capitolo 12

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Sono appoggiato al tavolo della cucina e fisso mia madre che prepara la cena, sento il telefono vibrare nella tasca e mi accorgo che è un messaggio di Mag dove annuncia di andare a casa sua perché vuole fare una festa.
"Non mangio vado a casa di Mag dà una festa" "vengo anche io" annuncia am annuisco "sbrigati, tra poco esco"
Vado in camera e mi metto una camicia nera sbottonata insieme a dei jeans strappati sul ginocchio
"ciao mamma"urla am mentre noi usciamo da casa.

Siamo appena arrivati e già ho perso mia sorella che è andata a limonare Liam nell'altra stanza, entro in cucina prendo da bere per poi iniziare a rimorchiare una ragazza di cui non ricordo il nome, ci sediamo sul divano per poi iniziare a limonare, sa di sambuca e di liquerizia, si stacca e inizio a torturargli il collo, non lascio succhiotti cosa troppo a parer mio intima. A quanto pare lei non è della stessa opinione perché inizia a succhiare il mio collo con violenza, poco dopo me la tolgo di dosso e entro nel bagno, fisso il mio riflesso e noto una macchia enorme sul mio collo, cazzo quella ragazza era una piovra, me la sarei portata a letto se non fosse per il fatto che ha rovinato tutto con il succhiotto.

È tardi e le persone iniziano a uscire da casa di Mag, quest'ultima la trovo a parlare con Micol di qualcosa, mi siedo difianco a loro "dormite tutti qua? facciamo un pigiama party" "col cazzo sono cose che fate voi ragazze in crisi ormonale" "dai ti prego drew" alzo gli occhi al cielo "d'accordo ma niente cose da ragazza"
" si vedrà" saliamo le scale Liam e am ci seguono fino in camera di Mag "Liam posso farti una maschera?" chiede mia sorella "col cazzo amore io non mi metto quella roba" lei le fa gli occhi dolci e lui sbuffa per poi annuire.
Che schifo.
"Cazzo come ti sei ridotto" "fanculo drew" mi giro verso Mag che mi fissa con un sorrisetto sadico "no" rispondo subito "col cazzo Mag" "abbiamo il tuo pacchetto di sigarette o ti siedi e ti fai fare una maschera oppure non le vedi più" mi minaccia micol "cazzo mic, ti influenzo proprio in modo negativo" rispondo divertito, mi siedo sul water e loro iniziano a spalmarmi quella roba nera in faccia.
"ti sei divertito stasera" mi chiede Mag indicando il collo "alzo gli occhi al cielo" no quella ragazza era una piovra e non si staccava più, non siamo nemmeno andati oltre perché mi ero già rotto il cazzo "faccio una smorfia, lei ride" però ha fatto un bel lavoro, è enorme " faccio un verso disperato per poi aspettare che la maschera si asciughi.

" Am vieni nell'armadio "le sussurro tremolante, lei mi segue" non fare rumore può sentirci" dico mettendola dietro di me,nell'armadio si sentono solo i nostri respiri irregolari e ansiosi, odio stare dentro a questo armadio inizia a fare caldo e mi manca l'aria, il mio pigiama di cars rosso è impregnato di sudore.
Mi giro verso am"andrà tutto bene vedrai"cerco di rassicurarla ma un'anta dell'armadio comincia ad aprirsi porto am dietro di me e la stringo forte sperando di non essere trovato.

Mi alzo di scatto, mi guardo intorno e vedo mia sorella entrare di corsa nella camera, probabilmente gli ho svegliati, inizio a respirare affannosamente, mia sorella si avvicina mentre gli altri mi guardano preoccupati "drew guardami"
la guardo spaventato "è solo un sogno va tutto bene" dice abbracciandomi,mi lascio andare e chiudo gli occhi mentre mi accarezza la schiena.
Odio gli abbracci ma penso che in questo momento ne ho bisogno.
"stai bene?" "mh mh" "vuoi un pó d'acqua?" "no, tornate a dormire tranquilli" loro continuano a fissarmi per poi ritornare a dormire chi sul letto di Mag  e chi come mia sorella e Liam nella stanza degli ospiti.

Mi sveglia la suoneria del mio telefono apro un'occhio, rispondo al telefono senza vedere chi è
"pronto?" parlo  con voce roca
"drew, preparati e vieni dalla nonna porta anche am, mangiamo da lei" sospiro, è mia madre
"ma che ore sono?" "è mezzogiorno drew, per l'una emezza vi voglio qua" mette giù guardo il cellulare e per poco non rimango ceco per colpa della luminosità troppo alta.
Mi alzo e scendo al piano di sotto dove ci sono tutti "Giorno, am preparati dobbiamo andare dalla nonna" lei annuisce e sale le scale per andare a vestirsi, mi giro verso mag "giorno drew" mi saluta con un sorriso "giorno, hai qualcosa di mio da qualche parte? non posso andare da mia nonna con una camicia sporca di rossetto" annuisce "nell'armadio" salgo le scale anche io e apro l'armadio enorme, trovare le cose è impossibile, apro un cassetto a cazzo e trovo solo una felpa nera e dei jeans, li prendo fregandomene se non sono vestito decentemente.
scendo le scale
"Se tiri su il cappuccio non si vede il succhiotto" mi prende per il culo Liam
" se stai zitto fai un favore all'umanità" gli rispondo  "stronzo" mi risponde ridendo a sua volta, mia sorella scende da un bacio a Liam e saluta Micol e mag con uno sulla guancia, per poi entrare in macchina, io saluto tutti con un cenno della testa e entro nel posto del guidatore.

Mia nonna con un grembiule sopra al vestito che indossa ci apre la porta e da un bacio sulla guancia a am.
"Sto preparando da mangiare è quasi pronto sedetevi intanto" mi siedo e dopo un paio di minuti mia nonna entra con in mano una pentola di pasta al sugo, ne prendo un abbondante piatto per poi iniziare a mangiare.
"che hai fatto al collo drew?" cazzo, fisso mia madre "niente sarà una zanzara" "dai Helen anche tu alla sua età eri così" "ma almeno io avevo la decenza di presentarti i miei ragazzi" "non ho la ragazza" "ancora peggio" "ora facciamo una questione di stato per un succhiotto? andiamo Helen non c'è niente di male se se la spassa un pó" mi difende mia nonna "ha diciassette anni" "appunto è abbastanza grande per decidere che fare della sua vita amorosa" mia madre si ammutolisce, credo di non aver mai amato così tanto mia nonna, lei mi fa l'occhiolino, è informa per avere una settantina di anni, ha i capelli tinti di un biondo scuro, gli occhiali neri con la montatura grossa e indossa sempre vestiti appariscenti.
"Vieni Andrew, dietro a casa hanno costruito un campetto da basket potresti andare se ti va" ringrazio mia nonna che cede una palla che ho lasciato lì tempo fa e scendo per poi guardare l'enorme campo da basket che hanno costruito, cazzo se è bello.

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