Capitolo 54 - Fottiti

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​POV ARIEL

Non riesco a togliermi questo sorrisino felice dalla faccia. Per tutto il tempo sono stata accuratamente nascosta dietro una colonna, in modo che né Joe né Jack mi vedessero. Li ho guardati attentamente.

Il mio amico ha riconosciuto quasi subito Johanna e Joe non è stato da meno.

Il riccio guardava questa magnifica Jessica Rabbit con rabbia mista eccitazione mentre Joe, a parte scuotere la testa divertito, non le ha rivolto un solo sguardo malizioso.

Eppure, Johanna me la farei anch'io.

Sono scioccamente felice... così felice che voglio raggiungerlo e dirgli che ho visto come si guardava attorno alla ricerca di qualcuno. Di me.
Dirgli che io non l'ho mai perso di vista e sapere che non ha guardato lo spogliarello con sguardo lascivo come tutti gli altri presenti, mi ha dato una carica incredibile.

Vorrei dirgli che lo amo, lo amo da diventare fragile come mai prima d'ora.
Perché sì, l'amore ci rende fragili come pasta frolla e forti come metallo nello stesso istante.

Dare un potere simile a qualcuno è la cosa più coraggiosa che si possa fare.

Mi precipito in camerino, afferro la borsa caduta a terra e recupero gli oggetti sparsi qua e la. Infine esco, dandomi un'occhiata rapida allo specchio.
Cazzo, ho ancora i vestiti di Johanna addosso! Poco male, indosso il suo giubbotto e lo stringo bene in vita... nessuno li noterà.

Mi avvicino a passi veloci, il punto in cui sono Jack e Joe.
Giuro... lo voglio baciare davanti a tutti. Non riesco più a contenere questi folli sentimenti che ho per lui. Sono in gabbia da troppo tempo.
Forse il vino mi sta dando quel pizzico di euforia e coraggio di cui ho bisogno.

Quando però arrivo nei presi del bancone dove eravamo insieme, il mondo mi crolla addosso. Di nuovo. Per la millesima volta.
Le braccia si tendono lunghe verso il mio corpo, le spalle si abbassano e tutta l'euforia muore suicida nel giro di un secondo.

La cameriera che ci provava a inizio serata è tornata alla carica e gli sta di fianco. Ha poggiato le mani sopra i suoi pettorali, riversando il peso su di lui, per sporgersi e parlare al suo orecchio.
Joe non fa nulla, come invece ho sperato fino all'ultimo... no, la scruta serio e intanto fa cadere l'occhio nella scollatura profonda che la ragazza non fa altro che mettergli sotto al naso continuamente.

Non cerca più nessuno, i suoi occhi non hanno bisogno di altro se non di quella donna provocante con cui sicuramente finirà a letto.

Gli occhi pizzicano.

Che stupida che sono... cosa credevo.
Mi illudo di essere qualcosa di più che una scopamica... ma dimentico troppo spesso che il fatto di amarlo non comporta un riscontro da parte sua.
A volte penso che il mio amore per lui è talmente forte che sia abbastanza per entrambi, ma non è vero.

Mi rendo conto solo ora che se non ha guardato Johanna spogliarsi è solo perché verso di lei non prova nessun tipo di attrazione fisica.

Mi sono illusa di nuovo, mi sono di nuovo fatta male. Ormai dovrei esserci abituata... ma guardarlo mentre ha occhi per un'altra sarà sempre la tortura più grande per me e infatti, la sensazione che sto provando è quella di tanti piccoli spilli che si conficcano dentro il cuore. La musica attorno a me diventa ovattata... non sento nulla, non vedo nulla.

Solo lui e lei, così vicini da potersi respirare addosso.

A furia di provare dolore confido che prima o poi sarò perfettamente anestetizzata. Così tanto che constatare la sua felicità con un'altra non mi farà alcun effetto.

Rimango immobile, non riesco a muovere un muscolo... non riesco a distogliere lo sguardo.

Poi, la ragazza si deve essere accorta che li sto fissando e mi rivolge un cenno maleducato, come a chiedermi 'Vuoi una foto?'.

Perché tu?Where stories live. Discover now