Cap. 7

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Elias entrò quasi di soppiatto e si pose davanti all'Alfa con uno sguardo accigliato.

Elias < Il tuo branco puzza di tristezza ma tu proprio di disperazione, lo sentivo persino dalla mia tana, non ne potevo più >

Corbak scattò subito in piedi allarmato.

Corbak < Come sei riuscito ad entrare nel nostro territorio? >

Il moro lo guardò un po' storto ma riconoscendo in lui il Beta di qualche ora prima evitò di rispondergli male.

Elias < I Delta non hanno odore >

L'Alfa lo guardò confuso e prese ad fiutare il corpo del più grande con attenzione; ne era sicuro: era lui ad emanare quel buon profumo di aghi di pino.

Cassian < Ho fiutato il tuo odore qualche attimo fa >

Elias gli rivolse uno sguardo ammonire per fargli intendere di non contraddirlo.

Corbak < Non mente, i compagni fiutano sempre con maggiore facilità l'odore del compagno. Io non riesco a sentirlo come anche gli altri lupi; per questo nessuno ti ha notato >

Elias ascoltò quasi distrattamente le sue parole, troppo occupato ad analizzare con attenzione il volto del piccolo Alfa, sul quale vi erano ancora tracce di lacrime.

Cassian, notando il suo sguardo, prese ad asciugarle con i polsi ma gli occhi del Delta continuavano a penetrarlo come lame.

Elias < Lasciaci Beta >

Il biondo fu molto sorpreso dalla nota assunta dalla voce del moro, era simile a quella degli Alfa ma ancora più forte e intensa per il proprio lupo.

Sottomesso a quella voce, uscì dalla tenda lasciando solo Cassian con il più grande, il quale non censurava in alcun modo il proprio sguardo inquisitorio.

Elias < Cos'hai? >

Il moro si avvicinò di qualche passo ma l'Alfa fece un balzo indietro cadendo sulle pelli e guardando l'altro col terrore negli occhi.

Cassian < S-stammi lontano! Cosa vuoi da me? >

Sentendo le parole dell'Alfa, lo sguardo di Elias divenne freddo come la neve e il suo viso venne coperto da una patina di indifferenza.

Persino l'Alfa notò quel profondo cambiamento e il lupo che era in lui provò un tale senso di colpa da rivoltargli le viscere.

Elias si girò e uscì dalla tenda senza dire una parola, per poi dirigersi, senza essere notato, nella boscaglia; Cassian non riuscì ad impedire al proprio corpo di corrergli letteralmente dietro.

Arrivò fino al ruscello del confine ma Elias l'aveva già superato e non accennava a voltarsi indietro. Cassian quasi ugioló notando il comportamento freddo del Delta e, superando il ruscello, continuò a segurlo.

Cassian < Elias! >

Il più grande non accennava a voltarsi, continuando a camminare agilmente fra il fogliame; al contrario di Cassian che si sentiva piuttosto goffo fra tutta quella vegetazione.

L'Alfa con un verso di frustrazione si trasformò in lupo e finalmente riuscì a raggiungere e superare il Delta; gli si mise davanti mostrando i suoi occhi rossi di Alfa nel tentativo di fermarlo.

Elias lo studiò dalla punta delle orecchie alla folta coda ma non si scompose e tentò di avanzare, ottenendo un ringhio da parte di Cassian.

Purtroppo il ragazzo si dimenticò della natura di Delta di Elias e ricevette una sonora sberla sul naso, che gli fece abbassare le orecchie e ugiolare di dolore.

Non come gli altriWhere stories live. Discover now