<<Wow. S-stai davvero bene>> Luigi si poggia allo stipite della porta quasi strozzandosi con la stessa acqua che sta bevendo.
Tra un'oretta si registrerà la seconda puntata del serale e quindi stiamo iniziando a prepararci.
Alla fine ho optato per il vestito che mi aveva quasi imposto Camilla: per me è ancora troppo corto, ma se lei che di mestiere fa questo mi dice che va bene io non transigo ulteriormente.
<<Grazie, in realtà non ne ero particolarmente convinta, ma non è così malaccio come mi sembrava>> rispondo analizzandomi centimetro per centimetro allo specchio.
Luigi si da un'occhiata in giro, poi lancia la bottiglietta d'acqua sul letto, mi prende per mano e ci chiude a chiave nel bagno.
Lo guardo interrogativa e subito comprende i miei dubbi.
<<Volevo baciarti, ma di là non potevo altrimenti avresti dato di matto>> porta una mia ciocca di capelli dietro l'orecchio e fa sfiorare i nostri nasi.
<<Bravo ragazzo>> essendo ancora scalza mi alzo sulle punte per lasciargli un bacio a fior di labbra. È un contatto quasi inesistente, ma capace di fargli prendere un respiro profondo tanto quanto il mio.
<<Sto mantenendo il mio autocontrollo, ti giuro che lo sto facendo, ci sto provando...ma tu mi rendi le cose così impossibili Vi>> mi sussurra all'orecchio con voce rauca. Sento il suo respiro su di me.
Porta le mie braccia dietro il suo collo, mentre subito dopo le sue mani raggiungono i miei fianchi.
Mi sposta posizionandomi con le spalle al lavandino, poi mi prende per le gambe e mi ci fa sedere.
<<Mi mandi fuori di testa>> le sue labbra percorrono la superficie del mio collo in una tortura lenta, ma piacevole (forse anche fin troppo).
<<Lu...>> gemo. Stavolta sono io che sto perdendo l'autocontrollo, quasi non mi riconosco. Inarco la schiena per il piacere.
Una mia mano è poggiata alla superficie superficie marmo del lavandino, mentre l'altra è fra i suoi capelli: la sua testa scende sempre più in basso verso il mio seno, messo abbastanza in risalto dalla scollatura dell'abito che ho indosso.
<<Ridillo, ripeti il mio nome>> arriva in mezzo ai miei seni e continua a baciarmi la pelle. Non so chi dei due è di più al culmine.
<<Luigi, ti prego>> stringo le gambe, ma non appena se ne accorge le riapre.
<<Sta tranquilla, non faremo niente...perlomeno non ora (anche se vorrei tanto proseguire)>> la sua mano risale dalla mia gamba fino all'interno coscia. Sfiora la mia intimità e trattengo il respiro. Non riesco a controllare il mio corpo e le sue reazioni ed è una cosa che mi manda i bestia, ma al contempo stesso mi eccita.
Tiro i lembi della sua giacca per avvicinarlo a me e lasciargli un bacio un po' più lungo del previsto. Attorciglio le mie gambe attorno al suo bacino e lo avvicino ancora di più a me. Entrambe le sue mani ritornano ad accarezzare le mie gambe scoperte.
<<Vedo che non sono l'unico che sta perdendo la ragione>> sussurra sulle mie labbra con quel sorrisetto sghembo che amo. Fa risalire le sue mani lungo il mio corpo, fermandosi poi sulla mia vita.
<<No, non lo sei. Non eri nei miei piani Strangis, ma ringrazio chiunque sia stato a mandarti, perché mi mandi fuori di testa ed amo questa cosa da impazzire>>.
<<Stai abbandonando i tuoi schemi...mi piace>> sorridiamo entrambi. <<Ti voglio Vittoria, ma ora non possiamo. Non qui almeno, non è il caso>> si allontana leggermente, quasi come se stesse ritornando in sé.
<<Diciamo che non è il caso di andare avanti ora, ciò non implica che non possa succedere...qui>> poggio le mie mani sul suo Busto e cerco di toccare ogni singola parte di lui. Non so neanche con quale coraggio.
<<Mi piace questa parte di te>> mi morde il labbro inferiore e gemo, stringendo nuovamente le gambe.
Passa la sua mano destra su di esse, poi allargandole leggermente porta le sue nocche di nuovo sulla mia intimità, che ha ormai perso il controllo.
<<Cosa ti farei Vittoria>> sussurra guardando la sua stessa mano che muove su di me con giusto un minimo di pudore.
<<Avrò tutto il tempo per scoprirlo>> poso la mia mano sulla sua spingendolo in realtà a fare di più. Voglio di più.
Probabilmente il più lucido al momento è lui.
<<Ora andiamo su, se no facciamo tardi>> dice e poi uno alla volta a distanza di un po' usciamo dal bagno, lui per primo ed io dopo.
Resto seduta per un po' sul lavandino, forse un po' scossa (ma ancora eccitata) da quello che è appena successo. I realtà è quasi il nulla cosmico, ma per me non è poco.
Avergli dato il consenso di toccarmi quasi a fondo è stato qualcosa di inaspettato, ma che mi è piaciuto. Lo rifarei altre mille volte.
Non è stata la prima volta che mi è capitata la stessa cosa, ma qui c'era molta più intensità...molta più chimica.
Mi aggiusto i capelli guardandomi allo specchio e poi torno in camera come se nulla fosse.
Finiamo tutti di prepararci ed andiamo verso lo studio di registrazione.
Seconda puntata, eccoci arrivati.
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Capitolo un po' diverso che non so se mi convince molto, ma sarete voi a dirmi com'è. Loveu.
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JE LEEST
Come nelle canzoni -Luigi Strangis
FanfictiePer antonomasia "Gli opposti si attraggono". Due personalità diverse, quasi opposte, ma non per questo incompatibili, spesso si ritrovano ad aver bisogno l'una dell'altra per poter completare la propria parte mancante.