(004) can I call you tonight?

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«𝗜 𝘁𝗵𝗶𝗻𝗸 𝘁𝗵𝗮𝘁 𝗜 𝗺𝗶𝗴𝗵𝘁 𝗵𝗮𝘃𝗲 𝘁𝗼 𝗹𝗲𝘁 𝘆𝗼𝘂 𝗴𝗼

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«𝗜 𝘁𝗵𝗶𝗻𝗸 𝘁𝗵𝗮𝘁 𝗜 𝗺𝗶𝗴𝗵𝘁 𝗵𝗮𝘃𝗲 𝘁𝗼 𝗹𝗲𝘁 𝘆𝗼𝘂 𝗴𝗼. 𝗦𝗼 𝗰𝗮𝗻 𝗜 𝗰𝗮𝗹𝗹 𝘆𝗼𝘂 𝘁𝗼𝗻𝗶𝗴𝗵𝘁?»

𝘊𝘢𝘯 𝘐 𝘤𝘢𝘭𝘭 𝘺𝘰𝘶 𝘵𝘰𝘯𝘪𝘨𝘩𝘵?||𝘋𝘢𝘺𝘨𝘭𝘰𝘸

Ivy non ne poteva più. Si mise il cuscino in faccia più volte cercando di sovrastare quei rumori,ma nulla,fu completamente inutile.

Sentí i suoi capelli sulla faccia e con un gesto molto brusco li spostò e aprí gli occhi. Sbadigliò e con ancora quel rumore nelle orecchie si alzò.

"PORCO CAZZO ALEX,HO CAPITO,UN ATTIMO!"

Quando Ivy aprí la porta con fare arrabbiato, con solo una maglietta oversize addosso, i capelli in condizioni discutibili e con il trucco colato, si aspettava di trovare solamente suo fratello.

I ragazzi la fissarono divertiti come se avessero appena assistito ad una spettacolo comico.

Si bloccò per un istante non sapendo cosa dire. Si sporse verso il comodino per controllare l'orario. Le sette.

"Cari ragazzi, ora ,con molta calma ,mi spiegate perchè stracazzo siete qui a questo stracazzo di orario nella mia stracazzo di camera."- disse Ivy facendo un sorriso sarcastico.

"La chiamavano la ragazza sempre dolce. "-ridacchiò Alex entrando nella stanza, e gli altri tre ragazzi fecero lo stesso ignorando Ivy.

Li guardò spaesata e poi fece una smorfia sconvolta. "Mi raccomando ragazzi ,non preoccupatevi troppo della mia privacy."

Lo sguardo di Ivy si spostò su Conrad che sembrava essere stato buttato giù dal letto con la forza. Non aveva la maglietta e aveva i capelli in condizioni pietose, proprio come Ivy. Però a lei non importava.

"è il compleanno di Belly."-spiegò Jeremiah semplicemente, buttandosi sul letto. Ivy si sedette accanto a lui e sperò di aver capito male.

"State scherzando?"

"Perchè dovremmo?"

Ivy li guardò uno ad uno con la bocca spalancata. Cercò di dire qualcosa ma dalla bocca non uscí alcun suono.

"Tu lo sapevi?"-chiese Ivy rivolgendosi ad Alex.

"L'ho saputo anche io, circa..."-rispose guardando l'orologio -"dieci minuti fa."

"Bene. Perfetto. Fantastico."-continuò a ragazza mettendosi la mano nei capelli. Iniziò a farsi mille paranoie sul regalo e fece avanti e indietro nella stanza per pensare.

Conrad osservava ogni suo singolo movimento, e il suo sguardo era indecifrabile.

"Ehi Iv, calma. Ora usciamo mentre Bells dorme e compreremo un regalo." -si intromise Steven vedendo l'ansia della rossa.

THE NIGHT WE MET, Conrad FisherWhere stories live. Discover now