"perfect with you"

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avevamo appena finito di cenare e per Natsu era arrivato il momento di andare a dormire. entrambi le augurammo la buonanotte e lei ricambio con un dolcissimo sorriso. poco dopo Hinata mi propose di salire in camera sua. ringraziai Taiyo per la splendida cena e anche lei mi rivolse uno splendido sorriso.

la camera di Hinata era abbastanza diversa da quella di sua sorella, era molto più semplice: appena entrati, di fronte alla porta c'era una grande finestra che rifletteva la luce della luna da poco sorta nel cielo, che illuminava l'intera stanza. subito sotto era presente una piccola panca in legno di frassino coperta da un lenzuolo azzurrino.

la scrivania, posizionata sulla parete accanto la finestra, era anch'essa di frassino; faceva la sua bella figura la lampada arancione poggiata su di essa ad illuminare con la sua luce calda i vari appunti sparsi per il tavolo.
appoggiati a muro c'erano anche 3 raccoglitori di alcune materie scolastiche ma su ogni singolo foglio presente su quella scrivania era disegnato uno schema o una palla.
il letto, invece, si trovava sulla parete destra accanto alla porta e su di esso c'era solo un morbido cuscino bianco e un pallone da pallavolo.
il pavimento al centro era coperto da un tappeto blu scuro decorato con dei piccoli disegni di un sole. mentre lo studiavo notai per terra delle cuffie, mi inchinai e le raccolsi.

iniziai quindi a passarmele da una mano all'altra, ma soprattutto a divertirmi prendendo in giro Hinata, che per quanto ci provasse non riusciva a togliermele di mano. cominciammo a correre per la stanza, era divertente vedere come ci comportavamo come due bambini monelli in preda alla foga del momento.
alla fine mi finsi esausto e mi lasciai andare sul letto; Hinata credette di avermi messo fuori gioco e di poter vincere adesso, così salì a cavalcioni su di me e allungò il braccio per prendere le cuffie nella mia mano destra ancora distante dalle sue esili dita.
mi allontanavo sempre di più e lui per afferrarle si sporse forse un po' troppo e cadde con la pancia sulla mia, di modo che il suo piccolo petto aderisse al mio.
ci ritrovammo faccia a faccia e in quel momento scoppiai a ridere come un idiota per il piccolo broncio che si era formato sulle sulle labbra e si sa la risata è contagiosa, in breve ci ritrovammo entrambi a ridere come due scemi sul letto, iluminati da una scarsa luce della lampada e dalla luce bianca della luna.

era il momento perfetto per togliermi le cuffie dalle mani, ma non opposi resistenza, si posizionò accanto a me con la pancia rivolta verso il letto e si allungò per afferrare il suo cellulare appoggiato sul comodino, collegò le cuffie e me ne passò una mentre l'altra se la tenne lui.
partì una canzone d'amore.

i found a love for me

mi lasciai trascinare dalle note di quella splendida canzone, senza accorgermi che il piccoletto aveva scollegato le cuffie, lasciando che la melodia si propagasse in tutta la stanza. si alzò e pian piano iniziò a ballare sembrando leggerissimo al centro della stanza, con un tocco, che potrei giurare sembrasse quello di un angelo.

io mi sollevai appogiandomi sulle braccia per poterlo osservare nei suoi movimenti così agili e delicati. chiuse leggermente le tende e prese il lenzuolo azzurrino, se lo mise sulle spalle come a voler simulare un paio di ali.

oh darling, just dive right in and follow my lead

credeva di essere un grande cantante al suo concerto migliore mentre cercava di trascinarmi con lui a ballare: nonostante fossimo amici da tanto non sapeva che io fossi una frana a muovermi al di fuori del campo da pallavolo.
non ho il senso del ritmo e nessuna coordinazione nei movimenti, il che per molti è inspiegabile date le mie prestazioni sul campo. nonostante il mio sguardo evidentemente contrariato alla fine mi ritrovai in piedi di fronte a lui, immobile non sapendo come muovermi.

oh, I never knew you were the someone waiting for me

Hinata prese un altro lenzuolo, arancione chiaro e leggermente più grande del suo per poi mettermelo sulle spalle, cercando di farlo sembrare un mantello reale.

'cause we were just kids when we fell in love, not knowing what it was

quando lo conobbi, sarebbe a dire, molti mesi fa, ero una persona diversa, ero un re capriccioso e testardo, lui in tutta la sua semplicità, ha reso il mio essere infantile in qualcosa di diverso, ero maturato e neanche me ne ero reso conto.
c'è da dire, che anche lui non è più quel bambino che vive fra le nuvole come quello che era quando lo vidi per la prima volta.
ora è consapevole dei suoi mezzi e delle sue capacità e crede molto di più in sé stesso.
anche grazie a me, credo.

but darling, just kiss me slow, your heart is all I own

silenzio. nessuno dei due si muoveva. nonostante entrambi non potessimo oggettivamente essere definiti dei geni, capimmo alla perfezione cosa dicesse la canzone. lo guardai negli occhi e lui guardò me.
si alzò in punta di piedi e mi diede un bacio sulla guancia.
gli sorrisi, non so che colore queste assunto la mia faccia, ma so per certo che Hinata fosse quasi dello stesso colore dei suoi capelli. ci guardammo negli occhi per qualche istante, intanto entrambi ci rendemmo conto che per farlo aveva bisogno di sollevare lo sguardo di un bel po'. mi chinai e lui decise di salire sulle mie spalle per sentirsi alto.

"WUUUUUUH! KAGEYAMA STO VOLANDO! STO VOLANDO DAVVERO! HO LE ALI!"
urlò agitando il lenzuolo mentre io correvo in giro per la stanza.

una folata di vento fece sollevare le tende che sporgevano dalla finestra rivelando una bellissima luna che sembrava risplendere su nel cielo, mentre io, avevo il mio personale sole in camera che, arrampicandosi in maniera improbabile sul mio corpo, finii per ritrovarmi in braccio, avvolto dalle lenzuola.
il suo viso era incorniciato da uno splendido sorriso che non dimenticherò mai.

questa, è ciò che io chiamo casa.

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⏰ Last updated: May 04, 2023 ⏰

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𝘀𝗵𝗼𝘄 𝗺𝗲 𝘆𝗼𝘂𝗿 𝗹𝗼𝘃𝗲 [kagehina]Where stories live. Discover now