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"Che diavolo hai fatto a mio nipote?!" Haru osservò attentamente lo schermo del telefono. Non si erano parlati dalla sera del quasi-rapimento e tutto a un tratto l'aveva videochiamata.

"Huh?! Chi è?" Kageyama e Hinata si sporsero verso il suo cellulare e rimasero di sasso nel vedere il volto di Oikawa. Era giunto il giorno della partenza e si trovavano in macchina un po' ammaccati e coperti di lividi per via della guida spericolata della sorella di Tanaka.

"Conosci il grande re?!"

"Che diavolo ci fai con Tobio-chan e Chibi-chan" lei li ignorò.

"Perché mi hai chiamato?" lui mosse il telefono e girò la videocamera riprendendo suo nipote.

"Cosa cazzo pensi di fare. Boom. Pow." la videocamera girò nuovamente verso Toruu che la guardò male quando si mise a ridere

"Fa così da quel giorno. Non la smette di dire parolacce. E ora per colpa tua si è messo in testa di lasciare la pallavolo e fare karate. E poi cos'è questa storia del calcio?"

"Mmm credo di aver saltato il pezzo della storia in cui per scappare gli ho tirato un calcio..." disse svagando con lo sguardo

"Dio aiutami tu" sospirò Oikawa

"Con chi parli? Uh, Haru-san come va?" spuntò Iwaizumi nello schermo.

"Iwaizumi-san"

"Conosci anche lui?!" urlarono Hinata e Kageyama facendole perforare un timpano.

"Vi dispiace?" disse invitandoli a stare in silenzio.

"Haru-chan ora mi spieghi che cosa ci fai col nemico?" le chiese Oikawa.

Nemico? Ma di che diavolo sta parlando

"Oh! Ho il telefono scar-" disse chiudendo la chiamata. In realtà aveva  la batteria al sessantanove percento.

"Smettetela di guardarmi così. Non vi riguarda" rimbeccò i ragazzi, che la fissavano curiosi, mantenendo lo sguardo fisso sul telefono.

Il viaggio durò diverse ore. Hinata e Saeko continuavano a chiacchierare mentre Haru era crollata sulle gambe di Kageyama. L'auto era piccola e la giovane donna continuava a guidare come una pazza scatenata. I ragazzi seduti dietro capirono di essere arrivati nel momento in cui la macchina si bloccò facendoli sbattere rovinosamente contro i sedili davanti.

"La fine del mondo" mormorò Kageyama assonnato

"Che succede?" Chiese Haru nella stessa condizione

"Siamo arrivati!" Kageyama spinse malamente la ragazza sdraiata per metà sul suo corpo e iniziò a correre dietro Saeko e Hinata seguiti a ruota da una Haru svogliata.

"Siamo fortunati! Stanno ancora giocando." urlò aprendo la porta.

"Un'altra ragazza!?" urlò un tipo buttandosi a terra con le lacrime agli occhi

"Voglio tornare a casa" borbottò sconcertata.

"Oya oya. Una new entry? Un'altra piccola Kohai"

"Sono al terzo anno, idiota." disse superandolo per raggiungere sua sorella.

"Tutto ok, piccola?" disse scompigliandole i capelli facendola arrossire

"Smettila. Non ho più cinque anni"

"Quando ti fa comodo te ne rendi conto, eh? Vado a farmi un giro" annunciò

"Dove pensi di andare ragazzina? Sei sotto la nostra tutela, non puoi andartene in giro."

"Non c'entro assolutamente niente con il club di pallavolo. Vado a fare il giro della scuola. Non uscirò dall'edificio" promise allontanandosi.

