(011) Moral of the story

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«𝗬𝗲𝗮𝗵 𝘆𝗼𝘂𝗻𝗴 𝗽𝗲𝗼𝗽𝗹𝗲 𝗳𝗮𝗹𝗹 𝗶𝗻 𝗹𝗼𝘃𝗲,𝘄𝗶𝘁𝗵 𝘁𝗵𝗲 𝘄𝗿𝗼𝗻𝗴 𝗽𝗲𝗼𝗽𝗹𝗲 𝘀𝗼𝗺𝗲𝘁𝗶𝗺𝗲𝘀

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«𝗬𝗲𝗮𝗵 𝘆𝗼𝘂𝗻𝗴 𝗽𝗲𝗼𝗽𝗹𝗲 𝗳𝗮𝗹𝗹 𝗶𝗻 𝗹𝗼𝘃𝗲,𝘄𝗶𝘁𝗵 𝘁𝗵𝗲 𝘄𝗿𝗼𝗻𝗴 𝗽𝗲𝗼𝗽𝗹𝗲 𝘀𝗼𝗺𝗲𝘁𝗶𝗺𝗲𝘀. 𝗦𝗼𝗺𝗲 𝗺𝗶𝘀𝘁𝗮𝗸𝗲𝘀 𝗴𝗲𝘁 𝗺𝗮𝗱𝗲,𝘁𝗵𝗮𝘁'𝘀 𝗮𝗹𝗿𝗶𝗴𝗵𝘁,𝘁𝗵𝗮𝘁'𝘀 𝗼𝗸𝗮𝘆.»


⚠️TW:DISTURBI ALIMENTARI⚠️

"Ivy, Alex non viene?"

Ivy deglutì. "Credo sia troppo stanco per una festa del genere."

Appena entrarono in quella casa, o meglio, appena entrarono in quella villa stratosferica, Ivy volle sotterrarsi per aver annullato tutto con Nicole. I tre scemi erano abbastanza a loro agio, tranne Ivy che non era abituata a questo genere di lusso.

"Tutto bene?"- le chiese Jeremiah- "vuoi da bere?"

"Certo."- sorrise Ivy. O almeno finse.

"Arrivo subito."- concluse Jere facendole l'occhiolino.

Jeremiah era un ragazzo davvero perfetto, insomma, simpatico, bello, ricco e soprattutto le faceva sempre tornare il buonumore. Eppure in lei c'era qualcosa che non andava.

Non era sicura di sentire le farfalle nello stomaco, neanche quando si erano baciati.

"Tu e Jeremiah state insieme?"

Ivy si voltò verso Conrad, e si portò una mano al cuore per lo spavento. "Cristo, non ti avevo visto!"

"Ho notato"- ridacchiò lui passandosi una mano tra i capelli.

"Comunque no. A te che importa? Dopotutto l'hai detto tu che tra noi non c'è niente."- sputò Ivy, e si morse la lingua dopo averlo detto. Che stupida.

Conrad si avvicinò sempre di più al suo volto, e Ivy stavolta le sentì eccome le farfalle nello stomaco. "Prova a dirlo ora."- sussurrò a due centimetri dal suo volto.

Ivy cercava di dire qualcosa, ma i suoi occhi erano sempre stati una specie di condanna.

"La colpa è tua Ivy"- continuò Conrad senza smuoversi da quella posizione, e stava diventando alquanto irritante.

"Scusami?"

"Sei tu che mi fai questo effetto."

Ivy sembrò paralizzata, e sentì un improvviso bisogno di vomitare, forse per tutto quel cibo che aveva mangiato dopo essersi chiusa in sè stessa. Guardò Conrad un'ultima volta, e poi, dopo aver scansato una decina di persone si fiondò sul WC.

Ancora un'altra volta.

Sentì dei passi dietro di lei, e non aveva dubbi che fosse Conrad. Il ragazzo le prese il viso tra le mani, e lei, non appena  incrociò i suoi occhi, iniziò a piangere.

THE NIGHT WE MET, Conrad FisherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora