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"Louis!" mi chiama Harry
Corro su per le scale ed entrò in camera sua
"Che succede?" Gli chiedo
"P-Puoi venire?" Mi chiede
Entro in bagno e lo ritrovo nel water
"Che succede?" Chiedo nuovamente
"Mi fa male" dice
"Cosa?" Chiedo
"Questa" dice indicando la sua erezione e iniziando a piangere
"N-non ti è mai successo?" Chiedo
Lui scuote la testa
"Come è possibile, la mattina è normale che capiti" Dico
"N-non lo so, di mattina mi svegliavo presto e lui utilizzava il mio corpo dopo avermi dato una pastiglia viola" dice singhiozzando
"Piccolo ascoltami, è normale. Puoi lasciarlo così oppure...ehm, puoi aiutarlo a passare" dico
"Come faccio?" Mi chiede agitato
"Oh mio Dio, è un momento intimo, devi muovere la mano lungo la lunghezza" dico
"Me lo fai vedere?" Mi chiede
Arrossisco violentemente
"Non mi sembra il caso Harry" dico
"Perché no? H-hai detto che è normale" dice
"Si ma è anche una cosa intima" dico
"Hai sognato qualcosa di specifico?" Chiedo mordendomi il labbro
"Non ricordo, devo fare così?" Chiede a iniziando a masturbarsi
"Esatto, io...ehm..." dico ma vengo interrotto da un suo gemito
"Oh Dio" geme
"Ti lascio da solo" dico scappando dalla stanza, corro nel mio bagno e mi sciacquo la faccia
"Non ci voglio credere" dico
Torno in camera sua e lo vedo seduto nel letto che piange.
"Harry, che succede?" Gli chiedo sedendomi la suoi fianco
"È imbarazzante che io non sappia come funziona il mio corpo" dice
"È normale visto l'ambiente in cui sei cresciuto" dico
"Lo so ma è imbarazzante comunque, mi spieghi cosa si può fare davanti agli altri e cosa no?" Chiede
"Oddio, per esempio?" Chiedo
"Ehm, posso essere fidanzato con un ragazzo?" Chiede
"Certo" dico
"Posso baciarlo come nei film?" Chiede
"Si Harry, le persone fidanzate si baciano" dico
"Ok, ehm quando mi obbligano a fare dei servizi, posso farli non davanti a tutti?" Chiede
"Harry! Non sei più obbligato a fare nulla di quelle cose" dico
"So che tutto questo non durerà per sempre, prima o poi ti stancherai di me e mi venderai, voglio solo sapere cosa posso fare e cosa no" dice tristemente
"Non succederà mai, comunque queste cose si fanno per amore Harry, andare a letto con una persona, baciarla, farle le carezze e stare con lei, una persona lo deve fare per amore, nessuno ti costringerà mai più, te lo prometto" dico
"Non promettere" mi dice
"Perché no?" Chiedo
"Perché so che non la manterrai e poi nessuno mi amerà, mi hai visto?" Mi chiede
"Sei bellissimo" gli dico
"No Louis, ti ringrazio ma non è così. Io sono solo una puttana che è momentaneamente fortunata" dice
"Harry! Non ci voglio credere. Ora stai qui fino a quando non ti penti delle brutte parole che hai speso nei tuoi confronti. Non ti voglio vedere a meno che non sia per dirmi che ti sei pentito. Sei un ragazzo bellissimo che può fare tutto quello che vuole, non una puttana! Non voglio sentirtelo dire mai più.
Sono così tanto deluso da questo tuo atteggiamento, sto provando in ogni modo a farti sentire meglio ma tu non ci stai nemmeno provando" dico prima di andare via dalla stanza
Mangio un piatto di pasta e la porto anche ad Harry che non mi ha rivolto la parola.

Dopo due ore, visto che il nervoso non mi è ancora passato, inizio a cucinare delle lasagne per cena, anche se è solo l'una e mezza e nel frattempo metto delle puntate di Masterchef UK in sottofondo.
Dopo mezz'ora mi rendo conto che ho cucinato troppe lasagne, nel frattempo mi suona il telefono e noto che è un messaggio di mamma.
Mamma.
"Alexa, che giorno è oggi?" Chiedo ad Alexa
"Oggi è sabato 23 marzo" dice
"Porca troia" urlo
Oggi è il decimo compleanno delle mie sorelline ed io ovviamente me ne sono dimenticato.
Il telefono mi squilla ed io rispondo senza guardare chi è
"Pronto" dico
"Ciao Lou!" Mi dice Daisy
"Ciao Dai, tanti auguri piccola" le dico
"Sono Phee" dice
Oh
"Scusa" dico
"Grazie lo stesso" dice lei sbuffando
"Mamma ha già preparato per il pranzo?" Chiedo
"Te la passo" dice
Si sente il rumore dei passi
"Ciao amore" mi dice mamma
"Mamma, ho un problema" dico
"Dimmi tutto tesoro" mi dice
"Siediti, è una cosa grande" dico
"Non avrai messo incinta qualcuna" mi dice
"No! Mamma sono chiaramente gay, lo sai" dico
"Allora che succede?" Mi chiede
Inizio a raccontarle tutto, di Harry, delle condizioni in cui viveva e del perché abita con me
"Amore hai fatto una cosa bellissima" mi dice
"Dici? Ogni tanto ho dei dubbi" dico
"Si amore" mi dice
"Quindi è con te?" Mi chiede
"Si ma non sono ancora in viaggio, diciamo che potrei essermi dimenticato" dico
"È normale con tutto quello che ti è successo" mi dice
"Comunque se non hai ancora preparato niente per cena ho tre teglie di lasagne pronte" dico
"Oh menomale, stavo preparando panini per la festa di stasera" dice
"Io vedo a chi lasciare Harry" dico
"Portalo" dice
"Ha il terrore delle persone, mamma" dico
"Prova a chiederglielo, magari gli va" mi dice
"Ok ok, provo a chiederglielo" dico
"La torta la hai?" Le chiedo
"Si" dice
"Va bene, dammi cinque ore e sono lì" le dico chiudendole la chiamata
Incarto le lasagne e vedo che nelle scale c'è Harry che mi guarda con sguardo colpevole
"Mi devi dire qualcosa?" Gli chiedo
"M-mi dispiace" dice
"Per cosa ti stai scusando esattamente, Harry?" Gli chiedo
"Per tutto" dice
"Troppo generico" dico
"Per aver parlato male di me" dice abbassando il volto
"Cosa sei tu?" Gli chiedo
"U-una persona" dice
"Esatto, non voglio mai più sentire quella brutta parola quando parli di te e mai devi dubitare di me quando ti faccio una promessa" dico
"Mi dispiace" dice di nuovo
"Vieni qui" dico aprendo le braccia
Lui si lascia stringere.
"Ti devo parlare di una cosa" gli dico
"Dimmi" dice
"Oggi devo andare a Doncaster dalla mia famiglia e devo dormire lì" dico
"No!" Dice stringendomi
"Harry!" Lo sgrido
"Non abbandonarmi" mi dice
"Mi lasci finire?" Gli chiedo
"Si, scusa" dice
"È il compleanno delle mie sorelline, c'è una cena con i parenti e poi la festa delle bambine. Siccome Doncaster dista da Londra un bel pò tra un po' parto. Tu vuoi andare da Liam o vieni con me?" Gli chiedo
"C-con te?" Chiede
"Si" dico
"Dalla tua famiglia?" Mi chiede ancora
"Esatto" dico ancora
"Oh" dice arrossendo
"Quindi?" Chiedo
"Posso venire con te, se mi vuoi" dice
"Perfetto prendi qualcosa di comodo per dormire" dico
"Va bene" dice salendo le scale

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