La scuola era molto più grande della Karasuno High. Si vedeva che la Nekoma era una scuola di Tokyo e non di periferia. I corridoi era vuoti e si stava facendo buio. Gli ultimi raggi di sole penetravano deboli attraverso le finestre poste alla fine dei corridoi e dentro le classi. Dopo innumerevoli minuti riuscì a trovare la stanza del club di musica. Posò la mano sulla maniglia. Chiusa. La ragazza sbuffò e si allontanò a passo lento. Probabilmente la chiave l'avevano i membri del club. Avrebbe dovuto trovare il mazzo di chiavi con la copia di riserva. Così scese al piano inferiore alla ricerca della sala professori. Una volta davanti la porta si guardò intorno e dopo aver appurato che non ci fosse nessuno entrò. Si avvicinò a una cassettiera iniziando a frugare al suo interno senza però trovare niente.

"Che stai facendo?"

"Dio!" urlò portandosi una mano al cuore.

"Dio? Addirittura... -ridacchiò- Kuroo va bene. Ripeto. Cosa stai facendo?"

"Non ti stavi allenando tu?" sbuffò ignorando la sua domanda.

"Il coach mi ha mandato a prenderti. Non possiamo mica lasciare degli sconosciuti in giro per la scuola. Cosa stavi cercando?"

"Le chiavi per la stanza del club di musica."

"Che ci devi fare?"

"Voglio rubare il violino più costoso che avete per venderlo e andare in vacanza alle Hawaii. Ma che razza di domanda è? Per suonare ovviamente." Il ragazzo rimase interdetto. A vederla bene non sembrava la tipa da musica classica e strumenti. Scrollò le spalle

"Tieni." le lanciò un mazzo di chiavi appeso a un chiodo "Quando ha fatto rimettilo a posto. Il coach dopo cena passa a controllarle. Tra poco si cena. E da domani dovrai aiutare gli altri a cucinare" si allontanò lasciandola da sola. Così Haru decise di sfilare la chiave dal moschettone e si allontanò in direzione della palestra. In aula di musica ci sarebbe andata dopo cena.

"Dove eri finita?" la rimproverò Hitoka a bassa voce

"Stavo rubando" alzò la voce di proposito facendo arrossire la sorella che la colpì con una gomitata facendola ridere. La sua espressione scemò quando notò gli sguardi seri che le riservano tutti.

"Stavo scherzando! -li rimbeccò ovvia- Qui non c'è nulla di prezioso da prendere" continuò poi. I presenti la guardarono confusi ma la situazione venne salvata da un ragazzo

"Hey! Hey! Hey! Sei simpatica. Sei per caso una mia fan?" la ragazza si prese qualche secondo per osservarlo. Sembrava uno svitato. Uno svitato altissimo, con delle spalle enormi e una presenza imponente. In parole povere: uno svampito dannatamente attraente.

"Saresti?" nel giro di un secondo la sua figura si chiuse in se stessa e la sua aura fiammeggiante si ritirò.

"Bokuto-san è il quarto asso più forte del Giappone" la informò Akaashi

"Oh... complimenti... -Bokuto si riscosse sorridendo- Scusa potresti ripetermi di quale sport stiamo parlando?"

"Finiscila" una gomitata ben accostata al fianco la fece piegare in due.

"Tanaka." ringhiò guardandolo male

"Haru-san... Credo tu debba scusarti" le sussurrò all'orecchio Daichi

"Stavo scherzando Bokuto-san. Devi essere molto bravo per essere il quarto in classifica. Ti devi essere impegnato molto. I miei complimenti."

"Allora potresti diventare una mia fan." In realtà della pallavolo non le era mai fregato nulla. Al massimo poteva diventare una sua amica.

"Solo se mi fai toccare quei muscoli" Kageyama al suo fianco sputò l'acqua che stava bevendo in faccia a Hinata facendogli la doccia. Akaashi la guardò con disappunto e lei scoppiò in una fragorosa risata quando l'asso si avvicinò felice mettendo in mostra i suoi muscoli permettendole di toccarli.

"Oh Gufo-boy fa conquiste. Vuoi toccare anche i miei?"

"Non sono neanche minimamente comparabili ai suoi" disse gonfiando l'ego di Kotarou

"Tch... che troia" sentì sussurrare da una manager del Fukurodani. Così si girò verso di lei guardandola con un sorriso divertito e superbo.

T. Kuroo x OcWhere stories live. Discover now