9.

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<<Quindi ora siamo una coppia, sbaglio?>> mi raggiunge in cucina Luigi, mentre io sono poggiata al piano cottura a bere dalla mia bottiglina d'acqua.

<<Coppia mi sembra un parolone, al massimo siamo una ship...niente di più>> affermo cercando di sembrare il più convincente possibile.

La verità è che vedere quel video in puntata e analizzare il tutto in terza persona mi ha donato una nuova visione di questa "amicizia" col cantante di Zerbi.

<<Non mi piacciono le ship>> commenta prendendo qualcosa dal frigo.

<<Come mai?>> domando.

<<È sempre tutto così appeso ad un filo, mai nulla di concreto>> torto non ha.

<<È stato imbarazzante>> riprendo parola dopo qualche istante di silenzio.

<<Perché sei timida, è normale. Non se lo aspettava nessuno poi, io compreso>>.

<<In realtà qualcuno se lo aspettava, ma io non ci avevo creduto>> ammetto.

<<Non farmi indovinare: Carola e Serena, giusto?>> bingo.

<<Azzeccato, che perspicacia Strangis>> rido, allontanandomi e andandomi a sedere sul divano, dove subito mi raggiunge.

<<È stato strano vedersi da fuori, si notano molti più particolari chedall'interno non percepisci>> riprendo il discorso, esprimendo il mio pensiero a voce alta.

<<Già...non mi era mai capitato di vedere un qualcosa su di me. Ne hai un'altra prospettiva>> mi da ragione stendendosi e poggiando la testa sulle mie gambe.

<<Ho paura di quello che maria potrà mandare in onda settimana prossima. Ormai ogni più minima cosa potrebbe essere un pretesto per rifare uno di quei video>> continuo giocando con i suoi capelli.

<<Onestamente non mi dispiacerebbe affatto>> azzarda sincero ed io scuoto la testa ridendo.

<<Forse neanche a me sai...>>.

<<Ti stai sciogliendo di più rispetto alla scorsa settimana...la cosa non mi dispiace affatto>> apprezzo ciò che mi dice.

<<Devo aprirmi, da qualche parte bisogna pur iniziare no?>> abbasso la testa per avvicinarmi leggermente alla sua.

<<Assolutamente>> continuiamo a guardarci negli occhi, ma veniamo interrotti da un qualcuno che si schiarisce la voce.

Ci mettiamo seduti entrambi e notiamo Alex fare la sua entrata in cucina.

<<Non volevo disturbarvi, prendo l'acqua e me ne ritorno a letto>> così dice e così fa.

Controllo l'orologio appeso al muro, è quasi l'una.

<<Hai sonno?>> mi chiede Luigi.

<<In realtà no, il che è alquanto strano>> lui invece si alza. <<Vai a letto?>> gli chiedo.

<<Vuoi che me ne vada?>>.

<<Non mi sembra di averti detto questo >> alzo lo sguardo per guardarlo.

<<Allora rimango un altro po' se non ti spiace>> si abbassa leggermente con la schiena per avvicinarsi al mio viso.

<<Fa come meglio credi>> do fine al nostro prolungato contatto visivo e mi stendo per bene sul divano.

La verità è che ho tremendamente sonno e sono stanca da morire, ma l'idea di poter passare ancora un po' di tempo con lui mi piace e voglio sfruttare questa cosa al meglio. Mi giro dandogli le spalle e mi accoccolo un po' di più ad uno dei cuscini.

Lui resta per qualche secondo ancora in piedi a studiare i miei movimenti, poi si stende accanto a me e mi tira verso di lui per i fianchi, in modo da far combaciare perfettamente il suo petto e la mia schiena, mentre il suo braccio resta avvinghiato attorno alla mia vita.

<<Cosa mi stai facendo strangis...>> sospiro e lo sento spostarmi i capelli dietro la spalla ed avvicinare le sue labbra al mio orecchio.

<<Non lo so Vi, ma so perfettamente cosa tu stai facendo a me>> sento il suo respiro sul collo e sento di star perdendo il controllo delle mie stesse emozioni.

<<Mh, e cosa?>> oso forse troppo, ma onestamente ora come ora preferisco giocarmi tutte le carte che ho a disposizione.

<<Mi stai facendo perdere la testa e non è da me farlo per un qualcosa all'infuori della musica>> inarco la schiena e la sua presa attorno alla mia vita diventa maggiore. Lo sento mugugnare leggermente e ciò mi fa capire che io ho lo stesso potere che lui ha su di me.

Inizio a muovere leggermente il bacino verso il cavallo dei suoi pantaloni, lentamente.

<<Vi...ti prego>> sussulta e mi tiene sempre più stretta a sé.

Lo sento crescere nei suoi pantaloni e sorrido soddisfatta. Mi fermo per evitare di esplicitare la mia reazione alla cosa (totalmente uguale alla sua poco fa) e lo sento sospirare pesantemente.

<<Dio, cosa non ti farei Vittoria>> sento un calore improvviso nel basso ventre che mi porta a stringere leggermente le gambe, ma cerco di non darglielo a vedere.

Inizia a lasciarmi una serie di baci umidi lungo tutto il collo. Spinge il suo bacino verso il mio sedere e faccio di tutto per non emettere alcun verso.

La sua mano fredda si intrufola sotto la mia maglia ed un brivido mi percorre la schiena. Lui lo percepisce, perché continua a farla salire sempre di più, mentre il suo basso ventre è ormai completamente poggiato sul mio fondoschiena.

<<Mi farai impazzire>> commenta ancora una volta.

Poco prima che possa arrivare al mio seno fermo la sua mano.

<<Forse è meglio andare a letto adesso Lu>> dico per evitare possa succedere di peggio. Voglio che accada tutto, ma gradualmente.

<<Concordo>> si alza ed io lo seguo a ruota.

Gli lascio un bacio sulla guancia e dopo avergli sussurrato la buonanotte mi dirigo velocemente nel bagno della mia camera cercando di fare il minor rumore possibile.

Non mi sono mai sentita così viva come ora. L'idea di fargli così effetti mi eccita e non poco.

Sarà una lunga settimana.

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So bene di essere scomparsa e mi dispiace un sacco aver interrotto entrambe le storie così bruscamente. Dopo essere risultata positiva al covid (ed anche successivamente) ho avuto bisogno di un po' di tempo per schiarirmi le idee e concentrarmi su di me. Ma ora sono tornata.

Questo non è uno dei miei soliti capitoli, è la prima volta che mi spingo così tanto oltre e spero di non essere caduta nel Cringe, che in questo genere di scene è sempre dietro l'angolo.

Fatemi sapere cosa ne pensate. It's good to be back.

Love u.

Come nelle canzoni -Luigi StrangisWhere stories live. Discover now