7.

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<<Caro te lo giuro, li vedevamo io ed Albe dalla gradinata: ridevano, scherzavano, si punzecchiavano. Secondo me lui ha perso completamente la testa>> non appena entro in camera sento serena parlare con Carola sedute sul letto di quest'ultima.

L'argomento è ormai lo stesso da due giorni a questa parte, non ha neanche senso dirvi quale sia perché è abbastanza prevedibile.

<<Ancora?>> commento avvicinandomi al mio letto e posando ai suoi piedi il borsone.

Sono appena tornata da una lezione con Elena D'Amario e non mi sento più le gambe.

<<Guarda che sei riuscita a scappare per due giorni, ora noi vogliamo sapere le tue considerazioni a riguardo>> parla sempre la bionda, battendo poi la mano sul letto per indicare il posto accanto a lei.

<<Non ora, ho bisogno di una doccia, faccio schifo>> mi sciolgo i capelli e tolgo il giubbino poggiandolo sul letto.

<<Ogni scusa è buona eh>> commenta questa volta la ballerina della celentano. <<Non ci scapperai>> termina.

Rido, poi prendo gli indumenti puliti e mi ritiro in bagno, pronta ad una doccia abbastanza veloce.

Entro nel box doccia e mi lascio investire dall'acqua calda, quasi bollente.

Questa prima settimana è volata, domani si registra ed io non vedo l'ora.
In casetta stanno tutti cercando di farmi integrare, di far sì che mi apra e diventi parte del gruppo come tutti loro.

Probabilmente la "me reale" non me lo permetterebbe minimamente, invece sto cercando di cambiare un po' ottica. Fortunatamente o sfortunatamente il mio mondo non deve girare solo attorno alla danza, devo anche avere una vita oltre ad essa.

Anche mamma me l'ha detto ieri sera al telefono: "Non essere ossessiva come tuo solito, moderati e goditela. Per una volta vivi"...non ha tutti i torti.

Chiudo l'acqua della doccia e indosso l'accappatoio. Mi asciugo, mi cambio e Sciolgo la crocchia che ho fatto in testa per non bagnare i capelli.

Uscita dal bagno le due ballerine sono davvero ancora sedute su quel letto, pronte a farmi il terzo grado.

<<Vogliamo sapere tutto>> attacca sere.

<<Se ci fosse da sapere ve ne avrei già parlato>> dico sedendomi sul mio letto.

<<Quindi non c'è niente? Io vedo molta chimica>> continua ovviamente l'altra. Il fatto che si alternino mi fa ridere, non so perché.

<<Beh c'è sicuramente simpatia...magari anche chimica, boh, si vedrà>> incrocio le gambe e prendo il mio MacBook dal comodino.

<<Come fai a dirlo con tale noncuranza, stiamo parlando di un ragazzo>> quasi si stupisce la bionda.

<<Perchè non voglio metterci troppo speranze, se no poi se finisce male son cazzi (scusate il francese). E poi, come dice MJ, "Se ti aspetti una delusione non puoi essere deluso">> cito saggiamente le parole di uno dei miei film preferiti: Spiderman No Way Home.

<<Non essere così pessimista, ricorda che esiste la legge dell'attrazione. E poi secondo me la cosa sarebbe più che fattibile>>.

<<Ci penserò Caro, ci penserò>> chiudo il discorso cercando ciò che mi serve sul computer, ma vengo interrotta.

<<Mi accompagni a fumare?>> Luigi si affaccia in camera e parla guardando me.

<<Ehm si, un secondo e arrivo>> rispondo.

<<Va bene, sono nel giardino che affaccia all'interno>> si avvia.

<<Prendo il giubbino e ti raggiungo>> poggio il laptop accanto a me ed infilo le scarpe.

<<"Mi accompagni a fumare?">> <<"Si, un secondo e arrivo">> ci fanno il verso le mie compagne di stanza.

<<Gne gne gne, simpatiche>> mi alzo, prendo MacBook e giubbino ed esco.

<<Divertiti!>> sento serena urlare dall'altra stanza, scuoto la testa e arrivata a destinazione mi siedo, sul divanetto a sinistra della porta, accanto a Luigi.

<<Bisogno di compagnia?>> incrocio anche qui le gambe e sopra ci poggio il Mac.

<<Una specie>> risponde solamente, ritornando poi ad aspirare il fumo dalla sua sigaretta.

Per quanto odi il fumo ammetto che lo rende davvero attraente.

Seguo per un po' i suoi movimenti con la coda dell'occhio, poi ritorno a fare ciò che stavo facendo prima in camera.

Restiamo in silenzio per un po'; non è uno di quei silenzi imbarazzanti, è uno di quelli che al contrario ti fanno sentire a tuo agio. È piacevole.

Quando finisco di controllare anche le mail e robe varie poso il computer sul tavolino e porto le gambe al petto.

<<Sei stanca?>> mi chiede tutt'un tratto.

<<Un po'...leggermente agitata per domani, ma ci sta>>.

<<È normale, la prima puntata fa quest'effetto>> da ragione alla mia tesi inespressa a voce alta, ma che capisce al volo.

Si sporge in avanti verso il tavolino, spegne la sigaretta e la lascia nel posacenere. Poi ripoggia la schiena allo schienale del divanetto.

<<Già...>> durante l'ennesimo silenzio mi avvicino leggermente e poggio la mia testa sulla sua spalla, un po' per stanchezza e un po' perché mi va.

Sento il suo braccio passare tra la mia schiena e lo schienale, per poi poggiarsi attorno al mio fianco. Mi sistemo meglio e avvolgo anch'io il mio braccio alla sua vita.

Restiamo così probabilmente per pochi minuti, ma minuti che a me sembrano ore per quanto piacevoli.

<<Vuoi andare a dormire?>> mi sussurra, lasciandomi poi un bacio fra i capelli.

<<Restiamo così altri 5 minuti, poi rientriamo>> rispondo con lo stesso tono.

<<Come preferisci>>.

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Vi chiedo scusa per l'assenza, è stato un periodaccio. Recupererò, loveu.

Come nelle canzoni -Luigi StrangisWhere stories live. Discover now