Capitolo 27

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L'ultimo mese di scuola fu una tortura. Il peso delle ultime interrogazioni si faceva sentire un po' da tutti, tranne che per Bradley, a cui sembrava tanto che quel mese fosse una vacanza: aveva finito le interrogazioni prima del previsto, dovendo solo completarle con piccole domande. Poi c'erano gli altri che erano incasinati fino al collo: Connor e Jess si incontravano il pomeriggio in qualche bar per aiutarsi a vicenda nelle materie più difficili, Maisie costringeva James a studiare fino a sera tarda per evitare che prendesse debiti, Tristan si era messo sotto dopo che gli era stato detto che era a rischio bocciatura, ma ce l'avrebbe fatta, Casey studiava in classe beccandosi sempre voti più che sufficienti, mentre Bianca stava affrontando il tutto con un po' di difficoltà. Stava cercando di dimenticare dell'anno passato, soprattutto degli ultimi mesi, era stato tutto un totale casino, e adesso doveva solo portare una bella promozione ai suoi genitori.

Infine c'era Tom, che affrontava il tutto con leggerezza e con estrema velocità, con impazienza. Il giorno dopo quella sfuriata a scuola aveva passato più tempo dal preside che con i propri amici. I suoi genitori erano furiosi per il suo comportamento verso la professoressa a cui aveva urlato contro e avevano raccontato tutto quello che era successo in quel periodo a loro figlio al preside cercando di non farlo bocciare per cattiva condotta. Aveva cambiato corso, iscrivendosi a quello d'arte, e camminava per i corridoi sempre con postura rigida. Aveva raccontato tutto anche ai suoi amici, che l'avevano ascoltato in silenzio per poi dire che era tempo di dimenticare, di lasciarsi tutto alle spalle, e non appena Tom sarebbe stato bene fisicamente, sarebbe andato in discoteca per divertirsi. Una serata tutta loro, solo ragazzi.

Con Bianca era tutto troppo complicato. Ogni volta che la incontrava per i corridoi la fissava, la studiava e lei abbassava lo sguardo non appena incrociava il suo e cambiava direzione, allontanandosi da lui. Faceva male, un male cane. Vedere la ragazza che ami allontanarsi da te come se fossi infettato da chissà quale malattia. Ma fortunatamente il giorno degli esami, del diploma e della fine della scuola. era arrivato. Tom non poteva che essere felice, aveva festeggiato con i suoi amici, aveva preso forza e aveva detto ai suoi che si sarebbe trasferito a New York, poiché era stato accettato alla Columbia University e non intendeva perdere una tale occasione. Sarebbe andato a New York. Si sarebbe divertito. Avrebbe dimenticato Bianca, si sarebbe fatto una nuova vita. Senza intoppi, senza amore. Fu quello il suo primo pensiero dopo aver messo i piedi nell'aereo. Pronto per mettersi in gioco.

*Un anno dopo*

- Magari se ti sbrighi ce la facciamo. - commentò ironico Tom osservando la ragazza davanti a sé farsi un codino.

- Non mettermi fretta, tanto l'auto l'abbiamo comprata, è nel parcheggio, non scappa. - gli rispose acida Mary mentre riprendeva in mano la sua valigia.

- Non me ne frega, mi scoccio stare in questo aeroporto, c'è troppa umidità e mi si rovinano i capelli.

- Ma smettila e muovi quel bel culo che ti ritrovi che la tua dolce casa ci aspetta. - Tom le lanciò un'occhiata divertita dirigendosi verso il parcheggio, dove c'era parcheggiata, insieme a tante altre, un'auto rosso fiammeggiante. Molto lussuosa.

- Appariscente! - commentò Tom mettendo in macchina i suoi bagagli.

- Noi siamo appariscenti, Tom. E adesso tieni le chiavi. - Tom le prese al volo ed entrò in auto. Mise in moto e si diresse verso la loro direzione: casa Holland. Era passato un anno da quando aveva lasciato la sua casa, la sua famiglia, Bianca. E adesso ritornarci faceva un certo effetto, gli era mancato tutto ciò, solo un po'. La vita a New York era fantastica, era tutto quello che desiderava, e nella sua vita desiderava anche Mary. Era la sua migliore amica, condivideva l'appartamento con lei, e per di più era una ragazza bellissima. Erano molto legati, non c'era voluto molto, poiché Mary era quel tipo di ragazza che subito si legava ad una persona, mentre Tom era l'esatto opposto, eppure con Mary era stato tutto così diverso. L'aveva aiutata in un periodo cupo, ed ora eccola lì, bella e sorridente. Aveva avuto dei problemi alimentari: era bulimica, ma con le giuste misure avevano passato tutto, insieme, ed ora erano peggio di due calamite. La maggior parte delle persone che li conosceva e vedeva li scambiavano spesso per una coppia, ma non lo erano, e non lo sarebbero mai stati. Mary aveva altri gusti, diciamo che gli uomini non l'attraevano, mentre Tom era ancora innamorato di Bianca, ancora dopo un anno. Non era bastato a spezzare il sentimento che provava per lei, non era bastato per fargliela dimenticare. Mary conosceva tutti i particolari della storia, nessuno escluso. Ed era impaziente di conoscerla, di vederla, e l'avrebbe vista da lì a un'ora.

The Bet||Tom Holland & The VampsOù les histoires vivent. Découvrez maintenant