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HAILEY'S POV
Mi stiracchio all'indietro sentendo la mia schiena pulsare dal dolore. Sono qui da stamattina e posso dire di aver finito tutti i progetti.

Non mi sembra vero.

Mi manca solo quello di stamattina, ossia quello da fare per la riunione ma penso che ci sia tempo.

Guardo l'orario sul mio computer e noto che sono le cinque del pomeriggio.

I progetti che ho fatto fino ad adesso sono sette e non erano per niente semplici.

Collego il tablet al computer e accendendo la stampante stampo tutto velocemente. Li raccolgo tutti quanti e sistemando la mia scrivania dal disordine che ho combinato mi alzo con in mano i fogli.

Prima di uscire metto in carica il tablet che è completamente scarico e poi mi giro.

Vado verso la porta e aprendola esco per poi andare verso Angela per dirle di dare i progetti a Jamal ma non la trovo nella sua postazione.

Sbuffo sonoramente. Toccherà me portaglieli, potrei aspettare che torni Angela ma sono progetti arretrati ed urgenti.

Sospirando vado verso l'ufficio di Jamal e busso piano. Magari non c'è neanche lui in ufficio.

"Avanti." Come non detto.

Apro la porta e la chiudo dietro di me, vado spedita verso di lui che è in piedi con solo la camicia bianca e le maniche alzate e con lo sguardo fisso sulla scrivania mentre con una matita disegna qualcosa.

Appoggio i fogli davanti a lui e alza lo sguardo serio ma lo rilassa non appena noto che sono io.

"Cosa sono?" Afferma calmo.

"Tutti i progetti arretrati, realizzati e revisionati." Incrocio le braccia al petto. Lui prende i fogli e li osserva.

Mi giro per andare via ma mi fermo non appena sento chiamarmi.

"Hailey?"

Mi volto verso di lui scocciata. "Cosa c'è?"

"Ho chiamato i signori De Santis, abbiamo un'altra riunione per domani." Sgrano gli occhi.

"Non ho preparato niente." Sbotto. "Abbiamo fatto la riunione questa mattina, Jamal." Incrocio le braccia al petto.

Come si può organizzare una riunione il giorno dopo, per realizzare progetti non ci vogliono due ore.

E prima di loro abbiamo altri progetti a cui pensare.

"Lo so." Sospira. "Ci tenevano ad avere il progetto quanto prima, sono solo delle bozze e poi vediamo di realizzarli."

"Abbiamo progetti in sospeso prima di questo."

"Ma sono pronti, dobbiamo solo organizzare le riunioni con loro e mostrarli." Puntualizza.

Mi porto una mano sul viso esausta. "Posso vedere?" Indico il progetto.

"Questa è la planimetria. Le tre università saranno quasi del tutto identiche tranne per alcuni aspetti." Indica il foglio dove stava disegnando prima.

"Potresti dirmi solo dove vorresti situare la biblioteca?"

Mi avvicino alla scrivania con sempre le braccia incrociate al petto e facendo il giro osservo il progetto, mi tengo a debita distanza da lui e nonostante ciò riesco a sentire il suo profumo.

Il suo amato profumo, talmente che lo amo che è capitato qualche volta di averlo indossato per casa quando lui non c'era.

"Qui." Indico il punto esatto sul foglio. "Al piano terra?"

Il mio riflessoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora