L'attesa

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Pov Julien
Il pomeriggio eravamo tutti in attesa che quel tipo di svegliasse. Era ancora lì, privo di sensi, legato alla sedia nella cella del seminterrato. Mio padre lo teneva d'occhio attraverso una telecamera. Successivamente arrivò Peter per i soliti allenamenti. Quando andammo in palestra mi chiese una cosa " Julien, non è per essere indiscreti... Nel senso... Io ti considero più di un' allenatrice... Per me tu sei come un amica..." Peter, vai al punto perfavore" La situazione mi aveva resa nervosa ok?!" S-si... Vedi, c'è questa ragazza che mi piace e... E mi chiedevo se avessi un consiglio per farmi notare da lei?" Anvedi Peterino." Allora, punto 1 quando le chiedi di uscire sicuro. Non accetterà mai se fai il timido. 2 Una cosa semplice, siete giovani. Portala... A fare una passeggiata, semplice. 3 Vestiti elegante ma non troppo. Sii curato ma non esagerato. Capito?" Lo vidi un pochino confuso, ma mi fece un cenno con la testa e capii che avrebbe dato ascolto ai miei consigli. Ci allenammo per un paio d'ore come al solito e dopo lui tornò a casa. Ovviamente mi sono fatta promettere che mi avrebbe detto tutto dell' uscita.
Ero il salotto a leggere, il sole stava tramontando, era tutto tranquillo, pacato, sereno... Finché non sento un ulro di mio padre che mi spacca i timpani e mi fa venire un piccolo infarto. Cavolo, penso di aver perso 20 anni di vita!
Mi ripresi e raggiunsi mio padre, lì trovai tutto il resto della squadra che, ovviamente, sentendo quel urlo si precipitò a controllare. "Chi è morto?" Chiedo, tutti mi guardano male, qui non lo capiscono proprio il sarcasmo?! " Ah, sempre la solita. Comunque si è svegliato il tipo. È ancora un po' confuso ma è sveglio" disse Backy "Tony aveva paura di averlo ucciso" confessò Nat. "Ma smettila Natasha, io non pensavo di aver ucciso nessuno... Avevo paura di avergli creato una paralisi cerebrale? Si. È successo? No. Quindi va tutto bene" Concluse mio padre. Alzai gli occhi al cielo e ci avviammo verso la cella. Entrammo in una piccola stanza con un vetro trasparente che ci dava una visuale frontale del uomo. Si guardava in torno confuso, sembrava non avesse ancora le forze di parlare. Lo osservammo per un po', finché non parlò. "D-d-dove mi trovo?" Chiese ma un paio di secondi dopo lo capì da solo. "Ah, Avengers! Ce l'avete fatta a catturarmi... Sappiate che non rimarrò qui a lungo, qualcuno più forte di me verrà ad aiutarmi." Ci guardammo tra di noi. Mio padre voleva farlo parlare, interrogarlo già da subito ma Steve insisteva per aspettare che si riprendesse del tutto. Ah, tutto questo, ovviamente, Steve  scriveva su un foglio. Mio padre aveva le corde vocali allenate a litigare, un po' di sciroppo e la voce ecco tornata. Pero a Steve no e se avesse continuato così le cartiere di tutto il mondo sarebbero servite solo per rifornire la Stark Tawer. " Basta! Io direi di fare come prova a dire Steve, anche perché lui non può parlare e mi sembra scorretto che l'interrogatorio si faccia senza di lui." Mio padre fece per contro battere ma bastò uno sguardo storto e annuì.  semplicemente. Mio padre però, testardo quale è, insistette per rimare lì ad osservarlo. Si, aveva seri problemi. Tornai sul divano e mi rimisi a leggere. Però un po' ero in ansia. Alla fine eravamo ancora in attesa di quel interrogatorio.
Pov Steve
"Steve, non ti montare la testa. Julien sarebbe ragione anche a un cane pur di andar contro a suo padre." Mi i rispose Backy dopo che gli ho "detto" che avevo Julien dalla mia parte. Backy... Non infrangere i miei sogni di avere "L'arma anti-Tony" dalla mia parte.
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Volgio un premio solo per "l'arma anti-Tony"😂
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che la storia in generale vi stia piacendo.
Ciao a tutti 🥰🥰🥰

Tutta colpa dell' HydraWhere stories live. Discover now