"il passato non si cancella"

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Dimenticai di tutte le mie preoccupazioni, lasciandomi sfuggire un sorriso.
Subito mi voltai per assicurarmi che nessuno mi avesse visto e, per il momento sembrava di no, quindi mi ricomposi e mi unì al resto della squadra che intanto si era radunata nella nostra metà campo.

Il coach Ukai si limitò a dire "ricordate anche se è solo un amichevole giocatelo come fosse la partita più importante" queste poche parole furono accompagnate dall'urlo del nostro capitano

"KARASUNO FIGHT!"

che dava sempre la giusta carica di energia. Ci disponemmo in riga uno a fianco all'altro di fronte a noi il Seijoh. Stava per avere inizio la partita che avrebbe potuto distruggere tutto ciò che avevo costruito fino a quel momento.

Come una folata di vento il Seijoh aveva spalancato la porta della nostra palestra e si era presentato davanti a noi carico più che mai; negli occhi di tutti la voglia di batterci come fossimo un castello di sabbia pronto a disintegrarsi.
Mi sporsi un po' per vedere la faccia di Oikawa che si trovava di fronte a Daichi.

Il capitano dell'Aoba Joshai però non aveva la stessa espressione del resto della sua squadra; o meglio, sì, anche lui ci osservava con occhi sicuri che quasi luccicavano ma non in senso di superiorità, non ci guardava come fosse certo di portare a casa la vittoria, spazzandoci via come un mucchio di sabbia.

Al contrario degli altri non ci stava sottovalutando, non ci vedeva come "colossi decaduti" ma come degni avversari, corvi pronti a spiccare il volo che si sarebbe impegnato per sconfiggere degnamente.

Questo mi rese ancora più nervoso. Si aspettava da noi qualcosa di straordinario non si sarebbe fatto sorprendere da nulla. La tensione era alta, non importava da quale lato della rete mi trovassi. Ora, avevo un solo obiettivo: dimostrare ai miei vecchi compagni che sono cambiato, non sono più il re del campo opprimente e arrogante.

I miei pensieri vennero interrotti dal fischio dell'arbitro che faceva iniziare ufficialmente la partita:

Karasuno VS Seijoh

Toccava ad Oikawa servire, alzò la palla, prese la rincorsa, saltò e schiacciò.
Non ebbi il tempo di reagire e riuscì perfettamente a scombussolare la nostra difesa: la servì in mezzo al nostro capitano e il libero, entrambi si fecero da parte per far ricevere l'altro ma finirono col regalare il primo punto alla squadra avversaria.
"OTTIMO ACE!"
l'urlo riecheggiò nella palestra seguito da altri urli di incoraggiamento.
In quel momento la nostra squadra si scambiò uno sguardo di intesa con un obbiettivo comune: non siamo più i colossi deceduti di un tempo e lo avremmo dimostrato battendo il Seijoh.

La sfida era stata lanciata e l'accettammo con molto piacere.
Oikawa prese la rincorsa, Nishinoya si preparò a dovere e lanciò un'occhiata a Daichi facendogli intuire che a quella ci avrebbe pensato lui.

Oikawa si preparò nuovamente per un secondo servizio omicida ma Nishinoya con il suo urlo di battaglia:

"ROLLING THUNDEEER"

la ricevette e con precisione la mandò sopra la mia testa.
Non persi l'occasione ma in quel momento il tempo per me si bloccò poiché mi si presentava un problema:
a chi avrei dovuto alzarla?
Avrei dovuto usare subito la veloce con Hinata o magari uno degli altri schiacciatori laterali?

Usando la prima, avremmo ottenuto subito l'effetto sorpresa, facendo capire che Hinata non era da sottovalutare; usando la seconda invece, avrei potuto temporeggiare un altro po' e poi, dopo aver visto l'andamento della partita, avremmo usato la veloce.

Avevo deciso, avrei alzato ad uno schiacciatore forte e deciso che avrebbe sicuramente usato la giusta potenza per fermare la serie di ace di Oikawa.

La alzai impeccabilmente a Tanaka che, avendo già preso la rincorsa, schiacciò con forza nell'altro campo; il libero non riuscì a riceverla e il punto fu nostro.

𝘀𝗵𝗼𝘄 𝗺𝗲 𝘆𝗼𝘂𝗿 𝗹𝗼𝘃𝗲 [kagehina]Where stories live. Discover now