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8:00 AM - 22 DICEMBRE 1943

Mi svegliai ed entrai nella doccia, questa volta non con due ore di anticipo.

Dopo la doccia, mi vestii e scesi nella Sala Grande.

Mi sedetti accanto a Eleanor.

Nessuna traccia di Tom.

Non fa mai colazione, mi domandai.

Dopo aver mangiato, risalii nella sala comune, dimenticandomi di avere dei compiti e andai da Tom.

Tom non si è mai fatto vedere da nessuna parte se non al suo dormitorio e alle feste di Lumacorno, ma in qualche modo è sempre riuscito a prendere tutti test A.

Bussasai alla porta. Nessuna risposta.

"Alohomora." sussurrai, alzando la mano.

Sentii lo scatto della serratura, aprii la porta e vidi Tom seduto sul divano di pelle nera.

"Non mi hai sentito bussare?" .

"Oh, ti ho sentito, solo che non mi importava". Tom rispose con un sorriso sarcastico.

"Comunque, eccoti indietro il tuo stupido maglione". dissii, lanciandogli il maglione.

Lui non dissi niente.

"Ok, comunque, puoi darmi le risposte dei compiti per favoreeee". lo pregai

"No."

"Per favore."

"No."

"Per favore."

"No."

"Per favore."

"Zitta."

"Per favore Tommmmyyy." lo supplicai ancora una volta.

Lui si alzò e prese un diario dal comodino accanto a lui e lo diede a me.

"Ora lasciami in pace".

"Aspetta, perché non vieni mai a fare colazione o altro?"

"Perché non mi interessa".

"Non ti interessa niente!"

Mi sedetti accanto a lui. Studiai il suo viso mentre leggeva il libro.

"Posso aiutarti?" Tom chiese con un po' di sarcasmo.

"Perché continui a leggere tutti questi libri sugli horcrux e cose del genere se non sei in grado di farlo". gli chiesi

Tom ridacchiò.

"Sono in grado di farlo, sto solo aspettando il momento giusto". Tom mormorò.

"Non se ti fermo." dissi.

"Ti ucciderò prima ancora che tu scopra chi ha ucciso Myrtle". Tom rise.

"Il Basilisco."

"Bene allora, immagino che tu sia in qualche modo intelligente". Tom borbottò.

"Ho un'altra domanda".

"Perché sei così fastidiosa". chiese Tom.

"Zitto, comunque la mia domanda è uhm, quel bacio ha significato qualcosa per te?" lo interrogai.

Tom alzò lo sguardo dal suo libro e ora mi guardò.

"Forse." Tom risponde.

"È una domanda sì o no".

"Non sento l'amore, né lo voglio". Tom sussurrò chiaramente, assicurandosi che sentissi ogni parola.

Tom si appoggiò ancora una volta al divano, leggendo.

The Riddle brothers - TRADUZIONE ITALIANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora