5 ° capitolo:

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Entro in ufficio per cominciare una nuova giornata di lavoro dopo una notte in bianco. Ho finto di dormire, Ignazio era sdraiato al mio fianco. Rivedere Davide non mi ha fatto bene, devo ammetterlo. Squilla il mio cellulare, aggancio l'auricolare e dopo essermi seduta alla scrivania rispondo mentre accendo il computer. È un numero che non conosco, riconosco il prefisso ma non ignoro che mi sta chiamando.

<< pronto >>

-<< ciao Gioia, come stai? >>

<< ehm, scusami ma non so chi sei >> confesso alla voce femminile dall'altra parte del filo. 

-<< sono Maura >>

Deglutisco, ora so. 

<< buongiorno >> dico spontaneamente dato che non mi viene in mente altro, è la madre di Davide. Non la sento e non la vedo da quando mi sono trasferita definitivamente a Roma dopo la laurea. Quando stavo all'università tornavo spessissimo a Salice, quasi ogni weekend ora ho smesso. Vengono i miei da me oppure ci incontriamo a Napoli dove mia sorella Alexia frequenta l'università, facoltà di architettura. È il mio orgoglio. È al secondo anno. 

-<< come stai cara? >>

<< sto bene, la ringrazio. Lei? >> farfuglio per educazione. Non capisco il senso di questa telefonata dopo tutto questo tempo, sarà collegata all'improvvisata del suo secondogenito. 

-<< anche io, ho chiesto il tuo numero a tua mamma. Volevo parlarti. Puoi dedicarmi qualche minuto? >>

<< massimo 2, sono a lavoro ed ho mille cose da fare. Stiamo organizzando la trasferta a Sanremo. IL VOLO è in gara >>

-<< capisco cara, sarò breve >>

<< ok, dica pure >>

-<< riguarda Davide, sperava che tu ieri sera... >>

La interrompo. 

<< ieri sera cosa?, pensava che scendessi al volo per lanciargli le braccia al collo commossa mentre gli ripetevo ad oltranza che l'amavo. Ha fatto malissimo i suoi conti >>

-<< non puoi portargli rancore, sono passati anni >>

<< signora io la vivo come mi pare dato che sono stata ferita io. E comunque proprio perché sono passati anni il gesto di suo figlio è stato inutile, stucchevole, privo di valore. Dopo come si è comportato non può pretendere niente e la mia vita è totalmente cambiata. Mi sono laureata, lavoro, sono felice >>

-<< so che ti ha lasciata e l'ha fatto in modo sbagliato pur non volendolo ma lui sa di aver commesso un errore e ti ricordo che finché non hai lasciato Salice per l'università tu e lui siete ritornati insieme varie volte >>

<< chiariamo. Sì ci sono stati istanti di debolezza ma erano solo fisici. È stato solamente sesso. Io e lui eravamo molto innamorati e l'attrazione ha sempre giocato un ruolo forte nella nostra relazione. Davide, per me, è stato il primo >>

-<< vuole farsi perdonare, proprio perché vi siete amati molto glielo devi >>

<< non devo niente a nessuno. Tra me è Davide è finita >>

-<< te lo ripeto non dovresti portargli rancore dopo tanto tempo >>

<< non è questione di portare rancore ma qui la situazione sta prendendo delle sfumature sbagliate. Lui mi ha piantata, lui si è comportato da schifo. Ha fatto ciò che ha voluto poi è rientrato ed ha approfittato del fatto che fossi ancora innamorata di lui, avevamo mille progetti e mille sogni. Volevamo realizzare tutto insieme poi ha preferito andare per la sua strada da solo, mi sono adeguata. Lui ha sbagliato ed io passo per quella che porta rancore dopo anni, chiedo scusa se mi sono sentita ferita dato che stavamo insieme da 2 anni e mi ha lasciata in un momento che...ma quella è un'altra storia. Glielo ripeto. Non porto rancore, non ho nulla contro suo figlio. Sono andata avanti, sono cresciuta ed ho dimenticato. Sono innamorata di un altro ragazzo, stiamo bene  e siamo felici. È Davide che dovrebbe smetterla di vivere nel passato. Il mondo, le cose e le persone non si sono fermate a quando avevamo 16 anni. Niente è rimasto congelato ma si è tutto evoluto quando è andato via. Ora la saluto perché devo cominciare a lavorare. Arrivederci >>

Se mi guardi così...Where stories live. Discover now