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HAILEY'S POV
"Sono quasi pronta, sto cercando di abbottonare la collana." Appoggio il telefono sul mobile mettendo il viva voce. "Se vuoi salgo e ti aiuto." Dice Angela.

"Tranquilla, cinque minuti e sono giù." Sbuffo staccando la chiamata e cercando per la decima volta di abbottonare questa collana.

Dopo qualche minuto sento la porta della mia camera bussare e con ancora la collana in mano vado verso di essa.

"Angela non c'era bisogno di salire sono quasi.." apro la porta e trovo davanti a me Jamal con un pantalone nero elegante ed una camicia bianca aderente.

"Sei pronta?" Annuisco e vado verso lo specchio. "Devo solo abbottonare questa e sono pronta." Affermo.

"Dai." Sbuffo cercando di centrare l'anellino ma con scarsi risultati.

"Dai a me." Mi prende la collana tra le mani e mi sposta i capelli di lato con delicatezza.

Lascia la collana ricadere sul mio collo e dopo mi aggiusta i capelli sfiorandomi la schiena nuda.

Mille brividi mi salgono per tutta la spina dorsale facendomi venire anche la pelle d'oca. E tutto questo solo per sfiorarmi leggermente..

"Fatto, senti freddo?" Si acciglia, si sarà accorto dei miei brividi..

"No tranquillo." Affermo velocemente e mi allontano da lui prendendo la mia borsa nera. "Possiamo andare." Prendo le chiavi della stanza e usciamo.

"Ti sta molto bene il vestito." Afferma Jamal accanto a me non appena finisco di chiudere la porta a chiave. "Grazie." Abbasso lo sguardo sul mio vestito.

È un semplice vestito nero aderente con le spalline argento, come tacchi dei semplici sandali con alcuni laccetti sul collo del piede e la porchette rigorosamente nera.

Invece i capelli li ho lasciati lisci, passandoci un po' la piastra per non farli gonfiare durante la serata.

Entriamo nell'ascensore per scendere nella Hall. "Alan dovrebbe essere già giù." Afferma girandosi verso di me.

"Anche Angela è già scesa." Annuisce e poi rimane in silenzio appoggiandosi al vetro dietro di noi inserendo le mani nelle tasche dei pantaloni e appoggiando la gamba sull'altra.

In questa posizione sembra essere più muscoloso e affascinante..

Usciamo dall'ascensore e andiamo verso l'uscita dove troviamo Angela e Alan che ci aspettano. "Sei bellissima." Sorride Angela guardandomi. "Anche tu." Sorrido.

Indossa un vestitino lilla aderente sopra e largo sotto, e come scarpe dei sandali come i miei ma bianchi.

"Adesso possiamo salire in auto." Afferma Alan salendo in una macchina nera grande, dopo di lui sale Angela e Jamal mi fa segno di salire.

"Il ristorante dovrebbe essere abbastanza vicino." Si gira verso di me Angela. "È uno dei più famosi qui." Continua Alan.

"Credo che durerà poco e poi andremo all'inaugurazione che inizierà alle nove e mezza." Comunica Jamal guardandoci. Giro lo sguardo verso il finestrino guardando le strade di San Francisco.

Il sole sta tramontando e con gli ultimi raggi del sole si può sentire il suo calore e la sua bellezza nei colori che rilascia.

L'auto si ferma davanti ad un ristorante e scendiamo dalla macchina. "Quince." Leggo l'insegna.

"Entriamo?" Chiede Jamal e noi annuiamo seguendolo verso l'entrata.

"Signor Thompson ben arrivati." Arriva il signor Wilson sorridendo e accanto a lui c'è una signora che sorride. "Lei è Margaret, mia moglie." La signora ci saluta.

Il mio riflessoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora