The Riddle brothers - TRADUZIONE ITALIANA

25

TOM RIDDLE POV-

Rimasi nella camera per un'ora o due, un po' arrabbiato perché qualcosa nel mio piano non aveva senso.

Decisi di lavorarci su domani, e di tornare al mio dormitorio.

Y/N POV-

Sentii una porta aprirsi, Tom entrò nel suo dormitorio, vedendomi, frugando tra le sue cose.

"Che cazzo stai facendo!" Tom mi urlò.

"Ero curiosa."

"Sei stata qui tutto il giorno?"

"Beh, non tutto il giorno sono stata con Eleanor per un po', poi ho mangiato e poi sono venuto qui".

"Hai un sacco di appunti sugli horcrux e su come governerai il mondo dei maghi".

"Esci." Tom chiese, prendendo i suoi diari e rimettendoli a posto.

Rotei gli occhi e andai verso di lui.

La sua schiena era rivolta verso di me, mentre organizzava aggressivamente i suoi diari.

Abbracciai la sua vita da dietro mentre la mia testa si appoggiava alla sua schiena.

Mi spinse via da lui e si girò.

"Qual è il tuo problema Tom?"

"Vuoi frugare in tutte le mie cazzo di cose e chiedermi qual è il MIO problema?" Tom urlò.

"Mi dispiace di aver frugato tra le tue cose".

Lui si voltò di nuovo, senza guardarmi.

Sospirai e lasciai la sua camera. Mentre stavo andando, vidi Mattheo uscire dal suo dormitorio

"Theo perché tuo fratello è così drammatico".

"E' solo frustrato per la camera dei segreti".

"È andato alla camera?"

"Sì."

Mattheo lasciò il dormitorio mentre continuavo a parlare con lui.

Si chinò su una ringhiera, tirò fuori un accendino e si accese la sigaretta.

Il fumo mi soffiò in faccia mentre si girava verso di me.

"Bella notte, vero?" disse Mattheo.

Mi limitai ad annuire allontanando il fumo dal suo viso.

"Rilassati tesoro, niente che un po' di fumo non possa risolvere". disse Mattheo.

"Cosa vuoi dire?"

"Non importa."

"Oh, per favore."

Un piccolo sorriso si arricciò sulle sue labbra.

Mi allungò la sigaretta.

"Provala, allora". parlò Mattheo

Presi la sigaretta dalla sua mano e provai.

All'inizio avevo tossito, ma poi piano piano ci riuscii.

"Non male." disse Mattheo riprendendo la sigaretta.

DUE ORE DOPO -

Eravamo nella sua stanza, con bottiglie di alcool vuote sparse per tutta la stanza.

"Sono fatto di merda". Mattheo rise, ruotando la testa all'indietro per guardarmi.

Eravamo sdraiati sul suo letto e ci guardavamo l'un l'altro ridendo.