1.

4.2K 175 19
                                    

La seconda possibilità, quella decisiva: o fuori o dentro.

Le gambe sembrano quasi gelatina e sta iniziando a salirmi il panico.

"E se cominciassi a ballare e le gambe mi venissero meno?".

"E se dimenticassi tutti i passi della coreografia?".

"E se cadessi?".

"E se mi chiedessero di improvvisare?".

O ancora: "E se avessero chiamato la Vittoria sbagliata?".

Basta. Troppo paranoie, troppe domande stupide e soprattutto futili.

Ormai sono qui, Vittoria corretta o no. Dietro le quinte degli studi, ancora una volta, respiro un'aria totalmente diversa da quelle delle quinte del San Carlo. Ma io ancora non ci credo che sono qui...forse, come diciamo a Napoli, "San Gennaro c'ha messo la mano".

Per distaccarmi da paranoie e problemi il modo è uno: parlare. Quindi ne approfitto per far sciogliere una ragazza che mi sembra fin troppo timida che continua a mangiucchiarsi le unghie dal nervosismo.

<<Prima volta che provi ad entrare?>> le domando, siamo mi sa nella stessa situazione.

<<Una specie. Ho provato quest'estate e mi hanno scartata, poco tempo fa sono stata richiamata>> mi spiega alternando lo sguardo tra me ed il pavimento.

<<Come me praticamente. Comunque sono vittoria, piacere>> le porgo la mano ed anche lei si presenta.

<<Alice, piacere mio. Balli?>> mi domanda.

<<Si e direi che tu fai lo stesso>> le rispondo notando il suo abbigliamento, ovvero top e culotte, simile al mio.

<<Ragazze, tra poco tocca a voi. Verrete chiamate una alla volta. Vi hanno già messo i microfoni? Tutto ok?>> ci domanda Piero, un uomo che lavora dietro le quinte da anni ormai.

<<Si, tutto apposto, grazie>> rispondo per entrambe.

<<Allora, come ben sapete i casting continuando anche durante l'anno, quindi i vostri professori possono trovare qualcuno che gli interessi particolarmente, oppure di richiamare qualcuno che era stato visto in passato e che in qualche modo aveva attirato la loro attenzione e gli era rimasto nella mente; possono decidere di sostituirvi, mettervi in sfida o aggiungere un banco. Non a caso oggi ci sono due aspiranti al banco di ballo, entrambe volute da tutti e tre i professori di questa disciplina>> sia io che Alice ci giriamo l'una verso l'altra non appena sentiamo le parole della conduttrice.

<<Iniziamo da Vittoria>> o la va o la spacca.

Faccio un bel respiro profondo, sorrido cordialmente alla ragazza al mio fianco e poi entro in studio. Rispetto a come lo ricordavo è molto più piccolo, probabilmente perché durante i casting tutta la parte occupata adesso dal pubblico era completamente vuota.

<<Buonasera>> saluto in generale pubblico, prof, ragazzi della classe e maria.

<<Ciao Vittoria. Allora, tu sei aspirante al banco di ballo e sei stata richiamata sia da Alessandra Celentano, che da Raimondo Todaro, che da Veronica Peparini. Ciò sta a significare che se entrassi dovresti poi scegliere con chi lavorare a stretto contatto per tutta la tua permanenza nella scuola>> semplicemente annuisco, già a conoscenza di tutto ciò.

<<Parlami un po' di te: quanti anni hai? Di dove sei?>> continua Maria.

<<Ehm si, ho 19 anni (quest'anno ne compio 20) e vengo da Napoli>> cerco di non far tremare la voce per risultare il più tranquilla possibile, anche se sono totalmente l'opposto al momento.

Come nelle canzoni -Luigi StrangisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora