Capitolo 1 - Preludio di un disastro

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Inghilterra, Cumbria – Aprile 1826



Per ogni signorina dell'alta società inglese, il mese di aprile era come la Pasqua: una resurrezione.

Non solo perché l'aria si riempiva di profumi e gli occhi di tinte pastello, ma perché aprile significava il ritorno alla vita mondana di Londra.

Quattro gloriosi mesi di feste, serate a teatro, spettacoli circensi e pirotecnici nei giardini di Vauxhall e balli da Almack's. E poi le promenade, i folli acquisti nelle boutique di Bond Street e le mattine passate da Gunter's a bere cioccolata calda e a gustare pasticcini.

Quattro mesi di sfarzo e divertimento che Camille, tuttavia, non avrebbe visto nemmeno col binocolo.

Nervosa sbuffò, osservando le colline di brughiera che si stendevano fino all'orizzonte. E pensare che c'era chi lo trovava un paesaggio mozzafiato, solo perché poeti e scrittori avevano ambientato lì le loro storie.

Camille odiava la brughiera. 

Odiava i suoi fiori, le ginestre e i brughi, che si impigliavano nell'orlo dei vestiti e li strappavano. Odiava la nebbia, le piogge perenni, l'umidità, il clima rigido e i greggi di pecore che sbucavano da ogni dove.

Non c'era paragone con la campagna del Wilthshire e tutti, appena saputo del suo viaggio a tempo indefinito in Cumbria, l'avevano compatita.

Come dar loro torto.

Sua sorella, però, era smaniosa di partire per la luna di miele e chi era lei per impedirlo? Cosa importava a Heather, in fondo, se fosse diventata una zitella? Lei ormai era sposata, mica doveva affrontare quel nefasto pericolo.

Era pronta a scommettere che l'idea di mandarla a vivere insieme al suocero visconte era stata di Jamie. Sarà stato pur un gentiluomo titolato e con una rendita di ventimila sterline l'anno, ma non gli era mai andata a genio.

Non che Jamie fosse questo gran carisma.

Erano passati nove mesi dal matrimonio e tutt'ora si domandava cosa Heather ci trovasse in lui, a parte il bell'aspetto: era silenzioso, scontroso, poco avvezzo alla socialità, allo spendere denaro ed era un pessimo ballerino.

Eppure, Heather ne era innamorata. 

Durante il corteggiamento le rileggeva le lettere fino allo sfinimento, attendeva trepidante le passeggiate con lui in Hyde Park e, il giorno della proposta, Jamie le aveva regalato cento rose rosse e un anello incastonato di diamanti da far invidia ai gioielli della corona.

Il bacio che i due si erano scambiati dopo che Heather aveva detto , la faceva ancora arrossire.

Sapeva di non doverlo fare, ma spiarli da dietro la porta del salotto era stato più forte di lei. Purtroppo era stata sorpresa da Mrs Gibbons, la governante, proprio nel momento in cui Jamie si sedeva su uno dei divanetti e trascinava Heather sulle sue ginocchia, il tutto senza mai staccare le labbra dalle sue.

Cosa fosse successo dopo, era per Camille un mistero.

Cioè, in realtà lo sapeva... almeno nella teoria. Heather non aveva voluto soddisfare la sua curiosità, ma i libri di Ann Radcliffe erano stati più che esaurienti. Lei ed Amy, la sua migliore amica, li avevano letti e analizzati molto attentamente. Sapevano ogni cosa sulle farfalle nello stomaco, i baci appassionati, gli sfioramenti di mani e, soprattutto, sapevano com'era fatto un corpo maschile. Avevano persino corrotto una cameriera per farsi spiegare cosa succedeva dopo che un uomo e una donna si sposavano.

Un visconte all'improvvisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora