capitolo 3

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Mi sdraio sul divano a peso morto, mia sorella am mi guarda contrariata.
All'ospedale mi hanno solo detto che è una slogatura e che devo riposare, come se si aspettassero tutti che io lo faccia davvero.
Perché sappiamo tutti che ovviamente non sarà così.

Mi dirigo zoppicando verso la cucina dove mia madre sta cucinando, esattamente non so cosa stia facendo, frego una patatina fritta dal vassoio ma brucia più del previsto, mia madre mi guarda in modo minaccioso e mi schiaffeggia la mano impedendomi di prenderne altre.

"Hai studiato per domani?"
"certo so tutto perfettamente" in realtà non ho toccato libro ma la mia media scolastica in questo periodo è il mio ultimo problema.
"Mh,d'accordo" mi guarda e cazzo o sono io che so dire bene le stronzate o è lei che non mi sta nemmeno ascoltando.

Alzo gli occhi al cielo e sposto la mia attenzione al tv dove stanno trasmettendo uno di quei reality show in cui le coppie si fanno le corna a vicenda, mi chiedo come cazzo faccia mia sorella a guardarsi certe cose.
"Che merda di programmi ti guardi"
"si hai ragione le partite di basket sono meglio" risponde con sarcasmo, io faccio cenno di sì, mi risiedo su quel divano scomodo e cerco di capire quel programma di merda fino a quando non è pronta la cena.
                                             

È ormai sera tardi e sia am che mia madre dormono tranquille, mentre io come un coglione fisso l'orologio con una sigaretta tra le dita senza riuscire a addormentarmi.
Ho troppi pensieri per la testa, tra il basket la scuola e tutti i problemi che ho.

La mattina mi alzo consapevole della giornata di merda che mi attende.
In cucina c'è mia sorella già pronta per andare a scuola mentre io sono ancora con i pantaloni da basket e i capelli in disordine e con due occhiaie enormi che circondano i miei occhi verdi.

"Hai una faccia di merda"
"fanculo"
ritorno in camera e mi vesto svogliatamente con dei jeans e una maglia nera,
prendo le chiavi della moto e parto per arrivare a scuola in tempo.

Seduta sugli scalini davanti a scuola vedo  maggie vestita con un maglione con gli unicorni enorme e delle calze a rete insieme ai suoi anfibi.
La saluto con un cenno della testa che a lei non basta quindi si alza in piedi e mi da un bacio sulla guancia.
"Buongiorno stronzo, oggi sei più silenzioso del solito tutto bene?"
"si mag, sono solo stanco, dov'è quel coglione di Liam?"
"ha un interrogazione alla prima e non ha studiato quindi salta la prima ora" annuisco e insieme ci dirigiamo verso la classe di biologia pieni di sguardi addosso, abituati a questa situazione ce ne freghiamo e ci sediamo ai nostri posti.
                                           

A metà dell'ora stanco di sentire il professore parlare di qualcosa che mi rifiuto di capire mi alzo chiedendo di andare in bagno.

Esco dalla classe  e entro in bagno a fumare una sigaretta.
Appena entro noto una chioma mora, la fisso stranito chiedendomi che cazzo ci faccia una ragazza nel bagno dei ragazzi.
Non che realmente me ne fotta qualcosa.

"Sei nel bagno dei ragazzi" le dico
lei si gira, e subito due occhi azzurri vengono a contatto con i miei verdi, cazzo  è bella.

Subito lo scenario di lei con i capelli scompigliati mentre la scopo mi si para davanti.
Lo so di avere un cazzo di problema, ma lei è fin troppo bella per non pensare certe cose.

"Emh, veramente no questo è quello delle ragazze"
"ah ok" mi siedo difianco alla finestra e la apro prendo l'accendino dalla tasca e lo accendo per poi portarlo davanti alla sigaretta.
"non si fuma qua dentro, e poi sei nel bagno delle ragazze" la guardo, alzo gli occhi al cielo.

Può essere anche bella ma mi ha già rotto il cazzo, dev'essere una di quelle perfettine.

Riconosco di starla giudicando e che non ne ho il diritto, perché sono il primo che odia chi giudica, ma non riesco a fare a meno di pensarlo.
"Senti ragazzina, non c'è nessuno che mi vede fumare una sigaretta e in questo momento ne ho bisogno quindi me ne sbatto se non posso farlo qua dentro" lei mi guarda male e borbotta un "che maleducato" per poi aprire la porta e uscire.
                                             

Entro in mensa con Liam che è entrato alla seconda ora, ci sediamo al nostro tavolo dopo aver preso da mangiare.
Non ho molta fame quindi mi sono limitato a prendere una bottiglia d'acqua e una barretta energetica che fa veramente cagare.
Dopo poco vediamo mag entrare in mensa affiancata dalla ragazza del bagno.
Ci si avvicina e tutta contenta ce la presenta "ehi stronzi, lei è Micol è nuova e l'ho trovata in corridoio che cercava la mensa, Micol loro sono Liam e Andrew" mi rendo conto che maggie è la persona piu socievole che io conosca.
Fisso la ragazzina che risponde con un cenno della mano che io non ricambio.

"Ehi, ciao splendore siediti qua con noi" alzo gli occhi al cielo per il scarso tentativo di rimorchio di liam e continuo a mangiare la mia barretta con aria indifferente perché realmente non me ne frega un cazzo.

"Scusa ma il mio amico è un pó stronzo" guardo male Liam.
"Comunque lui è Andrew" continua a parlare con lei, e davvero avrei voglia di prenderlo a schiaffi.
Liam non sa davvero rimorchiare e lo sa bene.
Mi accascio sul tavolo di ferro per il mal di testa dovuto alle poche ore di sonno.
"Mi sa che oggi non è giornata"
"già, ho bisogno di una sigaretta chi viene a fumare?"
"vengo io, ci vediamo splendori" saluta dando un bacio sulla guancia a mag.
                                             
"Allora che succede?" mi chiede liam
"nulla, mi sono alzato male" rispondo atono.
"Non ti crede nemmeno mia nonna" Scrollo la cenere e mi invento una scusa plausibile.
"Ho il test tra un'ora e oggi pomeriggio ho l'incontro con quella stronza della mia psicologa"
"mh e sei scazzato per?"
"perché non ho voglia di ascoltare mia madre incazzata perché avrò un'altro due in pagella"
" puoi copiare da mag" annuisco perché non saprei che cazzo dirgli.
La verità no di certo.
Finisco di fumare la sigaretta per poi entrare in classe e fare quel dannato test.

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