Capitolo 1

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Chiuse l'anta dell'armadietto trovandosi di fronte la faccia sorridente di Casey, la sua migliore amica. Certo, anche se avevano costruito quel rapporto da poco, si volevano bene come se si conoscessero da una vita intera. Si era trasferita qui più o meno un mese prima e si era ambientata piuttosto velocemente, grazie a Jess e Casey. Erano due ragazze deliziose, ed erano una l'esatto opposto dell'altra: Jess bionda ed espansiva e Casey mora e un po' timida. Per quanto riguardava lei, era un ibrido tra quelle due meravigliose ragazze. Il suo nome? Bianca Piper.

- Buongiorno.

- Buongiorno. - borbottò insonnolita Casey, sbadigliando.

- Assonnata, eh? Non hai dormito? - chiese Bianca.

- No, Tom e i suoi amici hanno fatto la nottata a casa dato che oggi non avevano scuola e sono venuti a rompere le scatole a me. - ribatté Casey infastidita. Bianca l'ascoltò silenziosa e altrettanto divertita mentre camminavano per i corridoi. Non aveva mai conosciuto la famiglia di Casey, troppo timida per farlo, quindi non sapeva come fossero suo fratello e i suoi genitori.

- E tua madre e tuo padre?

- Sono fuori per lavoro. Sono partiti due giorni fa, quindi io devo condividere la casa con quel cetriolo di mio fratello e i suoi amici. Credimi, è un vero strazio, dovresti venire a farmi compagnia qualche giorno. - rispose. I genitori di Casey erano due grandi avvocati, ma per lavorare erano obbligati a cambiare spesso città, e quindi lasciare i figli a casa. La famiglia di Bianca, diversamente, era alquanto monotona: madre casalinga e padre professore di chimica e matematica all'università. Ma ciò che proprio non le andava giù era il fatto di essere figlia unica. Avrebbe pagato oro per avere un fratello o una sorella, ma... per quel periodo si accontentava e provava ad andare avanti senza lamentarsi.

- Non potevi chiedergli di stare un po' zitti? - domandò Bianca con ovvietà.

- Come facevo? Mi avrebbero mandata a quel paese. Tom non mi avrebbe calcolata più di tanto, e tantomeno i suoi amici. Credi davvero che cinque spilungoni del quinto anno avrebbero dato ascolto a una ragazza del terzo? - Casey non finì di parlare che l'amica la interruppe.

- Effettivamente... ringrazio il cielo che frequentino una scuola diversa. Immagina che inferno averli in questo istituto... - affermò Bianca ridendo, avendo notato la faccia disgustata della ragazza che le stava affianco. Casey era una ragazza divertentissima, pronta a sdrammatizzare qualsiasi situazione imbarazzante o noiosa, e quando incominciava a parlare di qualcosa, non finiva più. Era per questo che Bianca l'adorava: era sempre se stessa.

- Allora, ti fa piacere venire a casa mia per sopportare quelle sottospecie di individui di razza pseudo-umana? - le chiese speranzosa la sorella di Tom, facendo gli occhi a cuoricino.

- A che ora? Tanto domani non c'è scuola, quindi poss... - neanche il tempo di completare la frase che venne bloccata dalle braccia dell'amica, pronta a soffocarla in un abbraccio caloroso.

- Grazie, non sai quanto mi rendi felice. Che ne dici se invitiamo anche Jess?

- Nessun problema. Ma... a proposito, dove cavolo è finita?

- Sono caduta nel gabinetto! - le salutò Jess affiancandosi a loro sorridente.

- Oh, eccoti! - urlò Casey dandole un bacio sulla guancia, seguita a ruota da Bianca.

- Vuoi venire a casa mia oggi? Dormiamo insieme e facciamo cose da ragazze, senza dar conto agli amici di mio fratello.

- Certo, non vedo l'ora di vedere il bel faccino di Connor. - sorrise radiosa Jess.

- Da quando hai la cotta per questo Connor? - le chiese Bianca stranita.

- Da quando l'ho visto la prima volta. - risero tutte e tre ed entrarono nell'aula di letteratura.

The Bet||Tom Holland & The VampsWhere stories live. Discover now