Capitolo 21

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Uscendo dalla doccia trovo am,Micol e Mag parlare e appena mi avvicino si zittiscono, le guardo confuso.
"Che avete?"
"nulla" la ragazzina comincia a torturarsi le labbra segno che è nervosa
"ragazzina che succede parla"
"non te lo dico" sbuffo
"fate come vi pare" apro l'armadio e torno in bagno vestendomi, cerco di origliare la conversazione ma parlano troppo basso e non capisco un cazzo, sbuffo che cazzo stanno facendo? mi abbottono in parte la camicia bianca e infilo i jeans chiari bucati.
" Vi odio"
"e perché?"
"io odio non sapere e odio voi perché non mi dite che state facendo"
"allora continua a odiarci perché noi non ti diremo nulla" alzo gli occhi al cielo e esco dalla camera andando da Liam, busso e mi apre già pronto per uscire
"vai dalle ragazze e cerca di capire perché non vogliono dirmi qualcosa" annuisce
"ti aspetto giù" scendo le scale di corsa e prendo una sigaretta dalla tasca uscendo nel giardino del hotel dove  mi raggiunge la prof di lettere.
"Non dovresti fumare Jones"
"già però lo sto facendo"
"perché fumi?"
"è la mia prof non la mia psicologa" "d'accordo, me ne dai una? poi te la riporto" alzo un sopracciglio e la guardo
"così era venuta a  farmi la predica per fottermi le sigarette?"
"dovrebbe essere un vantaggio di essere prof ma con te non funziona" alzo gli occhi al cielo per poi passargli a sigaretta e accendergliela
"ei coglione"
"devo andare, mi deve una sigaretta" annuisce, corro verso Liam
"allora?"
"te lo potrei dire ma non lo farò"
"ti sei schierato dalla loro parte"
"può darsi"
"bastardo"

Sono al bancone della discoteca, ho ballato fino a  adesso e sono tutto sudato, ho la camicia stropicciata per la rossa che fino a due minuti fa mi si strusciava addosso, fa caldo qua.
"Un mojto " mi guardo attorno cercando qualcuno dei miei amici ma riesco solo a vedere Micol ballare, mi avvicino e comincio a ballare con lei.
"lo dicevo che quel vestito ti faceva un bel culo, quel ragazzo ti fissa" lei si gira e mi guarda dal basso
"hai bevuto"
"si ma non sono ubriaco" annuisce "perché stai ballando con me?" "perché mi va?"
"è mezzanotte passata"
"e quindi?"
"sai che giorno è?" deglutisco, lei lo sa?
"qualcuno ti ha parlato di qualcosa?" "no mi hanno solo detto che non ti piace particolarmente il giorno"
"già" smetto di ballare, esco dalla discoteca, accendo una sigaretta e me la fumo cercando di calmarmi e non pensarci.
"Tutto bene?"
"che ti hanno detto? so che sai qualcosa"
"non so niente Andrew, mi hanno detto che se sarai più stronzo del solito sei giustificato non so perché e si sono molto curiosa ma non verrò a ficcare il naso" annuisco e con riluttanza spengo la sigaretta sull'asfalto.
Non  devo pensarci
Non devo pensarci.
Ci provo con tutto me stesso ma so bene che non ci riuscirò mai.
Rientro in discoteca e cerco di distrarmi ballando con Micol che continua a guardarmi con quegli occhi azzurri come il cielo, sono occhi stupendi i suoi ti trasmettono tante cose.
"dove sono am Liam e Mag?"
"là" dice indicandomeli,sono seduti su un tavolino e continuano a parlare di qualcosa mentre bevono
ci avviciniamo.
"Ei Andrew"
"tutto apposto voi due?" chiedo riferendomi a Mag e am
"stiamo da dio" aggrotto le sopracciglia
" è l'una"
"lo sappiamo" le fisso, come cazzo fa Amanda? posso capire mag lei è solo dispiaciuta non lo ha vissuto ma mia sorella si e sta affrontando tutto come un giorno normale.
Forse sono davvero l'unico che non ha superato un cazzo, mi siedo e prendo un bicchiere praticamente pieno che c'è sul tavolo, non so cosa sia ma non mi interessa me lo scolo in pochissimo e fisso tutti che mi guardano con aria preoccupata, odio tutto ciò.

nel modo in cui brillano le stelle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora