Cap.22

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Il giorno dopo Elias si diresse verso la tenda dell'ex Alfa capobranco Caino, padre di Cassian.

Il giovane Delta era rimasto diversi minuti sulla soglia, indeciso se addentrarvisi o meno, rispettosamente timoroso del precedente Alfa.

Per sua fortuna, o sfortuna, fu proprio Caino ad invitarlo ad entrare.

Caino < Hai intenzione di rimanere ancora lì fuori per molto? >

Sentendolo Elias entrò con tutta la sicurezza che possedeva; incontrò immediatamente la figura dell'uomo seduto a bere da una bottiglia del vino.

Caino < Non avrai odore ma il battito del tuo cuore si sente da metri di distanza >

Il ragazzo dagli occhi bicolore osservò reverenziale l'uomo, che sembrava avere non molto di più di quarant'anni e che emanava una grande sensazione di potere.

Elias < Volevo parlare con voi di ciò che è successo ieri sera >

L'uomo buttò giù per l'esofago un'altra sorsata e guardò il giovane di sbieco, come se avesse detto chissà quale alienaggine.

Caino < Non mi sembri così stupido da non capire cosa sia successo: ero ubriaco e ho provato a scopare Meridio, poi ho colpito mio figlio e attaccato te >

Involontariamente, al tono del maggiore, Elias assunse un atteggiamento difensivo, portando un ginocchio al proprio petto e circondandolo con le braccia; ciò non sfuggì all'Alfa, tuttavia si astenne dal dire alcunché.

Elias < Ciò che mi chiedevo è, perché mai prendersela con Meridio? Lui è un Beta e non ha ormoni attrattivi per gli Alfa; ciò mi ha fatto pensare a qualcosa di... >

< Sentimentale? > terminò per lui Caino, guardandolo dritto negli occhi e stupendosi di venir contraccambiato senza troppi problemi, se non quello del naturale rispetto per qualcuno di età maggiore.

Elias < Non vi chiederò la natura dei vostri sentimenti, ma solo di evitare di annegare i vostri problemi nell'alcool, perché questa volta sono stati Cassian e Meridio a subirne le conseguenze; la prossima volta potrebbe essere qualcuno che non è in grado di difendersi o non può essere difeso nell'immediato >

Il maggiore si fece riflessivo, osservando distrattamente la bottiglia nella propria mano, consapevole della veridicità delle parole del nuovo capobranco.

Dopo la morte della propria compagna solo l'alcool e Meridio gli avevano dato un poco di conforto, ma ora si rendeva conto che avrebbe dovuto rinunciare ad uno dei due per avere l'altro; nella mente dell'uomo la soluzione gli fu più che chiara.

Così appoggiò lontano da se la bottiglia, lasciandosi scappare un sospiro mal celato.

Caino < Come sta Meridio? >

Elias < Fisicamente più che bene, ma emotivamente... sappiamo entrambi che non lo mostrerà mai, ma è rimasto molto turbato, dovreste parlargli >

L'Alfa annuì profondamente prima di spostare l'argomento sul Delta.

Caino < Anche tu non mostri mai ciò che pensi o provi... Cassian sicuramente non lo gradisce molto, vero? >

Al pensiero della discussione avuta la sera prima col compagno, Elias si fece scappare un breve ma intenso sorriso, che parve quasi poter contagiare il maggiore.

Caino < Cassian è sempre stato come uno specchio d'acqua, limpido, mostra senza remore ciò che prova e non capisce come gli altri non possano fare lo stesso >

Dalle sue parole Elias intese subito come per lui fosse difficile parlare di quello che ormai non era nemmeno più considerato figlio suo.

Elias < È giovane, inesperto, infantile per certi aspetti, ma ha tanta voglia di dimostrare di valere qualcosa... ha sempre voluto che voi foste fiero di lui >

Caino alzò lo sguardo sul giovane di fronte a sé.

Elias < Sta cercando si scendere a compromessi con se stesso per essere considerato un buon compagno e riuscire almeno in quello, dato che ha fallito come Alfa. O almeno è quello che pensa >

Senza rendersene conto il moro si passò una mano sulla ferita ancora fresca del morso presente alla base del suo collo, facendo riaffiorare le emozioni provate quella notte.

Fu allora che Caino si rese conto del marchio e non riuscì a fare a meno di voler esaminare il segno.

Ovviamente Elias fu un po' restio all'inizio ma poi lasciò che l'Alfa potesse toccarlo e controllare il morso.

L'uomo sfiorò con delicatezza i bordi dei segni lasciati dai denti, sentendo chiaramente il respiro di Elias farsi leggermente accelerato, mentre si infrangeva sul proprio petto a causa della vicinanza.

Caino < Vi siete... >

Elias scosse leggermente la testa a quell'implicita, e lasciata in sospeso, domanda.

Caino < Per 17 anni ho sperato che Cassian potesse lasciare il proprio segno su qualcuno, che potesse affermare di essere un vero Alfa. Questo marchio mi rende- >

< Orgoglioso? > azzardò il moro facendo si che i loro sguardi potessero incontrarsi.

L'Alfa si ritrovò ad accennare un sorriso mentre annuiva; tuttavia il suo sguardo cambiò radicalmente quando un'informazione, che doveva dare al capobranco, gli raggiunse la mente.

Caino < Devi cercare di accoppiarti il prima possibile >

Lo sguardo di Elias si fece confuso mentre sentiva le grandi mani dell'altro poggiarsi sulle proprie spalle.

Caino < Fra poche settimane ci sarà la riunione annuale dei branchi, il Congresso, per quel momento dovrai esserti unito al tuo compagno, o si aggiungerà alle cose per le quali verrai considerato un sovversivo >

Elias, come sempre intelligente e intuitivo, capì immediatamente la natura e pericolosità del problema.

Elias < Potrebbero approfittare della debolezza del legame, o cercare di uccidermi perché una minaccia per le leggi dei lupi >

L'altro annuì alle parole del minore, stupendosi leggermente delle sue capacità intuitive, non esattamente comuni.

Tuttavia nell'animo del moro iniziò ad albergare la paura, sua vecchia compagna e nemica; come poteva accoppiarsi prima di un paio di settimane se il loro calore sarebbe sopraggiunto al minimo fra tre settimane?

Elias < C-cosa posso fare? N-non so nemmeno come si fa, non posso farlo senza il calore, i-io... >

Caino, capendo subito le preoccupazioni e l'ansia del minore, lo prese per le spalle e se lo strinse al petto in un impeto di senso paterno, raro per un uomo freddo e austero come lui; tuttavia decise di donare quel momento a quel ragazzo senza padre.

Caino < Troveremo un modo, sicuramente la Sciamana avrà qualcosa per accelerare il calore >

Come impietrito, il corpo del Delta era divenuto rigido e immobile, non solo stupito dall'azione dell'Alfa, ma anche completamente estraneo a quegli atti di affetto che non riceveva da più di dieci anni.

Rendendosene conto, il maggiore portò una mano fra i suoi capelli color pece e l'altro braccio intorno alle spalle, stringendolo così al proprio petto, cercando di rassicurarlo e di abituarlo a quella nuova situazione.

Caino < Mi sembri un ragazzo in gamba, so che riuscirai a proteggere il nostro branco >

Dopo qualche secondo, in risposta, le braccia allenate di Elias circondarono il busto dell'Alfa e una solitaria lacrima gli bagnó la guancia per poi ricadere sul suo petto.

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