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HAILEY'S POV
"Domani è il compleanno di Jamal, muovetevi ad organizzare tutto." Affermo mentre svolto a sinistra verso l'ufficio. "Hailey abbiamo capito. Ethan cosa sono queste casse enormi?" Urla Isabel ed io abbasso il volume.

"Casse enormi?"

"Ha detto che sono casse strapiene di birra, meglio così." Ride lei. "Comunque, cerca di trattenerlo il più possibile noi cercheremo di sbrigarci."

"Va bene mandami un massaggio, e aggiornami su tutto." Affermo. "Perché non vieni tu a sistemare questa casa enorme?" Sbuffa Isabel dall'altra parte del telefono.

"E chi lo trattiene? Tu?"

"Hai ragione, non riesce a stare lontano da te per due minuti figuriamoci per quasi tutta la giornata."

"Ecco quindi fate ciò che dovete fare, vi ho lasciato la lista sul mobile della cucina. Non combinate casini e grazie per quello che state facendo."

"Si okay, a dopo." Attacca ed io guardo stranita il telefono. È mai possibile che questa ragazza non ha un briciolo di dolcezza nel suo sangue?

Questa mattina non sono uscita con Jamal per andare in ufficio, dovevo aspettare gli altri e preparare alcune cose. È stata un impresa convincerlo ma alla fine ci sono riuscita.

Sono riuscita anche ad andare a ritirare la torta ed a ritirare il mio regalo per lui, ho più ansia per il regalo che non gli può piacere che della festa.

Penso che Jamal non sospetti nulla, anche perché domani è il suo compleanno e noi festeggiamo questa sera e poi a mezzanotte apriamo la torta.

Scendo verso il parcheggio e mi posiziono con la macchina accanto a quella di Jamal. Scendo e mettendo la sicura vado verso l'ascensore.

Entro al suo interno e premendo il piano afferro il mio telefono per mandare qualche messaggio a Nora per sapere se va tutto bene al lavoro e per ricordarle di stasera.

Non appena arrivo al piano esco e trovo Angela girata di spalle con una cartella in mano.

"Buongiorno." Le sorrido mettendomi davanti a lei. "Buongiorno a te." Mi sorride.

"Jamal è in ufficio?" Indico la porta dietro di me e sussurrando. Scuote la testa. "È in sala riunioni, tra qualche minuto dovrebbe uscire."

"Perfetto, allora questa sera ci sei?"

"Non lo so, Hailey." Mi acciglio. "Perché?"

"È strano andare alla festa del mio capo."

"Strano? Sei l'amica della fidanzata del tuo capo devi venire per forza." Dico ovvia. "Non accetto un no come risposta." Le punto il dito e lei sospirando annuisce.

"Devo andare dal signor Thompson a portargli questa cartellina, vieni con me?" Annuisco e la seguo verso la sala riunioni.

Bussa alla porta ed aprendola entra. "Signore ecco a lei i documenti."

"Buongiorno." Sorrido ai clienti e vedo Jamal spostare subito lo sguardo verso di me e sorridermi. Mi avvicino a lui e si alza.

"Signori lei è la nostra paesaggista, Hailey Cooper, la persona che si è occupata accuratamente dell'aspetto esterno della struttura." Appoggia una mano dietro alla mia schiena e si gira per sorridermi.

"Mi complimento con lei per il paesaggio stupendo che ha creato, mi ha subito colpita è convinta." Mi sorride una signora con i capelli rossi e con le lentiggini, le ho sempre adorate peccato che io ne abbia veramente poche.

"Grazie mille, cerco sempre di curare ogni dettaglio." Sorrido.

"Direi allora di passare alla realizzazione, i lavori inizieranno la prossima settimana e avranno una durata di tre mesi nella creazione di tutto." Li informa Alan e loro annuiscono alzandosi.

Il mio riflessoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora