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"Ok, mi dispiace ma vado a dormire". li dissi.

"Buonanotte." disse Axel e la mia amica .

Salii al piano di sopra andai al dormitorio di Tom.

Aprii la sua porta e andai nella sua camera. La sua stanza era ancora buia come sempre e fredda.

Vidi che stava leggendo un libro sul suo letto.

"Sapevo che non saresti andato a letto!" dissi.

Lui alzò lo sguardo dal suo libro.

"Cosa vuoi?"

"Visto che non vuoi andare di sotto senza fare lo stronzo con Axel, facciamo un pigiama party". dissi.

"No, vattene."

Presi la mia borsa e andai nel suo bagno. Mi cambiai in un comodo pigiama.


IL MIO PIGIAMA

Uscii dal bagno e mi sedetti accanto a lui sul letto

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Uscii dal bagno e mi sedetti accanto a lui sul letto.

Tom sospirò.

"Allora, come stai?" chiesi

"Infastidito." Tom rispose.

"Non essere così". lui mi ignorò.

"Tommy. Smettila di ignorarmi".

"Smettila di chiamarmi così".

"Come vuoi, vado a dormire su questo divano". dissi

Presi la borsa e la buttai sul divano e mi sdraiai.

"Puoi andartene." parlò Tom

"No! Stiamo facendo un pigiama party".

Tom si alzò e prese un libro dal suo comodino, rimettendo l'altro a posto.

"Tommy."

"COSA." Tom urlò.

"Non usare quel tono con me, comunque possiamo giocare a 20 domande o qualcosa del genere". gli proposi.

"Qualunque cosa." Tom rispose.

"Comincio io! Qual è il tuo colore preferito?"

"Nero".

"Ok, tocca a te". gli dissi.

"Non lo so, sei vergine?" chiese Tom.

"Tom! Mi stai prendendo in giro." dissi scioccata. Tom alzò le spalle.

"Sì, lo sono..." a Tom spuntò un sorrisetto sulle labbra.

"Ok, quando è il tuo compleanno?" cambiai l'argomento.

"Il 31 dicembre. "

"Il tuo compleanno si avvicina!"

"Non mi interessa." disse Tom. Roteai gli occhi.

"Ok, è di nuovo il tuo turno".

"Quando è il tuo compleanno?." mi chiese.

" Il 5 ottobre"

"Ok, vado a letto". Tom si schernì e me ne andai a dormire

LA MATTINA DOPO -

Mi sono svegliatai ritrovando nel mio letto. Tom mi ha portato al mio dormitorio ieri sera quando mi sono addormentata.

"Bello." pensai

Controllai l'orologio ed erano le 6:13 del mattino

"Perché sono sveglia due ore prima?" dissi a me stessa.

Eleanor stava ancora dormendo sul suo letto.

Guardai il soffitto, perso nei miei pensieri. Pensai a Tom. Ricordando la volta in cui ci siamo baciati, mandandomi le farfalle nello stomaco.

Alzai dal letto e decisi di andare in Biblioteca. Mi sedetti a uno dei tavoli.

Avevo dimenticato un maglione, quindi faceva piuttosto freddo. Sentii una mano sulla spalla e sussultai al suo tocco. La stessa sensazione di calore mi colpì il cuore. Mi girai e vidi Tom.

"Sei la persona più stupida che abbia mai incontrato, venire qui senza un maglione". Tom si schernì.

"Zitto Tom!"

Sentii un caldo maglione abbracciarmi le spalle e le braccia.

"Grazie." sussurrasti, guardando di nuovo verso di lui.

Tom sospirò profondamente infastidito. Mi alzai in piedi, di fronte a Tom.

"Torno al mio dormitorio". dissi con i miei occhi che scrutano il suo viso.

"Allora vai e smetti di controllarmi". Tom rispose.

"Non ti sto controllando!" Gli assicurai puntando il dito sul suo petto.

Tom afferrò il mio dito.

"No." Tom borbottò.

Lasciò andare il mio dito e si allontanò.

Strano.

Andai al tuo dormitorio e mi sdraiai.

The Riddle brothers - TRADUZIONE ITALIANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora