La seconda possibilità, quella decisiva: o fuori o dentro.
Le gambe sembrano quasi gelatina e sta iniziando a salirmi il panico.
"E se cominciassi a ballare e le gambe mi venissero meno?".
"E se dimenticassi tutti i passi della coreografia?".
"E se cadessi?".
"E se mi chiedessero di improvvisare?".
O ancora: "E se avessero chiamato la Vittoria sbagliata?".
Basta. Troppo paranoie, troppe domande stupide e soprattutto futili.
Ormai sono qui, Vittoria corretta o no. Dietro le quinte degli studi, ancora una volta, respiro un'aria totalmente diversa da quelle delle quinte del San Carlo. Ma io ancora non ci credo che sono qui...forse, come diciamo a Napoli, "San Gennaro c'ha messo la mano".
Per distaccarmi da paranoie e problemi il modo è uno: parlare. Quindi ne approfitto per far sciogliere una ragazza che mi sembra fin troppo timida che continua a mangiucchiarsi le unghie dal nervosismo.
<<Prima volta che provi ad entrare?>> le domando, siamo mi sa nella stessa situazione.
<<Una specie. Ho provato quest'estate e mi hanno scartata, poco tempo fa sono stata richiamata>> mi spiega alternando lo sguardo tra me ed il pavimento.
<<Come me praticamente. Comunque sono vittoria, piacere>> le porgo la mano ed anche lei si presenta.
<<Alice, piacere mio. Balli?>> mi domanda.
<<Si e direi che tu fai lo stesso>> le rispondo notando il suo abbigliamento, ovvero top e culotte, simile al mio.
<<Ragazze, tra poco tocca a voi. Verrete chiamate una alla volta. Vi hanno già messo i microfoni? Tutto ok?>> ci domanda Piero, un uomo che lavora dietro le quinte da anni ormai.
<<Si, tutto apposto, grazie>> rispondo per entrambe.
<<Allora, come ben sapete i casting continuando anche durante l'anno, quindi i vostri professori possono trovare qualcuno che gli interessi particolarmente, oppure di richiamare qualcuno che era stato visto in passato e che in qualche modo aveva attirato la loro attenzione e gli era rimasto nella mente; possono decidere di sostituirvi, mettervi in sfida o aggiungere un banco. Non a caso oggi ci sono due aspiranti al banco di ballo, entrambe volute da tutti e tre i professori di questa disciplina>> sia io che Alice ci giriamo l'una verso l'altra non appena sentiamo le parole della conduttrice.
<<Iniziamo da Vittoria>> o la va o la spacca.
Faccio un bel respiro profondo, sorrido cordialmente alla ragazza al mio fianco e poi entro in studio. Rispetto a come lo ricordavo è molto più piccolo, probabilmente perché durante i casting tutta la parte occupata adesso dal pubblico era completamente vuota.
<<Buonasera>> saluto in generale pubblico, prof, ragazzi della classe e maria.
<<Ciao Vittoria. Allora, tu sei aspirante al banco di ballo e sei stata richiamata sia da Alessandra Celentano, che da Raimondo Todaro, che da Veronica Peparini. Ciò sta a significare che se entrassi dovresti poi scegliere con chi lavorare a stretto contatto per tutta la tua permanenza nella scuola>> semplicemente annuisco, già a conoscenza di tutto ciò.
<<Parlami un po' di te: quanti anni hai? Di dove sei?>> continua Maria.
<<Ehm si, ho 19 anni (quest'anno ne compio 20) e vengo da Napoli>> cerco di non far tremare la voce per risultare il più tranquilla possibile, anche se sono totalmente l'opposto al momento.
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Come nelle canzoni -Luigi Strangis
FanfictionPer antonomasia "Gli opposti si attraggono". Due personalità diverse, quasi opposte, ma non per questo incompatibili, spesso si ritrovano ad aver bisogno l'una dell'altra per poter completare la propria parte mancante.