Per raccontare una storia si deve partire dal vero inizio se si vuole sapere la verità celata dietro ad'essa.
Molti dicono di averla sentita da chi era presente ma ogni volta cambia e quando gli chiedi la vera versione dicono di averla sentita da al...
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Malibù, Stati Uniti d'America. 11 - 06 - 2008. 06:55 a.m. Camera.
La sveglia mi svegliò dal torpore del sonno che mi fece alzare gli occhi piano piano per abituarmi alla luce che usciva lieve dalle tapparelle.
Quando i miei occhi si furono abituati guardai la sveglia sul comodino di fianco al letto per vedere quanto avevo dormito, erano le sei e cinquantacinque e il mio stomaco brontolava per la fame.
Dopo che eravamo tornati dalla cerimonia mi ero preparata un panino al tonno e maionese, il mio preferito, per poi sedermi comoda a guardarmi il film di 007 e optai per Dalla Russia con Amore con Sean Connery...un mast del cinema vecchio stile come lo chiama mio fratello.
Seduta sotto una comoda coperta guardavo il film ma i rumori che provenivano dalla stanza di Tony mi aveva fatto intendere che lui e l'arpia bionda stavano facendo sesso selvaggio sotto le coperte e quindi alzai il volume per non sentirli...era una cosa orripilante immaginare mio fratello sotto le coperte con quella, tra tutte quelle che si era portato a letto, lei era quella che mi piaceva di meno.
Fortunatamente già a metà film avevano finito di fare ciò che stavano facendo e l'unico rumore che si sentiva era il film che stavo guardando...speravo tanto che lo avesse tenuto sveglio così impara a rovinarmi la serata.
Una voce maschile e gentile si propagò nella stanza facendomi svegliare dal torpore <<Buongiorno signorina Stark>>.
Sorrisi <<Buongiorno anche a te J.A.R.V.I.S.>>.
Il cosiddetto J.A.R.V.I.S. era una specie di maggiordomo virtuale. È un un'intelligenza artificiale creata da Tony e me per aiutarci a gestire il nostro laboratorio. Era gentile ed educato, come è stato programmato, ma è come se si stesse evolvendo, perché comunica con noi individualmente come se fosse una persona ed era strabigliante.
Educatamente mi informò <<Sono le sei e cinquantacinque, la temperatura di Malibu è di 22°, poco nuvoloso, buona condizione per fare surf con onde alte fino al petto, l'alta marea sarà alle 10:05 >> era proprio un bollettino meteo.
Poggiai i miei piedi a terra e sentì la moquette nero opaco solleticarmi le piante dei piedi, così mi stroppiciai gli occhi per togliermi via il sonno in eccesso e dissi <<Perfetto per fare una nuotata>>.
<<Se lei desidera farlo le consiglio di portare la crema solare signorina Stark, il sole potrebbe scottarle la pelle>>.
Mentre le tapparelle si alzarono decisi di guardare fuori, quindi mi alzai e presi la vestaglia che avevo appoggiato sulla sedia di fianco al letto e mettendola uscì in terrazza per vedere il paesaggio.
L'oceano Pacifico si stagliava davanti a me con immensa magnificenza, nulla era paragonabile alla vista delle sue acque calme al primo mattino, mi rendeva felice perché era casa mia e mai avrei voluto lasciarla.