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"Ho vinto!" urlò Bokuto felice di aver sconfitto per la prima volta Kenma

"Shh abbassa la voce!" disse alludendo alla ragazza che stava ancora dormendo. Alla fine aveva deciso di non dormire affianco a lei. Non voleva approfittare in alcun modo di lei.

"Buongiorno" una voce flebile li fece girare verso la porta.

"Buongiorno" le risposero osservandola rannicchiarsi all'angolo del divano dietro di loro.

"Come ti senti?" Kuroo le posò la mano sulla fronte constatando che fosse scesa notevolmente.

"Bene"

"Hai fame? Ti abbiamo aspettata. Ti va di fare colazione fuori?"

"Va bene ma non ho soldi con me"

"Non preoccuparti. Vieni ti do qualcosa da metterti" salirono in camera e le diede un altro paio di pantaloncini e una maglietta rossa del Nekoma con il numero uno.

"Ma questa-"

"Mettila senza fare storie"

"I miei vestiti di ieri?"

"Cosa ti serve di quelli?" ghignò.

"Dove sono?"

"Si sono rimpiccioliti nella lavatrice. Carine le mutandine con le fragole."

"Kuroo" ringhiò tirandogli un cuscino in faccia.

"Si è ristretto anche il reggiseno?" chiese ironica

"Mmh no. Pensavo di tenerlo però... lo rivuoi?

"Non mi pare il caso andare in giro per Tokyo con i capezzoli di fuori"

"Ecco a te" glielo passò ridacchiando.

"Grazie" glielo strappò di mano per poi chiudersi in bagno.

"Nell' armadietto c'è uno spazzolino nuovo"

"Okay" Dopo una ventina di minuti uscì dal bagno e scese al piano di sotto dove la stavano aspettando i ragazzi.

"Possiamo andare"

"Ti sta bene..." ridacchiò Kuroo al suo orecchio.

"Ma finiscila"

Camminarono per le strade di Tokyo sotto lo sguardo incuriosito delle persone. Effettivamente sembrava circondata da bodyguards.

"Buongiorno. Cosa ordinate?" Chiese loro il cameriere fissando un po' troppo Haru che non se ne era accorta troppo occupata a decidere cosa mangiare. Ma Bokuto e Kuroo se ne erano accorti. Eccome se se ne erano accorti.

"Io prendo una spremuta d'arancia e un croissant al cioccolato"

"Voi?" chiese scocciato ai ragazzi. Che gli diedero i loro ordini.

"Tch che idiota."

"Se non vuole fare il suo lavoro dovrebbe solamente andarsene" gli diede manforte Bokuto.

"Ma come? È stato cosi carino."

"Sul serio?" la guardò Kuroo accigliato.

"Quanto ci scommetti che ora torna e ti chiede il numero?"

"No ma che dici" rispose Haru osservando il cameriere che tornava.

"Ecco a te" le sorrise e Haru si buttò sul croissant neanche fosse in fame chimica.

"Scusami?"

"Mh?"

"Posso chiederti il tuo numero?"

Ah...

"..."

"..."

Il braccio di Kuroo si avvolse attorno alle spalle spalle della ragazza mentre Bokuto le afferrò la mano sul tavolo.

T. Kuroo x OcWhere stories live. Discover now