07.🖤

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Jungkook

L'insieme di decisioni prese nell'arco di quei giorni mi sembrava un susseguirsi di sbagli che mi avrebbero portato alla deriva. Ed io non sbagliavo MAI, poiché prima di fare qualasiasi cosa analizzavo ogni minimo dettaglio e non mi lasciavo trovare impreparato.

Mentire a mia madre. Il provino. Conversare con gli aristocratici che tanto disprezzavo. L'incontro con Taehyung. L'essere in macchina con lui. Non riuscivo a pensare a nient altro che a lui e all'esito del mio provino. Tutto il resto poteva aspettare.

Mai prima d'ora avevo accettato il passaggio da qualcuno che conoscessi abbastanza bene da potermi fidare. Quando uscimmo dal retro dell'Accademia avvertii una strana sensazione di calore addosso, come se mi avessero immerso in una pentola d'acqua bollente. L'inverno era quasi alle porte, mancavano meno di due mesi a Natale. Quel pensiero mi calmò. I parcheggi erano quasi tutti vuoti. Alzai gli occhi al cielo, fermandomi di punto in bianco. Sembrava notte. Era completamente scuro, si intravedeva una porzione di luna brillante e un paio di stelle attorno ad essa. Abbottonai interamente la giacca così da non prendere altro freddo e presi una boccata d'aria. Avrei voluto sdraiarmi da qualche parte e fissarla fino ad addormentarmi, come facevo spesso da bambino.

« Che stai facendo? Non vieni? » Taehyung era abbastanza lontano da me che dovetti individuarlo in mezzo a tutto quel buio. I lampioni non erano ancora tutti accesi. Camminai a passo veloce verso la sua figura, posta davanti alla portiera della macchina, diversa da quella che guidava la prima volta che lo avevo visto. Era più piccola, nera e lucida, probabilmente lavata da poco.

« Prego » mi fece segno di entrare e così feci. Aprii lo sportello e mi sedetti il più comodo possibile, osservando ogni suo movimento. Era tutto perfettamente in ordine ed accogliente.

« È tua? » gli domandai mentre metteva in moto e sistemava lo schermo touch posto a lato del volante.

« Perché non inserisci il tuo indirizzo ed eviti di fare così tante domande? Così non perdiamo altro tempo » mi era passata la voglia di fare qualsiasi cosa, la rabbia aveva abbandonato il mio corpo. Ero concentrato solo sul ragazzo al mio fianco. Inserii la mia via, qualche numero civico indietro, così da non discutere con mia madre anche sul mio ritorno e uscimmo dal parcheggio. Non riuscivo a capire se Taehyung fosse sotto l'effetto di qualcosa oppure no. Guidava in modo calmo, quasi come faceva Hoseok quando mi veniva a prendere al conservatorio ed era fatto, ma c'era così tanto abituato che aveva imparato i trucchi per restare abbastanza lucido da poter fare qualsiasi cosa nel modo migliore possibile.

« Ti ringrazio davvero per il passaggio. Non amo prendere i mezzi pubblici ma sono obbligato da tutta la vita. Mia madre non può mai accompagnarmi perché lavora o non ha tempo, quindi... » abbassai il finestrino per far entrare il leggero venticello che a poco a poco era calato.

« Figurati, non serve ringraziare » mi rispose con così poco entusiasmo che mi parve di vederlo dormire, per un secondo.

« Sembri esausto » E detti voce ai miei pensieri. Ancora.

« A volte mi capita, ma è normale no? Sono quasi certo che tu sia il tipo di persona che non resta mai sveglio tutta notte tranne per occasioni rare o estreme, tipo ieri a causa dell'ansia per il provino » le mie labbra si incurvarono in un lieve sorriso. Davo quest'impressione a tutti e non mi dispiace affatto.

« È vero, lo ammetto. E tu invece come mai? Mi chiedevo inoltre se... » Taehyung si fermò e finalmente portò il suo sguardo su di me.

« So già cosa vuoi sapere Jungkook, ma senti... » Ero totalmente in confusione, dai suoi occhi scuri che analizzavano il mio corpo e il modo in cui accese la lucina della macchina, prima di parlare. Mi sarei aspettato qualsiasi cosa.

Musica E Deserto [taekook]Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang