...nel bene e nel male"

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Con un punteggio di 18 a 16 che vedeva il Karasuno indietro di due punti rispetto l'Aoba Johsai, era necessario darsi da fare per recuperare, Hinata mi aveva dato la forza per riuscirci.
Le sue parole risuonavano nella mia mente accompagnate dalla limpida immagine del suo sorriso:

'Non ti lascerò solo come hanno fatto gli altri, io non sono gli altri, io sono il tuo schiacciatore migliore, sono Hinata Shoyo, fin quando staremo insieme non hai di che preoccuparti, me lo prometti?'

Già, il mio schiacciatore migliore, nonchè fonte inesauribile della mia forza e per questo, quando Nishinoya ricevette la palla, la scelta migliore che mi venne in mente fu quella di riprovare ad alzare proprio a Hinata, sta volta non potevo sbagliare, non mi era concesso e non me lo sarei perdonato.
Ecco la potenza di quel nanerottolo venire fuori per schiacciare con tutta la sua forza concedendoci un punto, seguito da un altro e un altro ancora, è così che in pochi minuti avevamo raggiunto i 20 punti prima del Seijoh che non era ancora riuscito a fermare la potenza del mio schiacciatore migliore.

Era ancora il nostro turno di servire ma quella volta avevo come un presentimento, il loro libero ricevette la palla mandandola verso Oikawa ma qualcosa non tornava: Nishinoya era riuscito a ricevere quattro attacchi di seguito; sicuramente l'incredibile schiacciatore dell'Aoba Johsai avrebbe cambiato strategia, così non appena fece per alzare la palla, lanciai uno sguardo a Tsukishima intendendo di aspettare e tenersi pronto.
Come avevo sospettato voleva nuovamente utilizzare Iwaizumi come diversivo per permettere a Matsukawa di schiacciare, ma quella volta riuscimmo a murarlo guadagnando un altro punto.

Alla fine servendomi di Hinata e Asahi, che nonostante la stanchezza riuscivano a preservare un'incredibile forza: riuscimmo a conquistare gli ultimi quattro punti che ci mancavano per conquistare il secondo set.

skip time

La partita ormai stava per giungere al termine, era questioni di pochi punti per decretare quale delle due squadre avrebbe vinto quell' interminabile amichevole.
Sul tabellone sotto i nomi di entrambe le squadre erano segnati 22 punti.
Mancava poco, davvero poco.

'ALZALA A ME!'

senza esitare un secondo direzionai la palla verso quella voce.
Punto nostro.
Mancava sempre meno.

'DA QUESTA PARTE'

Un altro punto.
Ormai non facevo più caso a ciò che stesse accadendo sul campo non riconoscevo neanche le voci di chi stesse chiamando la palla, sapevo solo che un solo e unico punto ci separava dalla vittoria.
Non potevo sbagliare ora.

'Kageyama sicuro di sentirti bene?' mi chiese ad un tratto Nishinoya portando una mano sulla mia spalla.
'S-si cioè si sto bene... forza vinciamo questo amichevole una volta per tutte' lo dissi senza neanche pensarci, forse per via dello stress non solo fisico ma sopratutto psicologico che avevo accumulato, ma fui rallegrato dalla sincerità dai sorrisi dei miei compagni non appena pronunciate quelle parole.
Ci rimisimo in posizione.
Forza mancava solo l'ultimo punto.

skip time

Gli spogliatoi vuoti mi avevano sempre dato uno strano senso di angoscia, non so esattamente perchè: forse avevo paura che qualcuno potesse nascondersi lì, da solo, a piangere o chissà cos'altro.
Quel giorno potevo udire delle gocce cadere dalla grondaia, forse avrei dovuto dirlo al coach Ukai e al prof Takeda.

Rimanevo solo io in quel cupo ambiente e in quello strano silenzio.
Avevamo vinto, avevo passato dei bei momenti con la squadra ma dentro di me sentivo un peso, qualcosa che mi bloccava dall'essere felice a 360 gradi, ma cosa?

Presi il borsone poggiato su una panchina poco distante da me e uscii dallo spogliatoio guardando sconsolato il pavimento.
Tutt'un tratto qualcuno mi prese per mano, facendomi sobbalzare per la sorpresa e iniziò a correre velocemente, ovviamente avevo riconosciuto subito il suo tocco:

𝘀𝗵𝗼𝘄 𝗺𝗲 𝘆𝗼𝘂𝗿 𝗹𝗼𝘃𝗲 [kagehina]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora