ANGELA'S POV
Inspira. Espira.
Inspira. Espira.
"Dai, Angela devi solo entrare in un semplice bar e ordinare qualcosa." Parlo da sola mentre mi incammino verso l'entrata."Hai 27 anni non puoi comportanti come una bambina." Ripeto a me stessa.
Giro lo sguardo vedendo due ragazzi che mi guardano. "Parlare da sole è sintomo di intelligenza." Affermo sorridendo, loro si guardano ed iniziano a ridere.
Iniziamo bene, prendo un'altro grande respiro ed entro.
Senza abbassare lo sguardo e senza guardami intorno vado dritta al bancone. "Buongiorno." Sorrido. Stefano alza lo sguardo verso di me e sorride. "Giorno."
"Cosa ti porto?" Continua ed io abbasso lo sguardo sul bancone per qualche secondo. "Un caffè." Affermo.
"I cornetti sono appena arrivati, sono ancora caldi. Te ne prendo uno?" Me li indica.
"C'è anche quello al pistacchio." Mi indica un cornetto con la granella di pistacchio sopra e con lo zucchero a velo.
"Vada anche per il cornetto." Lui annuisce e si allontana.
Come inizio non male, pensavo di peggio.
Come ad esempio svenire, affogarmi con la mia stessa saliva, iniziare a balbettare.
Sto facendo passi da gigante.
"Ecco il tuo caffè e il tuo cornetto." Alzo lo sguardo su Stefano e gli sorrido. "Grazie."
Bevo un sorso del mio caffè e sussulto leggermente. "Attenta è bollente." Sorrido imbarazzata.
Come non detto, prima figura di letame fatta.
Afferro il mio cornetto iniziando a mangiarlo. "Angela, tesoro." Mi giro vedendo Alex al mio fianco. "Cornetto? Dovresti iniziare a mangiare queste." Alza in aria la sua barretta dietetica.
"Molto più sana, anche se vedo che le cose sane non ti piacciono molto." Abbassa lo sguardo sul mio corpo, lo abbasso anche io guardandomi.
"Anche se è una barretta non significa che all'interno non ci siano grassi. Se mangi un cornetto di certo non diventi obesa." Affermo, lei alza un sopracciglio.
"Per una come me, che ci tiene alla propria forma fisica è importante evitare questi tipi di alimenti pieni di burro." Indica il suo corpo.
"Per un corpo come il tuo non è molto importante." Rimango in silenzio.
"È semplicemente un consiglio di un amica, mangia sano e cerca di migliorare il tuo outfit. L'epoca medievale è passata già da un pezzo. Nemmeno mia nonna si veste più così." Ride osservandomi.
Abbasso lo sguardo. Vorrei avere più carattere e rispondere una volta e per tutte alle sue battute, vorrei mettere voce ai miei pensieri ma ogni volta che apro la bocca per dire qualcosa mi blocco.
"Ecco il tuo caffè." Stefano porge il caffè ad Alex. "Grazie Stefano." Gli sorride e lui si gira per andare verso altri clienti.
Il mio caffè si rovescia, si rovescia sulle mie gambe ed io mi alzo di scatto sentendomi bruciare.
"Scusami, non l'ho fatto apposta." Appoggia una mano sulla mia spalla. "Almeno adesso hai una scusa per cambiarti." Sorride per poi andarsene.
I miei occhi si riempiono di lacrime non appena noto gli sguardi di tutti verso di me.
"Stai bene?" Alzo lo sguardo incontrando quello di Stefano che mi guarda preoccupato. Afferro la mia borsa, appoggio i soldi sul bancone e quasi correndo scappo fuori, prima di uscire vedo Alan seduto al tavolo con Alex e le sue amiche che mi guardano.
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Il mio riflesso
ChickLit"Perché tu sei così, sei unica in ogni cosa che fai." Sussurra sulle mie labbra, appoggio una mano sulla sua guancia. "Mi stai rendendo una persona migliore." Sospira. "Come?" Chiedo guardandolo. "Sei il mio riflesso, il riflesso che vorrei vedere...