17.

2.1K 91 11
                                    

<<Wow. S-stai davvero bene>> Luigi si poggia allo stipite della porta quasi strozzandosi con la stessa acqua che sta bevendo.

Tra un'oretta si registrerà la seconda puntata del serale e quindi stiamo iniziando a prepararci.

Alla fine ho optato per il vestito che mi aveva quasi imposto Camilla: per me è ancora troppo corto, ma se lei che di mestiere fa questo mi dice che va bene io non transigo ulteriormente.

<<Grazie, in realtà non ne ero particolarmente convinta, ma non è così malaccio come mi sembrava>> rispondo analizzandomi centimetro per centimetro allo specchio.

Luigi si da un'occhiata in giro, poi lancia la bottiglietta d'acqua sul letto, mi prende per mano e ci chiude a chiave nel bagno.

Lo guardo interrogativa e subito comprende i miei dubbi.

<<Volevo baciarti, ma di là non potevo altrimenti avresti dato di matto>> porta una mia ciocca di capelli dietro l'orecchio e fa sfiorare i nostri nasi.

<<Bravo ragazzo>> essendo ancora scalza mi alzo sulle punte per lasciargli un bacio a fior di labbra. È un contatto quasi inesistente, ma capace di fargli prendere un respiro profondo tanto quanto il mio.

<<Sto mantenendo il mio autocontrollo, ti giuro che lo sto facendo, ci sto provando...ma tu mi rendi le cose così impossibili Vi>> mi sussurra all'orecchio con voce rauca. Sento il suo respiro su di me.

Porta le mie braccia dietro il suo collo, mentre subito dopo le sue mani raggiungono i miei fianchi.

Mi sposta posizionandomi con le spalle al lavandino, poi mi prende per le gambe e mi ci fa sedere.

<<Mi mandi fuori di testa>> le sue labbra percorrono la superficie del mio collo in una tortura lenta, ma piacevole (forse anche fin troppo).

<<Lu...>> gemo. Stavolta sono io che sto perdendo l'autocontrollo, quasi non mi riconosco. Inarco la schiena per il piacere.

Una mia mano è poggiata alla superficie superficie marmo del lavandino, mentre l'altra è fra i suoi capelli: la sua testa scende sempre più in basso verso il mio seno, messo abbastanza in risalto dalla scollatura dell'abito che ho indosso.

<<Ridillo, ripeti il mio nome>> arriva in mezzo ai miei seni e continua a baciarmi la pelle. Non so chi dei due è di più al culmine.

<<Luigi, ti prego>> stringo le gambe, ma non appena se ne accorge le riapre.

<<Sta tranquilla, non faremo niente...perlomeno non ora (anche se vorrei tanto proseguire)>> la sua mano risale dalla mia gamba fino all'interno coscia. Sfiora la mia intimità e trattengo il respiro. Non riesco a controllare il mio corpo e le sue reazioni ed è una cosa che mi manda i bestia, ma al contempo stesso mi eccita.

Tiro i lembi della sua giacca per avvicinarlo a me e lasciargli un bacio un po' più lungo del previsto. Attorciglio le mie gambe attorno al suo bacino e lo avvicino ancora di più a me. Entrambe le sue mani ritornano ad accarezzare le mie gambe scoperte.

<<Vedo che non sono l'unico che sta perdendo la ragione>> sussurra sulle mie labbra con quel sorrisetto sghembo che amo. Fa risalire le sue mani lungo il mio corpo, fermandosi poi sulla mia vita.

<<No, non lo sei. Non eri nei miei piani Strangis, ma ringrazio chiunque sia stato a mandarti, perché mi mandi fuori di testa ed amo questa cosa da impazzire>>.

<<Stai abbandonando i tuoi schemi...mi piace>> sorridiamo entrambi. <<Ti voglio Vittoria, ma ora non possiamo. Non qui almeno, non è il caso>> si allontana leggermente, quasi come se stesse ritornando in sé.

<<Diciamo che non è il caso di andare avanti ora, ciò non implica che non possa succedere...qui>> poggio le mie mani sul suo Busto e cerco di toccare ogni singola parte di lui. Non so neanche con quale coraggio.

<<Mi piace questa parte di te>> mi morde il labbro inferiore e gemo, stringendo nuovamente le gambe.

Passa la sua mano destra su di esse, poi allargandole leggermente porta le sue nocche di nuovo sulla mia intimità, che ha ormai perso il controllo.

<<Cosa ti farei Vittoria>> sussurra guardando la sua stessa mano che muove su di me con giusto un minimo di pudore.

<<Avrò tutto il tempo per scoprirlo>> poso la mia mano sulla sua spingendolo in realtà a fare di più. Voglio di più.

Probabilmente il più lucido al momento è lui.

<<Ora andiamo su, se no facciamo tardi>> dice e poi uno alla volta a distanza di un po' usciamo dal bagno, lui per primo ed io dopo.

Resto seduta per un po' sul lavandino, forse un po' scossa (ma ancora eccitata) da quello che è appena successo. I  realtà è quasi il nulla cosmico, ma per me non è poco.

Avergli dato il consenso di toccarmi quasi a fondo è stato qualcosa di inaspettato, ma che mi è piaciuto. Lo rifarei altre mille volte.

Non è stata la prima volta che mi è capitata la stessa cosa, ma qui c'era molta più intensità...molta più chimica.

Mi aggiusto i capelli guardandomi allo specchio e poi torno in camera come se nulla fosse.

Finiamo tutti di prepararci ed andiamo verso lo studio di registrazione.

Seconda puntata, eccoci arrivati.
________________________________________
Capitolo un po' diverso che non so se mi convince molto, ma sarete voi a dirmi com'è. Loveu.

Come nelle canzoni -Luigi StrangisWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu