(006) perfect

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«𝗜𝗳 𝘆𝗼𝘂 𝗹𝗶𝗸𝗲 𝘁𝗼 𝗱𝗼 𝘁𝗵𝗲 𝘁𝗵𝗶𝗻𝗴𝘀 𝘆𝗼𝘂 𝗸𝗻𝗼𝘄 𝘁𝗵𝗮𝘁 𝘄𝗲 𝘀𝗵𝗼𝘂𝗹𝗱𝗻'𝘁 𝗱𝗼,𝘁𝗵𝗲𝗻 𝗯𝗮𝗯𝘆 𝗜'𝗺 𝗽𝗲𝗿𝗳𝗲𝗰𝘁,𝗯𝗮𝗯𝘆 𝗜'𝗺 𝗽𝗲𝗿𝗳𝗲𝗰𝘁 𝗳𝗼𝗿 𝘆𝗼𝘂

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«𝗜𝗳 𝘆𝗼𝘂 𝗹𝗶𝗸𝗲 𝘁𝗼 𝗱𝗼 𝘁𝗵𝗲 𝘁𝗵𝗶𝗻𝗴𝘀 𝘆𝗼𝘂 𝗸𝗻𝗼𝘄 𝘁𝗵𝗮𝘁 𝘄𝗲 𝘀𝗵𝗼𝘂𝗹𝗱𝗻'𝘁 𝗱𝗼,𝘁𝗵𝗲𝗻 𝗯𝗮𝗯𝘆 𝗜'𝗺 𝗽𝗲𝗿𝗳𝗲𝗰𝘁,𝗯𝗮𝗯𝘆 𝗜'𝗺 𝗽𝗲𝗿𝗳𝗲𝗰𝘁 𝗳𝗼𝗿 𝘆𝗼𝘂.»

𝘗𝘦𝘳𝘧𝘦𝘤𝘵||𝘖𝘯𝘦 𝘥𝘪𝘳𝘦𝘤𝘵𝘪𝘰𝘯




"Posso bere il latte?"

"Certo."

"Vado a pulire le vongole. Hai preso il liquido per accendere?"

"Uhm, è già sulla spiaggia."

Ivy era abbastanza turbata. Sapeva che era il quattro luglio, e che quindi, sia per sè stessa, che per gli altri, doveva dimenticare tutto e divertirsi.

"Abbiamo finito col ritratto?"- chiese Steven entrando in cucina con Susannah.

"Si, per oggi."

Ivy continuava a mangiare i suoi cereali, con accanto Belly e Jeremiah. Non c'era pace in casa Fisher, dato che molto presto sarebbero arrivate molte altre persone. Ad Ivy faceva male la testa sempre nello stesso punto, e aveva l'aria di sembrare un cadavere. Appoggiò la testa sul tavolo e socchiuse gli occhi.

"Alex! Stai benissimo con la camicia!"- esclamò Susannah,e Ivy vide suo fratello entrare in cucina.

"Grazie."- rise Alex. Poi andò verso il tavolo per dare un bacio sulla guancia a sua sorella, che sorrise.

"A proposito, se Ivy non trova un cavaliere per il ballo dovrai andarci tu."- spiegò la donna, che era impegnata a pulire la cucina.

"Capisco ma... io vado con Belly."- mormorò Alex grattandosi la nuca.

"Ragazzi, non ci avevate detto niente!"- esclamò Jeremiah.

Ivy rise e scambiò uno sguardo d'intesa con Belly.

"Wow, è meraviglioso! Ah ragazze, ricordatevi che la prima prova di ballo con la signorina Kovinton è domani."

"Fantastico"- borbottò Ivy sentendo le parole di Susannah- "Scusate, io vado di sopra a prepararmi. Non voglio sembrare un cadavere quando arriveranno le debuttanti."

"Sei sempre stupenda, tesoro"- le sorrise Susannah. Ivy non potè non credere alle sue parole, perchè quella donna aveva un modo di dire le cose, che la faceva sentire speciale.

Camminò strofinandosi la mano sugli occhi, senza guardare dove andava, infatti si scontrò con qualcuno.

"Promemoria: quando Ivy cammina per casa, procurarsi un casco."

"Mi era mancata la tua ironia"- disse Ivy roteando gli occhi al cielo.

Aiutò Conrad a recuperare le lenzuola che aveva fatto cadere, e lui non smetteva di fissarla.

THE NIGHT WE MET, Conrad FisherWhere stories live. Discover now