecco perché sei così entusiasta negl’ultimi tempi!” Si rivolse a John.
“Direi di sì è tutto merito suo. ” Mi abbracciò stretta.
“Sono veramente felice di conoscerti e devo dire la verità anche un po' sorpreso!”
“Perché?” Chiese un po' intimidito John.
“Perché credevo che avessi smesso di credere nel prossimo...”
"Io credo in lei e questo è tutto per me."
Rimasi stupita di quella confessione per di più davanti a suo padre.
John sembrava veramente felice e non faceva nulla per nasconderlo
“Allora grazie mille mia cara per aver fatto tornare il sorriso al mio John!” Mi rilassai e riuscii di nuovo a riappropriarmi della mia padronanza di dialogo.
Continuammo a parlare di vari argomenti, tra cui il lavoro, scoprì che ero una loro dipendente, ma non sembrò disturbarlo. Mi mise a mio agio e quello proprio non me l’aspettavo, ero convinta di trovare un uomo serio e altezzoso e invece scoprii una persona gentile, garbata che amava enormemente suo figlio.

Era di MaggioWhere stories live. Discover now