Lui è la spia.

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Elivelivolo, Oceano Atlantico

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Elivelivolo, Oceano Atlantico.
22 - 06 - 2012.
04:40 a.m.
Corridoio degli alloggi.

Riposare gli occhi per qualche ora dopo aver combattuto contro un dio norreno è un vero toccasana, non che si possa paragonare a una dormita di otto ore filate, cosa che farò non appena tutto questo finirà, ma è sempre meglio di restare svegli tutta la notte non avendo fatto nessun progresso con il cervide rinchiuso in una gabbia di vetro.

Avrei dovuto essere disponibile, lo so, ma non riuscivo più a connettere il cervello e le idee per far parlare Loki e quando sbrocco così è meglio riposare per scongiurare un crollo enorme alla mia autostima alla Stark...certe volte mi sorprendo di quanto assomigli a mio fratello, cosa che cerco di non essere, ma sangue è sangue e la genetica di questa famiglia è ereditaria a quanto pare.

Una volta rivestita e sistemata in modo presentabile, decisi che era ora di rifarmi vedere al centro operativo e sapere se c'erano stati progressi con il Dio dell'Inganno, quindi presi il mio amato iPad e dopo aver messo le cuffiette iniziai a cantare la musica dei Queen intitolata Crazy Little Thing Called Love in modo molto appassionato <<This thing called love
I just can't handle it
This thing called love
I must get 'round to it
I ain't ready
Crazy little thing called love>> continuai così anche in corridoio dove le persone mi guardavano cantare e ballare una delle musiche più belle che i Queen abbiano fatto secondo me, non mi importava se passavo per pazza perché se volevo ballare per esprimermi lo avrei fatto anche se fossi stata in mezzo a un branco di gorilla affamati.

Continuavo a cantare con gli occhi chiusi quando inaspettatamente andai a sbattere contro qualcuno che mi prese prima che cadessi a terra come nei film di Jackie Chan, aprì gli occhi e vidi che il mio salvatore era niente meno che Brock Rumlow che sorridendo chiese <<Tutto bene?>>.

Con imbarazzo puro mi rimisi dritta ma sempre con la stretta del uomo sulle mie braccia e risposi <<Si, tutto bene...io...>>.

<<Se la stava cantando, non deve scusarsi>>.

<<Invece si, poteva finire steso a terra>>.

Ridacchiò <<Non morirò per così poco, una caduta è sempre meglio che un proiettile>>.

<<Effettivamente>>.

<<Riesco sempre a metterla in imbarazzo vedo signorina Stark>>.

Mi tolsi le cuffiette dalle orecchie per poi metterle nelle tasche dei jeans <<A quanto pare, ma in mia difesa questa volta ero impreparata>>.

<<A me piace il suo imbarazzo, non se ne deve vergognare>>.

<<Forse perché non è lei a provarlo, comunque archiviamo la cosa?>>.

Tony and Heather Stark.Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz