60." Mi fai perdere il controllo"

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Aprì l'ennesimo pacchetto di caramelle, e lo versò nel cestino di paglia intrecciata davanti a lei, mentre Cassandra, alla sua sinistra, tagliava la grande torta al cioccolato in fette, che ripose sul vassoio dorato.

<<Questo è l'ultimo>> mormorò Isabella, strappando l'ultimo sacchetto di dolciumi, per poi versarlo nell'unico angolo vuoto.

A vedere quella quantità di caramelle le veniva l'acquolina in bocca, ma avendone già mangiate troppe, solo negli ultimi venti minuti, preferiva non tornare in America con alcuni denti cariati.

<<Perfetto, tu porta pure il cestino e i bicchieri di carta, ed io tra poco ti raggiungerò>> disse Cassandra, togliendo l'incarto ai biscotti.

<<Basteranno, secondo te?>> domandò Isabella, con tono ironico, mostrando il cestino pesante che aveva tra le mani.

<<Penso di no, direi di aggiungere qualche altro pacchetto>> ridacchiò Cassandra, scrollando le spalle.

Con un sorriso sul viso sereno, Isabella afferrò i numerosi bicchieri di carta, e si diresse fuori dalla grande aula dove, negli ultimi tre mesi, era stata quasi ogni giorno.

La nostalgia la travolgeva, mentre percorreva quei corridoi colorati e tappezzatti di disegni, che l'avevano accolta in quell'ultimo periodo, e la tristezza si faceva più selvaggia al pensiero di dover abbandonare quel posto, e tutti coloro che aveva conosciuto.

Un sospiro tremolante le lasciò le labbra, e lentamente scese i gradini che portavano al grande giardino, allestito con festoni e centinaia di palloncini colorati.

I volontari correvano da una parte all'altra, per riuscire a sistemare il tutto prima dell'arrivo degli abitanti del villaggio, e lei si affrettò a raggiungere il lungo tavolo su cui avrebbe riposto tutto il cibo.

Posizionò il cestino di caramelle sull'angolo, e sistemò i bicchieri, suddividendoli per colore, per poi aprire la confezione di tovaglioli di carta e suddividerli per l'intero tavolo.

Poco dopo anche Marcus la raggiunse, portando con sé le bevande, e Sam lo seguì, trascinando alcune sedie da giardino.

<<Non ho la più pallida idea di dove metterle>> borbottò, rubando una caramella dal cestino.

<<Io direi di lasciarle da qualche parte. Chi vorrà sedersi ne potrà prendere una>> rispose Marcus, appoggiandosi al tavolo e sistemandosi il capello sulla fronte, nell'esatto istante in cui anche Cassadra li raggiunse, con due vassoi tra le mani.

<<Ce ne sono altri due sul tavolo, qualcuno potrebbe andare a prenderli??>> chiese, appoggiandoli sulla superficie, e attirando l'attenzione di Marcus che, mettendosi in posizione eretta, infilò le mani nelle tasche e tirò fuori alcuni sacchetti di palloncini colorati.

<<Me ne occupo io. Nel frattempo, potete gonfiarne alcuni? La pompetta per i palloncini si è rotta e Nick, mentre andrà a prendere il resto dei ragazzi dello staff, cercherà di procurarsene una nuova, ma dubito che ce la farà in tempo>> spiegò, il ragazzo, prima di allontanarsi e dirigersi verso la scuola per recuperare gli altri dolciumi.

<<Chi ha aria a sufficienza?>> chiese Sam, alzando i tre pacchetti, con un sorriso piuttosto isterico.

I dieci minuti successivi, le ragazze li passarono gonfiando più palloncini possibili e, non contando quelli che erano scoppiati nelle loro mani, erano a buon punto.

<<Avrò bisogno di nuovi polmoni>> sospirò Isabella, facendo un nodo stretto, e scostandosi i capelli, raccolti in una treccia morbida dal collo sudato.

Perso Senza Di TeWhere stories live. Discover now