Primo quarto di luna. Di gelosie e... raggio di luna

605 27 22
                                    

7 (семь)


La luna cambia. Così come cambia nelle sue fasi anche io cambiavo.

Sì, lo odio perché è praticamene il mio padrone, colui che può fare di me quello che vuole ma, quello che è successo tra di noi, il bacio, la vasca e il dormire insieme ci sta facendo avvicinare. Il suo modo di guardarmi come se fossi un pezzo di carne succulenta o peggio, l'unico pezzo di carne su tutta la terra.

Quello sguardo ha il potere di farmi avvampare ogni volta accendendomi su tutto il corpo e farmi sciogliere. Non può avere così tanto ascendente su di me. E io non posso essere così sciocca da esserci cascata con tutte le scarpe ma lui è così... per la prima volta qualcuno mi ha trattata per quello che sono, un essere umano.

Mi guardava negli occhi senza guardare il mio corpo quando siamo usciti dalla vasca. Mi ero stretta a lui, le guance in fiamme e lui sicuro che camminava verso la camera da letto. I suoi occhi. Innaturali, profondi e bellissimi.

Mi sentivo viva e desiderata ma lui è il male. Lui è un'Alpha e un Pahkan e io sono solo un essere umano che non ha nulla in questo mondo così come voce. Perché quelli comprati dalla Lore Bratva fanno tutti una brutta fine. E io non voglio morire. Se per vivere devo essere "la moglie" di un padrino della mafia russa, lo farò. Lo sarò. Andrò in scena e farò la mia parte.

Rivedrò di nuovo i suoi occhi e respirerò il suo profumo intenso e ferale. Sentirò la sua voce mi toccherà di nuovo. Sarò in grado di resistergli?

**

Quella sera, ci sarebbe stata una riunione dei Pahkan a casa Kuzentsov. Le riunioni della Lore Bratva erano diverse e si svolgevano in case diverse. Un po' per sviare i nemici dei clan dei lupi, un po' per non fare arrabbiare i vari Pahkan e le loro mogli. Si sarebbe fatto il punto della situazione contro la Gilda e capire i piani del re e il consiglio avrebbe visto lei.

Ripenso a quello che è accaduto tra di noi. Il bacio, la vasca, io che la porto in braccio in camera da letto senza guardare altro se non i suoi occhi. I suoi occhi... belli, profondi, dove le emozioni non riescono ad essere nascoste. L'imprinting mi sta devastando, la allontano e lei ritorna sempre da me. Vicino. Il suo odore, la sua pelle. La sua voce. Farà la sua parte perché gliel'ho detto io. È solo un espediente, una parte di una recita per tenermi il controllo del clan che porca miseria, è il mio clan, ha il mio nome!

Ecco perché stasera dovrà brillare. Tutti dovranno dire che Sebastian Nikolaevic Doronin sa quello che vuole e ha la moglie più bella di tutto il Lore. Moglie di facciata, solo per fa vedere a quelle mummie dei Pahkan quello che io voglio. Moglie... desidero starle il più vicino possibile ma voglio anche tenerla il più lontano.

Nessun legame. Niente di niente.

Ma se il Destino un giorno la pensasse diversamente? È proprio il Destino quello che si mette contro di me ogni volta, un Destino che ha già scelto per me. Ma ancora non lo sapevo. Presto, avrei fatto i conti con Lui...

**

Dopo il giardino che stava diventando bellissimo grazie alle mie cure, scendo dirigendomi in biblioteca per leggere qualcosa. Doronin, cioè Sebastian, ha una biblioteca fornitissima e posso scegliere quello che voglio leggere. L'occhio mi cade su un libro dalla copertina verde scuro, lo prendo e ho subito una strana vibrazione. Una volta aperto mi sembra strano, questo libro parla degli Elfi, la razza estinta che una volta era la razza su cui tutti potevano contare nella Bratva perché stavano al di sopra di tutti.

Erano una specie di arbitri della contesa, alleati dei lupi delle Grandi Guerre delle Lacrime. Vedevo le illustrazioni sul libro e assomigliavano tanto agli Elfi visti nel Signore degli Anelli. Belli. Eterni. Orecchie a punta e la bellezza da togliere il fiato. Ero immersa nella lettura quando venne Kate a chiamarmi, dovevo prepararmi per la recita. Una riunione della Bratva dove sarei stata messa in mostra come il trofeo del clan Doronin. Un oggetto... non devo pensarci.

Nella tana del lupo - I lupi della KamchatkaWhere stories live. Discover now